tag:blogger.com,1999:blog-75625020914989088892024-03-14T04:10:51.832+01:00Fondo VerriPresìdio del libro di Lecce -
#WeareinPuglia -
Iniziativa promossa dalla Regione Puglia, Assessorato all’Industria Turistica e Culturale -
Unione Europea - Fondo per lo Sviluppo e la Coesione
- Stagione 2019
Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comBlogger553125tag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-52921766153121737882022-08-07T11:20:00.003+02:002022-08-07T11:20:32.392+02:00Il Fondo Verri per il Festival La Notte della Taranta<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEouNEd4OvuI1XueBV5aocLwkDkltsQNXC3KmdHvbDmvSGsnCuQINoYshAAsTnohnlBZf8PabYDo3DfJwwvMMWLVNBM0LEj7UoW34iNtGOkd-nMdzrqGW66Zc_nxmo0QQjpBGnP0xMhlT0V34AznOYR1O8n8bD5WuiBL_4quoyIsAXGMxvUQBB4bkm/s1600/Verri%20ndt.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEouNEd4OvuI1XueBV5aocLwkDkltsQNXC3KmdHvbDmvSGsnCuQINoYshAAsTnohnlBZf8PabYDo3DfJwwvMMWLVNBM0LEj7UoW34iNtGOkd-nMdzrqGW66Zc_nxmo0QQjpBGnP0xMhlT0V34AznOYR1O8n8bD5WuiBL_4quoyIsAXGMxvUQBB4bkm/s320/Verri%20ndt.jpeg" width="320" /></a></div><br /><p></p><div class="kvgmc6g5 cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Questa sera, domenica 7 agosto 2022, per il Festival La Notte della Taranta, a Sogliano Cavour, il concerto-recital "Fate solo ciò che vi incanta" dedicato alla parola poetica di Antonio L. Verri.</div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Antonio Leonardo Verri, si è sempre confrontato con il Tempo, chiaro nel raccontare, nel descrivere e nel definire l’origine del suo sentire e del suo agire poetico e insieme capace di presagire e prefigurare il Futuro. Le parole e la lingua il luogo del suo continuo cercare, del suo con-fondere con il suono, il “senso”, ogni significato, ogni possibilità narrativa. Se le faceva suonare in testa le parole Verri prima di scriverle, ne saggiava la musicalità, se le ripeteva, le accordava con il respiro, con il battere del cuore e con il vento. Aveva un amore americano Verri: John Cage e molti amici musicisti con cui confrontarsi, lo faceva stando in ascolto del silenzio.</div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Il recital concerta testi tratti da: “Il pane sotto la neve”, “Bucherer l’orologiaio”, “I trofei della città di Guisnes”, “Il Fabbricante d’Armonia”, una coralità di voci recitate dagli attori G. Piero Rapanà, Simone Franco, e cantate da Daria Falco accompagnata dalla fisarmonica di Bruno Galeone, da Emanuele Coluccia al pianoforte e al sax e da Vincenzo Grasso al clarinetto e alle percussioni Davide Chiarelli</div></div>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-44383406368455110912022-07-21T09:31:00.007+02:002022-07-21T09:31:39.979+02:00"Qui se mai verrai" dieci recital per la grande magnolia del Conservatorio Sant'Anna<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHqeXe9DJOpMxIRr3uGKNzTvHgPe4yUnC_6lqw6k7QYYqZU16iAumtcCcZabs4gbg0Mh4XWvkgc3tfAlNZ9-lY7Gnmpf6pCX2FQptmyw53G1-r4B8cpHLYVusDnQYT1fNlSslxVGdnV834t08n4FbHkBz7nsMe631cRUmuoAnOxNmswGbS8QDMiQ6d/s1600/Qui%20se%20mai%20verrai%20cartolina%20programma.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHqeXe9DJOpMxIRr3uGKNzTvHgPe4yUnC_6lqw6k7QYYqZU16iAumtcCcZabs4gbg0Mh4XWvkgc3tfAlNZ9-lY7Gnmpf6pCX2FQptmyw53G1-r4B8cpHLYVusDnQYT1fNlSslxVGdnV834t08n4FbHkBz7nsMe631cRUmuoAnOxNmswGbS8QDMiQ6d/s320/Qui%20se%20mai%20verrai%20cartolina%20programma.jpeg" width="240" /></a></div><br /> <p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 20.0pt;">“Qui se mai
