martedì 20 dicembre 2016

La XVI edizione degli incontri di Natale e Capodanno del Fondo Verri



Le Mani e l’Ascolto
Incontri tra parole e suoni al Fondo Verri - XVI edizione
Dal 22 dicembre 2016 al 8 gennaio 2017 - Inizio ore 19.30
 
Un'illustrazione di Benedetta longo per Le Manie e l'Ascolto



La rassegna è realizzata con il sostegno dell’Associazione Presidi del Libro
dell’Assessorato alla Cultura della Città di Lecce
Si ringrazia MERICO Pianoforti e Cantina BONSEGNA Nardò

Al via, giovedì 22 dicembre, “Le Mani e l’Ascolto incontri tra parole e suoni intorno al pianoforte ospite straordinario della saletta dell’Associazione Culturale Fondo Verri – Presidio del Libro di Lecce – la rassegna che si protrarrà fino all’8 gennaio 2017, giunge alla sedicesima edizione. Un appuntamento ormai consueto nel cartellone che l’Amministrazione Comunale di Lecce promuove per le festività del Natale e del Capodanno.
Le Mani e l’Ascolto rinnova di anno in anno il desiderio di costruire avventure sonore proponendo repertori che hanno il far musica come elemento di guida e di raccordo delle performance, pretesto di incontri, scambi, creazioni, in una tensione di ricerca che attraversa i generi, i modi d’espressione: l’arte con le sue con-fusioni esistenziali e con il rigore che interviene a fare stile, segno, lingua. Cornice della rassegna sarà la mostra delle illustrazioni di Benedetta Longo realizzate per la fiaba “La formula dell’alchimista” di Micole Imperiali edita dalla casa editrice napoletana “ad est dell’equatore”. Una fiaba sull’amore per tutte le età: un vecchio saggio e i suoi studi alchemici alla ricerca di una formula che stabilmente realizzi l’amore.

Protagonisti della rassegna: Benedetta Longo - Micole Imperiali - Antonio Fuso - Stefano Guarascio – Fernando Greco - Valentina Perrone - i poeti delle antologie di “Parole Sante” - Roberto Gagliardi - Daniele Dell’Anna - Donatello Pisanello - Lamberto Probo - Marco Rollo - Alceste Ayroldi - Giuseppe Calogiuri - Gianluca Conte, - Luigi Mariano - Marcello Buttazzo - Alessio Lega - Guido Baldoni - Rocco Rosignoli - Giuse Alemanno - Fabrizio Piepoli - Giorgia Santoro - Adolfo La Volpe – Giuseppe L. Fioschi - Rocco Boccadamo - Angelo Mastronardi - Emanuele Coluccia - Stefano Rielli - Alex Semprevivo

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Il 22 dicembre l’apertura tutta dedicata alla poesia e alla “classicità” con la presentazione del libro “Osip Mandel’štam dal Gerundivo” di Antonio Fuso regista e drammaturgo salentino da anni attivo a Brescia con la compagnia “Scena sintetica”. La musica sarà quella tratta a “Haydn Ravel Liszt - Busoni" disco d’esordio edito da Workin’ Label del talentuoso pianista salentino Stefano Guarascio, pubblicato dall’etichetta discografica Workin’ Label; guida all’ascolto a cura del critico musicale Fernando Greco.

Il 23 dicembre, il libro, “Un caffè in ghiaccio con il latte di mandorla” di Valentina Perrone, Edizioni Esperidi. Undici percorsi di vita di donne coraggiose che si imbattono nel dolore e nella prova ma che, unicamente grazie al loro coraggio, riescono a rinascere e continuare a vivere e a viversi. La musica sarà quella degli Aedo, un percorso musicale strettamente ispirato alle radici del suono, al canto popolare e al teatro-canzone.

Il 27 dicembre in scena i poeti delle antologie di “Parole Sante”, edizioni Kurumuny - L’orto dei Turat:la prima “Parlava a pietre una sull’altra” pubblicata nel 2015, la seconda “Versi per una metamorfosi” del 2016. La musica sarà affidata al sax di Roberto Gagliardi e al pianoforte di Daniele Dell’Anna. Ospiti speciali della serata i musicisti Donatello Pisanello e Lamberto Probo.

Il 28 dicembre la presentazione - alla presenza dell’autrice Micole Imperiali e dell’illustratrice Benedetta Longo - de “La formula dell’Alchimista” edizioni “ad est dell’equatore”. A seguire il pianoforte di Marco Rollo con Fluid prima prova da solista del compositore salentino, pianista, amante dell’elettronica dei suoni campionati, del computer programming e delle melodie mediterranee.

Il 29 dicembre una serata tutta rock con il critico musicale Alceste Ayroldi in veste di Dj che presenta The Doors in direzione del prossimo whiskey bar di Giuseppe Calogiuri, (I Quaderni del Bardo). La musica sarà quella del pianoforte di Mauro Tre.

