giovedì 28 dicembre 2017

Le storie dell'Assenzio al Fondo Verri



 Sesto appuntamento per Le mani e l'Ascolto al Fondo Verri
venerdì 29 dicembre, dalle 19.30
Michele Tramacere e Elio Ria
Con il gruppo musicale “Santa Cecilia” Citta di Taviano diretto dal maestro Vincenzo Guida.
“L’ebbrezza dell’Assenzio tra storia e leggenda”
Musica, poesia, balli, storie e degustazione di Assenzio


 
 Artemisia absinthium tavola
Elio Ria e Michele Tramacere per il sesto appuntamento della rassegna “Le mani e l’Ascolto”, parole e suoni al Fondo Verri di Lecce, renderanno omaggio, venerdì 29 dicembre, dalle 19.30, all’assenzio – la bevanda maledetta dei poeti, un racconto tra storia e leggenda. L’assenzio era considerato lo sballo del XIX secolo. Il bevitore d’assenzio era perduto nelle sue fantasticherie: più che vera ubriachezza, l’assenzio induceva uno stato di vaporoso stordimento ai poeti e artisti francesi dell’Ottocento. Mal visti dalla società, e lontani dalla cultura borghese, erano geniali e folli, dediti alle droghe, all’alcol e ad ogni genere di vizio. Paul Verlaine contribuì a farne un culto bohémien, segnando un’epoca ai vapori e all’aroma di assenzio.
Nel 1905 la bevanda diventò illegale per poi comparire nuovamente nel libero mercato nel 1988.
Elio Ria nel corso della serata traccerà un profilo storico e sociale dell’800 in relazione all’uso della bevanda, che influenzò la vita di molti artisti francesi e italiani. Michele Tramacere relazionerà sulle proprietà della bevanda e procederà alla dimostrazione pratica della sua preparazione, che sarà servita ghiacciata a tutti i partecipanti alla serata. Parteciperà all’evento il gruppo musicale “Santa Cecilia” Citta di Taviano diretto dal maestro Vincenzo Guida.

La rassegna “Le Mani e l’Ascolto” - appuntamento ormai consueto nel cartellone che l’Amministrazione Comunale di Lecce promuove per le festività del Natale e del Capodanno si protrarrà fino al 5 gennaio - è realizzata con il sostegno dell’Associazione Presìdi del Libro e dell’Assessorato allo Spettacolo e al Turismo della Città di Lecce e in collaborazione con Merico Pianoforti e la Cantina Bonsegna di Nardò.

Il Fondo Verri è a Lecce, in via Santa Maria del Paradiso 8°, nei pressi della Chiesa del Rosario, Porta Rudiae.

mercoledì 27 dicembre 2017

Ugo Sbisà e Vittorino Curci al Fondo Verri



5° appuntamento - Giovedì 28 dicembre dalle 19.30
PUGLIA. LE ETÀ DEL JAZZ
La rassegna "Le Mani e l'ascolto" ospita la presentazione del volume del giornalista e critico musicale Ugo Sbisà. A seguire il poeta e musicista Vittorino Curci, accompagnato da Gabriele Panico con "La ferita e l'obbedienza" e Donatello Pisanello con "Antologica".

Il giornalista Ugo Sbisà in una foto di Rocco Crudele

Il poeta e sassofonista Vittorino Curci

Prosegue la diciassettesima edizione della rassegna “Le Mani e l’Ascolto. Incontri tra parole e suoni", organizzata al Fondo Verri di Lecce con il sostegno di Regione Puglia, Comune di Lecce e Associazione Presidi del Libro. Giovedì 28 dicembre dalle 19.30 appuntamento con la presentazione del volume “Puglia, le età del jazz” del giornalista e critico musicale Ugo Sbisà (Adda Editore). Senza la pretesa costruire un’accurata cronologia di accadimenti, il volume - con interventi di Dino Blasi, Vittorino Curci, Pino Minafra e Roberto Ottaviano e con un’intervista a Renzo Arbore a cura di Mike Zonno - ripercorre fino ai nostri giorni l’evoluzione del pubblico, le trasformazioni del “fare jazz” in Puglia a tutti i livelli e il passaggio dal dilettantismo al professionismo a tempo pieno. Un itinerario che vuole essere storico, critico e sociale e che si propone come una traccia, un punto di partenza per chiunque voglia arricchire questa narrazione con ulteriori, indispensabili contributi. A seguire Vittorino Curci, accompagnato dai suoni di Gabriele Panico, con “La ferita e l’obbedienza”, un libro quasi autobiografico nato per caso dall’unione di una serie di suoi testi arricchiti con un apporto esperienziale (Spagine Edizioni - Fondo Verri) e il musicista Donatello Pisanello con “Antologica”, un'antologia degli excursus sonori (dalle improvvisazioni alle colonne sonore nelle loro matrici originali con chitarra elettrica) del fondatore di Officina Zoè.