verrai, il Salento dei poeti”</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 16.0pt;">Dieci recital dedicati alla poesia e alla terra
salentina<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 16.0pt;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-left: 247.8pt; text-align: justify; text-indent: 35.4pt; text-justify: inter-ideograph;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">“Accade,
a volte, che una poesia rassomigli straordinariamente ad una terra. Che nelle
sue parole si senta l’odore del basilico, si vedano colori di gerani, si
accendono riflessi di orizzonte, rilucano increspature di mare. Accade che i
segni di inchiostro diventino voci di uomini e donne, preghiere di vecchi e
filastrocche di bambini, o che una frase stringa dentro un sibilo di vento,
distese di grano e sapore di melagrane”</span></i><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">.<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-left: 212.4pt; text-align: right; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Antonio
Errico<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Far conoscere e condividere la poesia è il compito che
l’Associazione Culturale Fondo Verri si è data con il suo operare, un impegno
che si rinnova con “Qui se mai verrai, il Salento dei poeti. Dieci recital
dedicati alla poesia e alla terra salentina” omaggio alle voci di chi ha saputo
interpretare l’intima natura dei luoghi nella sua autenticità, con le sue pietre,
il mare, le strade di polvere, la particolarità della luce.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Il Fondo Verri, presidio del libro di Lecce, propone –
nell’ambito delle iniziative promosse per l’estate 2022, dall’Amministrazione
Comunale di Lecce – <b>dieci serate di poesia e musica</b> negli spazi del <b>Conservatorio
Sant’Anna</b>, tra <b>luglio e ottobre 2022</b>. Un viaggio nella poesia del
Novecento a cura dei poeti e dei musicisti della nostra contemporaneità.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Giovedì 14 luglio, alle ore 20.00</span></b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">, sotto la grande
magnolia del Conservatorio Sant’Anna, a Lecce, in via Santa Maria del Paradiso,
la presentazione della rassegna “Qui se mai verrai, il Salento dei poeti. Dieci
recital dedicati alla poesia e alla terra salentina” alla presenza degli
assessori Fabiana Cicirillo e Paolo Foresio. Nella serata gli interventi di Simone
Giorgino e Mauro Marino, le letture di Gianni Minerva, Piero Rapanà, Simone
Giorgino e Simone Franco, gli interventi musicali di Claudio Prima organetto,
Redi Hasa violoncello, Daria Falco canti, Roberto Gagliardi sax.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Gli autori a cui “Qui se mai verrai...” restituisce la
parola nei dieci incontri in cartellone sono: Vittorio Pagano per l’organetto
di Claudio Prima e la voce di Simone Giorgino; Vittore Fiore per il flauto di
Gian Luca Milanese e la voce di Simone Franco; Salvatore Toma per il sax di
Roberto Gagliardi e la voce di Renato Grilli; Vittorio Bodini per la
fisarmonica di Bruno Galeone e la voce di Piero G. Rapanà; Rina Durante per
l’arpa di Giuliana De Donno e la voce di Angela De Gaetano; Ercole Ugo D’Andrea
per il sax di Emanuele Coluccia e la voce di Gianni Minerva; Claudia Ruggeri
per il violino di Isabella Benone e la voce di Claudia Di Palma; Girolamo Comi
per il pianoforte di Giovanni Iorio e la voce di Lorenzo Paladini.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Si può viaggiare attraversando l’immateriale?