Il 30 dicembre, il libro della serata è “Universo Minimo” raccolta di versi di Gianluca Conte, primo titolo della collana Poesia di Alimede. A seguire Luigi Mariano presenta “Canzoni all’angolo”, undici intense tracce che raccontano l’energia segreta della sua anima più rock. La rabbia, la disillusione amara, il sarcasmo o l’autoironia dei brani più ritmici e movimentati fanno da solida cornice musicale “reattiva” ad emozioni più morbide e struggenti, che trovano sfogo in ballate malinconiche e nostalgiche, autentiche gemme senza tempo, che toccano il cuore e restano dentro a lungo.
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Il 2 gennaio ad inaugurare la stagione letteraria 2017 la poesia in scena con i versi di Marcello Buttazzo raccolti in “Origami di Parole” per Luca Pensa Editore.
Il 2, 3, 4, 5, 6 gennaio, la musica sarà quella di Alessio Lega, Guido Baldoni e Rocco Rosignoli con “Vinili, l’ascolto perduto”. “Vinili” seleziona dieci LP dei massimi autori, usciti fra il 1970 e il 1980, presentandone l’esecuzione integrale dal vivo, adeguandone gli arrangiamenti all’essenzialità e alla ricchezza del duo chitarra, fisarmonica (alternata al pianoforte) e voce. Un lavoro impegnativo e godibilissimo, l’occasione di risentire questi dischi dal vivo – tanti capolavori, concentrati in una sola serie di concerti – è unica. I dieci LP eseguiti integralmente dal vivo sono: “La Buona Novella” di Fabrizio de André, “Radici” di Francesco Guccini, “Ci vuole un fiore” di Sergio Endrigo, “Quelli che” di Enzo Jannacci, “Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla, “Disoccupate le strade dai sogni” di Claudio Lolli, “Nuntereggaepiù” di Rino Gaetano, “DE GREGORI (Generale)” di Francesco de Gregori, “Agnese dolce Agnese” di Ivan Graziani e “Sono solo canzonette” di Edoardo Bennato.

Il 7 gennaio in scena lo scrittore Giuse Alemanno che presenta "Tre dialoghi ed una comica finale" (Edizioni Città Futura – I libri di Icaro) una raccolta di brevi drammaturgie, corti di teatro. A seguire La Cantiga de la Serena progetto rivolto al recupero ed alla rielaborazione della musica antica del bacino del Mediterraneo, vero e proprio ponte culturale tra Occidente e Oriente.
In scena: Fabrizio Piepoli voice, santur, shruti box, tar; Giorgia Santoro flute, bass flute, piccolo, bansuri, voice, castanets, cymbals; Adolfo La Volpe oud, cittern, saz, indian harmonium.

L’8 gennaio a chiusura della rassegna due nuove edizioni di Spagine con Giuseppe Luigi Fioschi che legge da “Il coraggio di cambiare” e Rocco Boccadamo con la raccolta di racconti “Luca e il bancario”. A seguire la presentazione di “New Things, Same Words” il nuovo disco del pianista Angelo Mastronardi accompagnato da Emanuele Coluccia al sax tenore e soprano, Stefano Rielli al contrabbasso e Alex Semprevivo alla batteria. Prodotto dall’etichetta discografica GleAM Records.

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Il Fondo Verri è a Lecce, in via Santa Maria del Paradiso 8°, nei pressi della Chiesa del Rosario, Porta Rudiae.

sabato 17 dicembre 2016

MareAperto al Fondo Verri



Domenica 18 dicembre 2016, al Fondo Verri, Lecce, alle 19.00
MAREAPERTO
Rassegna di musiche di confine - VII Edizione
Con Simone Giorgino, Giuseppe De Trizio e Claudio Prima

Claudio Prima

Si terrà domenica 18 dicembre, dalle 19.00, presso il Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso a Lecce, la nuova edizione della rassegna “Mare aperto” organizzata dall’Associazione Culturale Manigold con il sostegno della Regione Puglia e la collaborazione del Fondo Verri.
L’evento nasce dall’esigenza di proseguire l’indagine sulle matrici comuni condivise dalle culture dei paesi appartenenti all’area Mediterranea, che la rassegna conduce da più di 7 anni con numerosi progetti di ricerca sulle musiche di confine (BandAdriatica, Adria, Tukrè).
 Quest’anno la rassegna ospite lo spettacolo Lago di luce e di parole. Viaggio nella poesia mediterranea contemporanea di Simone Giorgino e Claudio Prima con la partecipazione di Giuseppe De Trizio (Radicanto). Il Mediterraneo come spazio della poesia e dello scambio culturale: è questa l’idea principale del concerto-recital che è incentrato sulle poesie scritte da autori provenienti da vari Paesi del bacino del Mediterraneo scelte e interpretate da Simone Giorgino e le rispettive tradizioni musicali, ritradotte dai suoni al contempo ancestrali e contemporanei dell'organetto e della voce di Claudio Prima. Una poesia che si propone di scavalcare ogni frontiera per scoprire il valore e il senso del viaggio, dell’ospitalità, della generosità, proponendo una visione del Mediterraneo alternativa a quella attuale cui purtroppo siamo abituati, e cioè il Mediterraneo come teatro di conflitti e di barriere, di tragedie del mare e di feroce indifferenza. Attraverso la poesia degli autori selezionati si vuole far emergere il Mediterraneo come spazio dell’incontro delle diverse realtà culturali al fine di favorire lo scambio creativo fra i popoli e di cercare un’identità attraverso le diversità delle tradizioni letterarie e musicali, favorendo così la convivenza e il rispetto reciproco fra i popoli.

