mercoledì 22 novembre 2017

"Mani nude" di Gianguido Palumbo al Fondo Verri



Venerdì 24 novembre, dalle 19.00, al Fondo Verri la presentazione del nuovo romando di Gianguido Palumbo “Mani nude” (Spring edizioni)

La copertina del libro

Roma, primavera del 2015 : alcuni personaggi molto diversi fra loro (origine, sesso, età, cultura, censo), affrontano le loro crisi individuali, emblematiche delle Crisi contemporanee di identità (onestà, coerenza, sessualità, etnicità, fede, politica, scienza) andando a pagamento dalla Signora Maria: una bella, colta, intelligente e strana Consulente cinquantenne di Matera che, ripartendo dalla lunga tradizione familiare della “Magia Lucana”, mescola con grande professionalità Filosofia, Psicologia, Astrologia, Grafologia, Chiromanzia, Tecnologia ed è diventata molto famosa e richiesta.
La storia si svolge in un Paese, l’Italia, dove da anni e sempre di più, molte persone di livelli e ambienti diversi, investono tanti soldi nella frequentazione di Maghi, Cartomanti, Chiromanti, Indovini, Astrologhi (molto meno seri e professionali della protagonista di questo racconto) e lo fanno senza dirlo, per pudore. Più la Crisi economica, sociale, culturale è andata avanti più è aumentato l’“investimento”. Da alcune ricerche attendibili di pochi anni fa, risultava che il fatturato annuale presunto di maghi, cartomanti e simili, aveva già raggiunto i 15 miliardi. In crescita netta rispetto a solo pochi anni prima.

Scrive l’autore in una nota: “L’idea di questo romanzo è nata agli inizi di settembre 2016 per una possibile sceneggiatura da scrivere assieme all’amico regista albanese Edmond Budina che conosco e stimo dal 2005 e con il quale stiamo dialogando da mesi su questo obiettivo. Il progetto comune è di realizzare il film entro il 2019, anno in cui la città di Matera sarà Capitale Europea della Cultura : la protagonista della storia è originaria di Matera e tutte le vicende si svolgono fra Roma e la città lucana.
Anche questa idea e questo mio impegno creativo personale, come altri precedenti, coinvolge l’associazione interetnica italiana MONDITA www.mondita.it della quale sono fondatore e presidente : uno dei temi della storia raccontata è proprio quello della multietnicità contemporanea della società italiana ed in particolare di Roma. I sei personaggi principali (in memoria di Pirandello) sono stati immaginati, in cerca non d’Autore ma di Tutore, originari di diversi paesi, continenti e culture. Ho pensato alle loro vite, professioni, caratteristiche umane sulla base di una conoscenza pluridecennale della realtà multietnica italiana e romana, creando volutamente un contrasto individuale fra stereotipi sociali e crisi di identità”.

mercoledì 15 novembre 2017

RafQu la Fondo Verri



Sarà presentata giovedì 16 novembre al Fondo Verri la prima silloge poetica di RafQu - chitarrista "prestato" alla poesia - dal titolo "Come gerbere arancioni - Poesie e stronzate a piazza Bologna" (Abac Edizioni). Il primo libro di RafQu contiene versi metropolitani, legati tra loro da un ritmo che è al tempo stesso beat ed eccentrico.



I componimenti trattano topos molto comuni: in primis l'amore, una forza romantica che riesce però a essere sempre foriera di ironia. Perché noi salentini riusciamo sempre a essere ironici nella nostra sintesi, in quel «mo'» che significa qui e ora, che racchiude pause e suoni, che unisce alti e bassi. Perché in fondo poesia e musica non sono poi così diverse: entrambe sono necessarie all'essere umano per essere felice. Il volume contiene anche alcuni scatti di Simone Perrone.L'immagine di copertina è di Roberta Joe Muci (Joe1). Note biografiche. RafQu, all'anagrafe Raffaele Quarta, è un compositore, chitarrista e scrittore. Nasce in provincia di Brindisi nel 1985 e cresce a Monaco di Baviera. Nel 2013 pubblica il suo album "Homeless" che lo porta a suonare in gran parte dell'Europa e in Asia. Durante questo girovagare inizia a scrivere poesie. "Come Gerbere Arancioni" è la sua prima raccolta. Attualmente studia Composizione presso il Conservatorio "Tito Schipa" di Lecce. (dalla Premessa) «Questa raccolta, queste poesie, o semplicemente, come le ho sempre chiamate io, stronzate, sono un microcosmo fatto di ascolti, sguardi e mancanze. Nella mia vita, impegnata ad organizzare sogni, ho trovato del tempo per scrivere alcune mie illusioni a cui ho voluto dare una forma diversa, senza suoni, corde, chitarre o melodie.