Incrociare la traiettoria di una voce, di un sussurro? Camminare in punta di
piedi su tracce d’inchiostro, osservare non visti il divenire di un rigo? Si
può? Sì, si può! La scrittura è “cattura del soffio”, matrice che dà corpo e
sostanza all’immaterialità. C’è un pensiero, un’idea e poi un movimento di
mani, di corpo, di anima, di voce che mette le cose in vita.<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Oggi più che mai, al di là di ogni idea
superficialmente celebrativa, si sente il bisogno di ritornare sui loro versi e
sui loro passi, di indugiare nei luoghi che sussurrarono alla poesia la traccia
di una geografia ideale della Terra d'Otranto, della sua natura. I soffi del
vento, il cicaleccio nell’arsura estiva, le solitudini, i clamori della festa,
le paure, le lontananze, i rifugi domestici. Materia per una lingua che nel
Novecento si è fortificata di esperienze che hanno valicato il soffoco della
provincia e aperto orizzonti inimmaginabili a Lecce e al Salento oggi
inscindibile dal suo portato culturale.</span></i><i><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Avenir Next Regular"; mso-themecolor: text1;"> </span></i><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Così appare agli occhi del viaggiatore il
Salento: una terra fortemente poetica. Ognuno prova stupore se volge lo
sguardo. Sente voci. Le molte voci che la poesia accoglie. </span></i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Le date degli incontri</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Giovedì 21 luglio, Vittorio Pagano con Claudio Prima
organetto, Simone Giorgino voce.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Giovedì 28 luglio, Vittore Fiore con Gian Luca
Milanese flauto e Simone Franco voce.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Giovedì 4 agosto, Salvatore Toma con Roberto Gagliardi
sax, Renato Grilli voce.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Giovedì 11 agosto, Vittorio Bodini con Bruno Galeone
fisarmonica, Piero G. Rapanà voce.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Giovedì 8 settembre, Rina Durante con Giuliana De
Donno arpa, Angela De Gaetano voce.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Giovedì 15 settembre, Ercole Ugo D’Andrea con Emanuele
Coluccia sax, Gianni Minerva voce.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Giovedì 22 settembre, Claudia Ruggeri con Isabella
Benone violino, Claudia Di Palma voce.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Giovedì 29 settembre, Girolamo Comi con Giovanni Iorio
pianoforte, Lorenzo Paladini voce.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Sabato 8 ottobre il finale con “Fate solo quel che
v’incanta” recital dedicato a Antonio L. Verri, in scena: Vincenzo Grasso
clarinetti, Emanuele Coluccia pianoforte, Davide Chiarelli percussioni, Bruno
Galeone fisarmonica, Daria Falco canti e le voci narranti di Simone Franco,
Simone Giorgino e Piero Rapanà.</span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">*<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>*<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>*<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Organizzazione,
curatela, consulenza letteraria: Mauro Marino, Piero G. Rapanà, Simone Giorgino</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Tutti gli
appuntamenti avranno inizio alle ore 20.30. Ingresso gratuito.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">
Per info </span><a href="mailto:fondoverri@tiscali.it"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">fondoverri@tiscali.it</span></a><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><br />
Pagina FB FondoVerri<br />
Mobile 327324698<o:p></o:p></span></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-91834627645610772132022-07-01T08:13:00.003+02:002022-07-01T08:13:19.366+02:00La XVII edizione di Luoghi d'Allerta<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGqy8D8gRqiM9CBkaQRNo_OBW6EBQYK_5VeZl2a-jRegctz0fScmZQWo70Yr_cSvPCNlRZJeK6_5oSph1Bc4_fTEaq0-nZnCsGfKy6zatk8B4Jlbw-x4dMICHaa7_VeiMVf7FDag8VqA3dCxHxYcoesRqXcOy5KPD5mt49a0BiE_7ilYfK5H_xr8Y5/s1600/Luoghi%20d'Allerta%202022%20Il%20manifesto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1143" height="347" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGqy8D8gRqiM9CBkaQRNo_OBW6EBQYK_5VeZl2a-jRegctz0fScmZQWo70Yr_cSvPCNlRZJeK6_5oSph1Bc4_fTEaq0-nZnCsGfKy6zatk8B4Jlbw-x4dMICHaa7_VeiMVf7FDag8VqA3dCxHxYcoesRqXcOy5KPD5mt49a0BiE_7ilYfK5H_xr8Y5/w248-h347/Luoghi%20d'Allerta%202022%20Il%20manifesto.jpg" width="248" /></a></div><br /> <p></p><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">LUOGHI D’ALLERTA</span></b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"> XVII Edizione<br />
visite e itinerari culturali e di spettacolo<br />
a cura dell’Associazione Culturale Fondo Verri<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 247.8pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">“<span style="mso-bidi-font-style: italic;">Per raccontare di una terra dove, a volte,