giovedì 8 dicembre 2016

Le canzoni di John du Feu


La copertina del doppio cd di John du Feu edito da Anima Mundi


Sabato 10 dicembre, alle 20.00, al Fondo Verri di Lecce, la presentazione delle canzoni dell'artista e cantautore inglese trapiantato nel Salento John du Feu con il doppio cd Sky Blind e Naked Heart inciso nello scorso novembre per Anima Mundi Musica.

Dopo molte vite vagabonde, passate a dirigere e recitare in compagnie teatrali di mezzo mondo, John du Feu è approdato nel Salento con la sua lunga barba bianca e gli occhi vivi di chi ha molto da raccontarti. E qui trova il giusto passo del cuore per incidere finalmente le tante canzoni che ha scritto durante la sua vita. Esordisce così come cantautore con una musicalità immediata e diretta, che trae pienamente ispirazione dalla sua ricca biografia.
Il doppio album di John du Feu, in uscita a gennaio 2017, è firmato da AnimaMundi che dopo 13 anni di produzioni e pubblicazioni radicate nella tradizione salentina, si imbatte in un nuovo sentiero. John du Feu di salentino ha infatti solo la sua recente residenza (abita a Castrignano dei Greci con la moglie Daphne da circa 7 anni) e un'amore per questa penisola del sud Italia.

La pubblicazione si articola in due momenti. Il primo, Naked Heart (cd 1), è composto da quattordici canzoni ridotte allo stretto essenziale, chitarra, voce e sentimento, in uno stile da songwriter anglo-americano.
Il secondo, Sky Blind (cd 2) è una selezione di dieci tracce da Naked Heart rivisitate e reinterpretate da alcune delle migliori menti musicali del Salento. Valerio Daniele (direttore artistico/musicale del progetto), Maurizio De Tommasi, Alessandro Dell’Anna, Marco Bardoscia, Marco Tuma, Redi Hasa e Massimo Donno si uniscono a John du Feu per dare alle sue canzoni un'altra prospettiva, con arrangiamenti rispettosi e incursioni strumentali delicate che svelano aspetti nascosti della musica del cantautore inglese.

John du Feu è nato a Jersey, Isola nel Canale della Manica, enclave britannica al largo delle coste francesi, si è trasferito in Inghilterra all’età di sei anni e ancora bambino ha vissuto a Maidstone, Whitely Bay, Oxford e Glasgow. Questo sembra aver fissato un modello. A 17 anni era a Londra ma a 21 si unì alla compagnia teatrale KISS e si trasferì in Francia. Con KISS ha vissuto molte vite e amori tra Danimarca, Belgio, Francia e Olanda, dove è nata la figlia Marijke. Infine la compagnia andò in tounée in Australia nel 1980 e nel 1982 e lì John ha incontrato Daphne Cazalet, con cui ha lavorato e recitato insieme in Australia per circa 25 anni, durante i quali ha scritto, diretto e interpretato molte produzioni teatrali. Nel 2009 è tornato in Europa e ora vive assieme a Daphne nel Salento. Qui ha cambiato vita di nuovo e ha iniziato a cantare le canzoni che aveva scritto nel corso degli anni e che sta ancora scrivendo. Il suo primo album, Sky Blind/Naked Heart, è molto personale, è la sua vita.

«Non c’è nulla di più personale di una canzone e, per me – racconta John du Feu - queste canzoni sono personali, profetiche e parte della mia anima. Scritte in un arco di trent’anni le canzoni non sono solo un commento alla vita vagabonda e stravagante di cui sono così profondamente grato ma addirittura, in alcuni casi, l’hanno prevista. Sono diventato l’uomo che ha scritto queste canzoni? Oppure queste canzoni sono diventate la vita che ho vissuto? Sono stato un attore, uno scrittore, un direttore di teatro, un pittore di immagini; ma da quando sono diventato un cantante/un autore di canzoni?  L’amore mi ha fatto. Le donne mi hanno insegnato. Mi sono tuffato nel flusso delle maree con un unico bisogno: andare. Accecato dal cielo e nudo. Senza mai guardare indietro».