Puglia, le età del jazz
Per lungo tempo, pensare di vivere di jazz al di fuori di Roma e Milano, sarebbe stata pura utopia. Non deve sorprendere quindi, se alcuni tra i primi pugliesi a dedicarsi alla musica jazz, già negli anni che precedettero la Seconda guerra mondiale, furono attivi prevalentemente in quelle città, a cominciare dal sassofonista nocese Vito Morea o da Michele Ortuso, un banjoista originario di Monte Sant’Angelo che aveva conosciuto il jazz direttamente negli Stati Uniti, dove la sua famiglia era emigrata in cerca di fortuna. Tuttavia il jazz, proprio negli anni della guerra, trovò una più facile accoglienza al Sud – e in Puglia – prima che al Nord. Bari venne liberata dagli americani il 15 settembre del 1943 e più o meno contemporaneamente presero il via le trasmissioni dell’ex Eiar, ribattezzata dopo la Liberazione “Radio Italia Libera”, successivamente trasformatasi in Radio Bari. E proprio negli studi di Radio Bari si fece conoscere il quintetto “hot” guidato da Bruno Giannini che annoverava, tra gli altri, anche i fratelli Principe. La presenza delle truppe americane in tutta la regione, favorì tra l’altro non solo la diffusione dei leggendari V Disc, ma anche – ad esempio a Bari e Foggia – l’arrivo di personaggi come Marlene Dietrich, Frank Sinatra o Stan Getz.

martedì 26 dicembre 2017

Quarto appuntamento: Patrizia Caffiero e RafQ

Le Mani e l’Ascolto
Incontri tra parole e suoni al Fondo Verri - XVII edizione
27, 28, 29 dicembre 2017 al 2, 3, 4, 5, 6 gennaio 2018 

Quanto appuntamento: Mercoledì 27 dicembre, dalle 19.30
Patrizia Caffiero, “Incredibili vite nascoste nei libri”, edito da Musicaos
RafQ, “Come gerbere arancioni - Poesie e stronzate a piazza Bologna”, Abac Edizioni.

Entra nel vivo delle feste del Capodanno, la diciassettesima edizione della rassegna le “Le Mani e l’Ascolto” incontri tra parole e suoni al Fondo Verri, a Lecce, in via Santa Maria del Paradiso.

Racconti, poesia e musica gli ingedienti del quarto appuntamento, mercoledì 27 dicembre, dalle 19.30, la scrittrice Patrizia Caffiero presenterà il suo libro “Incredibili vite nascoste nei libri”, edito da Musicaos e il chitarrista-poeta RafQ la sua silloge “Come gerbere arancioni - Poesie e stronzate a piazza Bologna”, Abac Edizioni.


Maddi, Zoubida, Nena, Vince, Laura, Ilaria, Sarah, Cloe, il Signore e la Signora Flick, Allegra, Maria, Jacopo, Filippo, sono i personaggi delle “incredibili vite nascoste nei libri”, raccolte nei racconti di Patrizia Caffiero. L’autrice è nata e vissuta a Lecce fino al 1996, si è trasferita prima a Ferrara, poi a Bologna e infine ad Anzola dell’Emilia dove ha “trovato” le sue radici: lavora dal 2006 per il Comune come addetta alla cultura e bibliotecaria. È laureata in Lettere e Filosofia (Università del Salento) con una laurea dal titolo “Pasolini e il Potere. Linee per un’interpretazione storico-politica.”



"Come Gerbere Arancioni" è la prima raccolta di RafQu, all'anagrafe Raffaele Quarta, compositore, chitarrista e scrittore. Nasce in provincia di Brindisi nel 1985 e cresce a Monaco di Baviera. Nel 2013 pubblica il suo album "Homeless" che lo porta a suonare in gran parte dell'Europa e in Asia. Durante questo girovagare inizia a scrivere poesie. Attualmente studia Composizione presso il Conservatorio "Tito Schipa" di Lecce. «Queste poesie, o semplicemente, come le ho sempre chiamate io, stronzate, sono un microcosmo fatto di ascolti, sguardi e mancanze. Nella mia vita, impegnata ad organizzare sogni, ho trovato del tempo per scrivere alcune mie illusioni a cui ho voluto dare una forma diversa, senza suoni, corde, chitarre o melodie.