giovedì 9 novembre 2017

Il blues mediterraneo di Blu Cianfano al Fondo Verri



Sabato 11 novembre 2017, dalle 20.00, al Fondo Verri, lo showcase del chitarrista Maurizio Blu Cianfano per la presentazione di “Tra il Salento e il blues”, undici brani inediti per la Independent Music Record. Una perfetta sintesi del lavoro di ricerca del chitarrista nel confronto con ogni evoluzione della musica nera, dal jazz, al funk, al blues.
Un CD in cui il musicista leccese, ha scritto registrato e prodotto ogni brano, suonando ogni strumento, ed in cui la chitarra con tutte le sue sonorità viene celebrata esaltata nella sua versatilità.

Maurizio Blu Cianfano

Scrivere lo spartito di una Terra significa mescolare le origini con il futuro, le radici con l’idea del movimento, la competenza musicale con le passioni. “Tra il Salento e il Blues” è un album meticcio, nomade, transensoriale. Sonorità ibride, timbri profondi, ritmica mediterranea per testi intensi e ricercati che fanno di questo cd un’esperienza artistica in movimento. Le canzoni e le esecuzioni strumentali sono un invito al viaggio, inteso come ricerca di sè e di altro da sè, fino alla fine del mondo, il Salento e oltre mirando alla culla africana. All Africa, culla e radice del blues, e dedicato interamente il brano Un tuffo in un mare di Blues”, il mare salentino, naturalmente!

Nello showcase al Fondo verri Maurizio Blu Cianfano sarà accompagnato dal basso di Francesco Grisolia.

La poesia di Stefano Zuccalà al Fondo Verri


La copertina del libro



Venerdì 10 novembre al Fondo Verri, dalle 20.00 l’incontro con il poeta e scrittore Stefano Zuccalà per la presentazione del suo quinto libroLa tua sopravvivenza” il quinto libro di Stefano Zuccalà, edito da Musicaos con l’introduzione di Luciana Manco e la postfazione di Livio Romano. Un opera definita “pierociampiana”, viscerale, granitica e struggente. Composta da una parte in prosa e una in poesia, La tua sopravvivenza, racconta della fine di una storia d’amore. “L’amore in ogni sua sfumatura, in ogni bruttura, in ogni dettaglio per quanto insignificante o terribile, come ricorda Francesca Bussi su Lettera43. La scrittura per Zuccalà è “atto totale”, voce organica incisa su carta, che nei reading ritorna a vivere, accompagnata dalla chitarra sensibile di Giuseppe Manta.

Stefano Zuccalà

Stefano Zuccalà è nato nel 1980 e vive a Galatone (Le).
È poeta, narratore e autore di canzoni.
Prima de “La tua sopravvivenza” ha pubblicato: “Quaderno in la minore” (poesie, Manni, 2001, prefazione di Ercole Ugo D’Andrea), “Nadir” (narrativa, Edizioni Il Filo, 2004), “D’amore e di altre sevizie” (poesie, Editrice Zona, 2006, con un saggio di Livio Romano), “Il conto degli avanzi” (racconti, Lupo Editore, 2011, prefazione di Cesare Basile) e svariati testi letterari sul web.
Ha pubblicato alcune canzoni sul web col progetto Altroinverno.
Ha scritto testi per le band HumptyDumpty (“Pianobar dalla fossa”, 2010) e Muffx (“Époque”, 2012).
Ha all’attivo diversi reading sonorizzati, tra cui quelli coi musicisti Luigi Bruno (Muffx, Opa Cupa), Cesare Malfatti (La Crus), Giuseppe Manta (Spread Your Legs, Giorgio Tuma), Claudio Tuma.