martedì 13 febbraio 2018

La poesia di Benedetta Pati al Fondo Verri





Benedetta Pati

Domenica 18 febbraio 2018, alle 19.30, al Fondo Verri la presentazione della raccolta di versi di Benedetta Pati, “Unalgiorno” (Libereria). Dialoga con l’autrice Giorgio Consoli. Letture di Maria Tucci, Michele Marullo, Matteo Padula, Carmen Tarantino. Canzoni di Blumosso.

“Ciao possiamo riconoscerci?”

La poesia, arte evocativa figlia della musica e della scrittura, racchiude in sé curiosi meccanismi di creazione che la rendono, al giorno d’oggi, una delle forme d’espressione più intime e particolari. Accostando versi ed emozioni, tale arte conferisce alle parole nuovi livelli di profondità e consente di entrare in contatto con una realtà insolita e, in alcuni casi, sconosciuta. Benedetta Pati, scrittrice e attrice salentina impegnata in ambito culturale e teatrale, attraverso un percorso di sperimentazione poetica, fa conoscere al lettore il lato genuino della scrittura in versi; quel lato che, seppur fatto da tecnicismi e ingegnosità, nasconde un sapore semplice e naturale.
Unalgiorno, raccolta di trecentosessantacinque componimenti dallo stile variegato, racconta la storia di un esperimento sociale e letterario in cui l’autrice ha voluto descrivere, giorno per giorno, le emozioni di un anno.
Sotto forma di rubrica quotidiana, i componimenti racchiusi in questo manoscritto descrivono dettagliatamente i sentimenti nascosti in un animo umano che, silenzioso e solo, di notte, si ascolta. Versi scritti di getto, parole polisemiche, flussi di pensieri, immagini, dialoghi surreali, riflessioni in prosa, verbi inventati e strutture visive che permettono al lettore di immedesimarsi in un mondo che, scritto da uno e pensato per esser letto da tutti, lascia spazio alle più svariate forme di immaginazione.
In ogni scritto c’è un messaggio astratto mutato in tangibile; un’immagine reale descritta e sgretolata; un sentimento umano che si converte in semplice e pura poesia lasciando, in chi legge, un solo desiderio: riconoscersi.

Benedetta Pati, classe 1993, è scrittrice e attrice, laureata in lingue e letterature straniere. Attraverso brevi componimenti per la scuola, sin da bambina ha dimostrato una spiccata dote per la poesia ed il teatro sino a quando, all’età di 15 anni, frequentando un laboratorio teatrale con la compagnia Calandra, non decide di fare dell’arte la sua vita. Pochi mesi dopo diventa membro del Teatro delle Rane con il quale, ad oggi, continua a collaborare in diverse produzioni, ultima delle quali “La Mandragola”, nel ruolo di Lucrezia. Nel 2014 si trasferisce a Siviglia per motivi di studio e, un anno dopo, inizia a lavorare come guida turistica a Dublino.
Rientrata a Lecce nell’autunno del 2016, prosegue gli studi universitari, collabora per diversi mesi con una testata giornalistica locale occupandosi di cultura e spettacolo e, contemporaneamente, frequenta l’Accademia Mediterranea dell’Attore dove ha la possibilità di lavorare con maestri di fama internazionale.
Nel 2017 partecipa al concorso letterario Italo Calvino con un romanzo inedito e, nello stesso periodo, pubblica con la casa editrice indipendente Libereria la sua prima raccolta di poesie intitolata Unalgiorno.

I suoni di Remo De Vico al Fondo Verri






Giovedì 15 febbraio 2018, dalle 19.30, al Fondo Verri di Lecce, la performance del compositore e disegnatore sonoro Remo De Vico che presenta “Omicron Nocturne”. Remo De Vico vive e crea le sue sonorità in Calabria, è “uno dei personaggi più interessanti della musica ai tempi della distribuzione liquida. Con le sue creazioni De Vico ci mette di fronte a delle grandi porte, ma attenzione non ci viene chiesto di sceglierne una, dobbiamo esclusivamente tirare le grandi maniglie e godere delle atmosfere che si trovano dietro ogni soglia. Un esercizio compositivo come pochi, con un bagaglio culturale che può andare da John Cage a Piero Umiliani fino a Brian Eno.

