Venerdì
17 marzo, dalle 20.30, al Fondo Verri la presentazione di “Mani” Primo Album - I Viaggi Interiori di Adriana Polo.
Adriana Polo canta l'andare e il restare
tra le fibre del cuore e le maglie del profondo Sud, con lo sguardo oltreoceano
e il corpo che si slancia ballerino nell'aria.
Adriana
scrive canzoni, poesie, frammenti, da un po’ di anni ormai, il suo primo disco sta venendo alla luce attraverso una campagna di
raccolta fondi su “Musicraiser”. Il tema
del viaggio sia reale
che dell'anima è l'anello che tiene uniti i suoi brani.
“La musica è
stata sempre una bella costante nella mia vita, - racconta - un àncora di
salvezza nei momenti in cui le parole da sole non potevano essere espresse o
facevano fatica a comunicare ciò che realmente volessero dire. Ecco, con la musica mi è più facile dire, esprimere
ciò che sento. Arrivare alla radice di me stessa. Spogliarmi di tutto il resto.
Con la musica, o meglio attraverso le parole musicate, riesco a passare attraverso
le mie emozioni e viverle pienamente, superando gli ostacoli e sublimando in qualche modo il dolore,
prendendo spunto anche da esso, trasformandolo in amore e nelle mille
sfaccettature che questa parola contiene. Nostalgia colorita da un'impronta
folk, energica e coinvolgente. Mi piace trasmettere così. L'ho fatto quasi
sempre per hobby, non mi sono mai presa veramente sul serio dal punto di vista
musicale. Ma gli incontri con altri musicisti che credono in me, gli occhi dei
miei ascoltatori e le loro parole mi hanno fatta giungere alla consapevolezza
che forse è arrivato il momento di esporsi un po’ di più. Forse lo devo a me
stessa e a tutte le persone che da sempre mi sostengono e mi hanno spinta nella
realizzazione di questo primo album. Fare
un album è una cosa intima, o almeno per me lo è. È stato come un parto. Non so cosa
significa partorire una creatura "umana", non ancora, ma
lavorare a questo disco, è stato come un parto. Ho partorito il mio primo
"figlio musicale".
Durante la
fase di registrazione a Bologna, ho messo le mani dentro ad ogni pezzo, li
ho impastati, frammentati in qualche modo, per poi ricomporli, snellirli,
rendendoli più leggeri, grazie agli arrangiamenti di Laura Francaviglia, alla
sua devota amicizia, e grazie alla generosità e passione del tecnico Roberto
Rettura dello Studio Spaziale, che non è stato solo un tecnico ma un compagno
di avventura che mi ha dato nuovi spunti e che ha anche suonato nel disco.
Grazie anche
a mia sorella, Stefania Polo che ha messo, o meglio posato, la sua
voce sulla mia, donando quella dolcezza e armonia che cercavo, quell’effetto
che solo una sorella può dare...
Voglio aggiungere anche un’altra parentesi importante che
si incastra durante questi anni che è un altro gruppo di cui ero musicista: La
Cuspide malva. Un gruppo teatrale /musicale Manuela Mastria, Iula Marzulli e
Francesca Greco le componenti. Donne meravigliose che mi hanno fatto conoscere
e assaporare la magia e la bellezza del teatro unito alla musica. Credo che con
loro sono cresciuta tanto musicalmente e umanamente. Mi hanno fatto capire che
per fare qualcosa di artisticamente bello e valido ci vuole
coraggio, pazienza e cura, ogni giorno.