cade una neve farinosa, un gioco per bambini, di un Salento che innalza sulla
sua pianura presuntuosi e strabilianti campanili, una terra di ragazze </span><i style="mso-bidi-font-style: normal;">mulacchione</i><span style="mso-bidi-font-style: italic;">, saracene, inesplose, per le quali, ogni amore, è sempre il primo
amore. Una terra con un grosso respiro, un </span><i style="mso-bidi-font-style: normal;">sibilo lungo</i><span style="mso-bidi-font-style: italic;"> che viene dai
menhir, dai frontoni delle chiese, dalle torri, dal respiro del<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>mare, da quelle silenziose sentinelle del
tempo travestite da alberi di ulivo”.<o:p></o:p></span></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: right;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Antonio Leonardo Verri<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Al via la diciassettesima
edizione di Luoghi d’Allerta, visite e itinerari di spettacolo a cura
dell’Associazione Culturale Fondo Verri. Il primo appuntamento dell’edizione
2022, domenica 3 luglio, nel Centro Storico di Caprarica di Lecce.</span></b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Inizio delle
visite ore 20.00<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: "Courier New";">Tornano le </span></i><i><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">visite
e gli itinerari culturali e di spettacolo promossi dal Fondo Verri, con la
diciassettesima edizione di “</span></i><i><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: "Courier New";">Luoghi d’Allerta”, festival diffuso di voci, di
storie e di visioni. Luoghi d’Allerta intesse visite, piccole avventure, cammini
fatti di parole, di visioni, di silenzi e di stupore. Un'esperienza di
“itineranza” e di incontro tra artisti, pubblico e luoghi. Un atto di poesia
che in questi anni ha chiamato i luoghi e chi li abita ad essere attori di un
racconto in divenire, costruito camminando, attraversando borghi, tratti di
costa, vecchie masserie, castelli e centri storici. Visite ed itinerari che
hanno unito energie differenti e trasversali alla conoscenza, per celebrare il
Salento, la sua particolarità, la sua bellezza, la sua storia.<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: "Courier New";">La diciassettesima edizione visiterà il Centro
Storico di <b>Caprarica di Lecce</b>; il Castello di <b>Gallipoli</b>; il Borgo
Antico di <b>Ugento</b>; il Castello Medievale di <b>Acquarica del Capo</b>; il
centro storico di <b>Martano</b>; il villaggio rupestre di Macurano ad <b>Alessano</b>;
Villa Meridiana a <b>Santa Maria di Leuca</b>.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Il primo appuntamento</span></b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">
della diciassettesima edizione dei “Luoghi d’allerta. Visite e itinerari
culturali e di spettacolo” a cura del Fondo Verri, è <b>domenica 3 luglio</b> a
<b>Caprarica di Lecce</b>, luogo natio di Antonio Leonardo Verri. Dopo un anno intenso
e importante per la diffusione e la conoscenza della sua scrittura e del suo
operare - con la mostra a lui dedicata e l’avvio della ristampa di tutti i suoi
libri a cura di Kurumuny, in una collana curata da Simone Giorgino - un nuovo
progetto ispirato dai versi verriani giunge al debutto in occasione del
tradizionale appuntamento a Caprarica di Lecce con “Corti in tavola”. Domenica
3 luglio, a partire dalle 20.00, dopo la passeggiata tra le vie del borgo, in <b>Piazza
Castello</b>, andrà in scena il concerto-recital <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">“Fate solo quel che v’incanta”</b> con <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Daria Falco</b> tamburi e canti, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Vincenzo
Grasso </b>clarinetti, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Bruno Galeone</b>
fisarmonica, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Davide Chiarelli</b> percussioni,
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Emanuele Coluccia</b> pianoforte, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Simone Franco e Piero Rapanà</b> voci
recitanti.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-style: italic;">Il
concerto recital attraversa l’opera del poeta di Caprarica. Antonio Leonardo
Verri</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">,
si è sempre confrontato con il Tempo, chiaro nel raccontare, nel descrivere e
nel definire l’origine del suo sentire e del suo agire poetico e insieme capace
di presagire e prefigurare il Futuro. Le parole e la lingua il luogo del suo
continuo cercare, del suo con-fondere con il suono, il “senso”, ogni
significato, ogni possibilità narrativa. Se le faceva suonare in testa le parole
Verri prima di scriverle, ne saggiava la musicalità, se le ripeteva, le
accordava con il respiro, con il battere del cuore e con il vento. Aveva un
amore americano Verri: John Cage e molti amici musicisti con cui confrontarsi,