Remo De Vico è nato nel 1986 a Carolei in provincia di Cosenza, si è laureato in letteratura musica e spettacolo presso l' università La Sapienza di Roma. Studia Strutture visive nel free jazz e Canto al conservatorio di Cosenza, Composizione nella musica elettroacustica al conservatorio  'Santa Cecilia' di Roma con Giorgio Nottoli e Carmine Emanuele Cella. Scrive musiche per il cinema e per il teatro, con "I Racconti dell'Orso" di Samuele Sestieri e Olmo Amato partecipa a tutti i maggiori festival cinematografici indipendenti come il Rotterdam film festival ed il 33 festival del cinema di Torino. Direttore dell'etichetta Studiolo Laps fino alla pubblicazione N.52 e fondatore della Slaps Orchestra, ensemble con il quale riesce nell'impresa d'improvvisare per 24 ore no-stop nella residenza artistica Bocs-Art. Viene inserito nell' Unexplained Sounds Group - the first annual report, album nel quale si trovano inediti di personaggi come Steve Reich e Morton Subotnick.
Nel 2015 fonda l'etichetta Unique Copy con cui viene premiato al Mei di Faenza 2016 come Indie dell'anno.
Musicista prolifico ed eclettico è anche autore de “Il silenzio del rumore” programma radiofonico dedicato alla sperimentazione sonora. 

lunedì 12 febbraio 2018

Il mio bambino è un artista

Sabato 10 febbraio 2018, alle 19.30 è stato presentato al Fondo Verri il libro di Luigi Lezzi, “Il mio bambino è un artista. Ciò che genitori ed educatori devono sapere del disegno infantile” edito da Kurumuny. Interverranno con l’autore, il giornalista Massimo Melillo e Angelo Semeraro, docente di pedagogia sociale che ha firmato una nota critica al testo. Per l’occasione verranno esposte alcune opere pittoriche realizzate dai bambini di entrambi i plessi della scuola per l’infanzia di San Cesario di Lecce.

Il mondo adulto continua a vedere nei disegni dei bambini degli scarabocchi senza senso; e questo nonostante le affermazioni di psicologi e pedagogisti che da più di un secolo li considerano invece per quello che realmente sono: autentiche espressioni artistiche oltre che inequivocabili segnali dell’inconscio. Il libro guida a un’analisi puntuale del comportamento grafico infantile nelle diverse fasi della crescita e suggerisce a genitori ed educatori il comportamento da tenere per non contribuire a spegnere, anche involontariamente, la grande carica di creatività con cui tutti i bambini nascono e che, purtroppo, mettono gradualmente a tacere nel primo decennio della loro vita. La creatività di cui si parla non è solo quella finalizzata alla creazione artistica ma anche quella capace di dare corso al pensiero laterale che, sostituendosi al pensiero ovvio e omologato, agevolerebbe anche da adulti un migliore comportamento sia professionale che sociale.

Luigi Lezzi. Operatore teatrale formatosi nella fertile stagione degli anni Settanta, fin da allora affianca alla sua attività di teatro per l’infanzia una costante collaborazione col mondo della didattica dalla Scuola materna all’Università, collaborando con gli Insegnamenti di Storia del Teatro e dello Spettacolo e di Antropologia Culturale. Mette a frutto la sua lunga esperienza del mondo infantile in corsi di formazione e di aggiornamento per insegnanti e operatori sociali.


lunedì 5 febbraio 2018

La poesia di Evalinda al Fondo Verri



Venerdì 9 febbraio 2018, alle 19.30 al Fondo Verri la presentazione di “Piccola suite per uno sconosciuto” di Evalinda Coleman Martinez. Interverranno il regista e attore Aldo Augieri e l’attrice e pittrice Alice Pietroforte.


“Piccola suite per uno sconosciuto” è un quaderno di poesia e di segni. Scrive l’autrice: “Ci sono artisti che lavorano la pietra, la carta, il legno, il metallo, il  vetro, i colori, i tessuti, le note. Tutti con le loro emozioni, con quello che unicamente essi possono apportare alla sinfonia della vita. A me tocca combattere con le parole, camminare per giorni come una matta per cercarle e catturarle, per fissare un’emozione. Come chi dipinge un quadro e non lo vede finito benché sia già perfetto, io mi impegno a lavorare con le emozioni, a volte “scadute” nel mio essere, emozioni che continuano a torturarmi perché quando nacquero lo fecero con una forza abbagliante, tanta era la loro luce. Io catturo istanti di piacere e li fisso con le parole, per condividerli.
Evalinda Coleman Martinez è nata in Messico. Ha studiato giornalismo nell’Università di Guadalajara. Ha vissuto in Spagna e nella Costa Azzurra francese, vive oggi a Lecce “come si vive in un sogno”. “Poeta per grazia delle muse, come tutti quelli che lo sono davvero e senza dubbi perché la poesia è il sentiero che le ha dettato il cuore”.