lo faceva stando in ascolto del silenzio.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Venerdì 8 luglio,</span></b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"> <b>Gallipoli,
Castello</b> <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Dopo la visita d’apertura della serata guidata
dall’esperto di Storia Patria <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Maurizio
Nocera</b> e le narrazioni storiche di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Piero
Rapanà</b>, la presentazione del libro di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Aurora
Quarta</b> <b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-bidi-font-style: italic;">“Una città da difendere. Il castello di Gallipoli fra architettura
militare e graffiti murali” </span></b>edito da <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Esperidi. </span><span style="color: #263238; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Il volume è il risultato di un lungo
lavoro di ricerca intrapreso nel 2015 con una tesi di Specializzazione in
Rilievo e Analisi Tecnica dei Monumenti Antichi dal titolo “Il castello di
Gallipoli: analisi storica e architettonica”. L'interesse sullo studio del
castello, sempre maggiore, ha comportato la scelta di proseguire il percorso
universitario con un progetto di ricerca per il Dottorato in Scienze del
Patrimonio Culturale (Unisalento), di cui si pubblicano in questa occasione una
parte dei risultati ottenuti. Si è scelto di esaminare uno degli edifici
militari più rappresentativi del territorio salentino per una ragione concreta,
ovvero la necessità di ottenere finalmente un quadro chiaro dell'evoluzione del
sistema difensivo della città. Ricostruendo il quadro generale ed aggiornato su
tale realtà gallipolina con uno studio storico-architettonico che in maniera
diacronica copre l'arco temporale compreso tra il medioevo e l'età
contemporanea, è possibile giungere anche a radicali riformulazioni
interpretative di cui si avvertiva la mancanza all'interno dell'intero panorama
della ricerca sulle fortificazioni salentine.</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"> A chiudere la serata il concerto <b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-bidi-font-style: italic;">“D’Accordo”</span></b>
con <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Bruno Galeone</b> fisarmonica, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Daria Falco</b> tamburi e voce, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Piero Rapanà </b>voce recitante. <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">D’Accordo</b>, un viaggio cantato e
musicato che spazia dal Messico arrivando a Cuba, toccando la Francia,
proseguendo per la Romania e la Serbia, rientrando nel Sud Italia, per
ripartire ancora e sempre in musica verso il meraviglioso viaggio della vita.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Venerdì 15 luglio,
Ugento, Centro Storico<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Guida la vista <b>Angelo Minenna</b>
accompagnato dalle note di <b>Roberto Gagliardi</b> e <b>Bruno Galeone</b>, dai
canti di <b>Daria Falco</b> e dai versi di <b>Gianni Minerva</b>. A seguire, nel
Borgo Antico il concerto-recital “<b>Qui se mai verrai… Il Salento dei poeti</b>”
con <b>Claudio Prima</b>, <b>Rachele Andrioli</b>, <b>Redi Hasa</b> e <b>Piero Rapanà</b>.</span><span style="font-size: 12.0pt;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Scrive Martina Gentile in una sua nota: “Qui, se mai
verrai… e io ci sono andata a incontrare la poesia di quegli uomini e quelle
donne che ho già ascoltato tante volte raccontare questa nostra terra, ma che
suscitano in me sempre stupore. E sollievo, finalmente. L’irresistibile
leggerezza di un verso che mi solleva, oltre tutto il disgusto, oltre tutta la
rabbia, oltre tutto il disprezzo. Volo, finalmente. Nelle parole e nella musica
che mi pervade e mi attraversa, che mi spacca il cuore e butta giù, a precipizio,
dagli occhi una sola lacrima. In me riecheggiano i versi di Vittorio Bodini,
Girolamo Comi, Ercole Ugo D’Andrea, Vittore Fiore, Vittorio Pagano, Antonio
Verri, Salvatore Toma, di Rina Durante e Claudia Ruggeri, d’altri poeti di
questo Sud, più a sud del Sud. E io, io che odio provincialismi e difese a
oltranza di campanili insignificanti, mi sciolgo in questi tocchi di colore, in
questi squarci che amo, in cui ritrovo la mia zolla di terra e il mondo che in
essa giace, la mia dimensione, il mio orizzonte che diventa sconfinato nel mare
che è confine sempre mobile, sempre più in là, sempre oltre”.</span><span style="font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Venerdi 22 luglio,
Acquarica del Capo, Castello Medioevale</span></b><span style="font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Presentazione del libro “Cartolina dal
Salento” di <b>Cristina Carlà</b> edito da Collettiva Edizioni. Scrive Gian
Luca Palma in una nota: “I paesi son più belli,/ quando li vai a trovar / senza
appuntamenti,/ una domenica mattina/ mentre si fan la barba/o sono ai
fornelli./ Una sera qualunque/ quando sono in pigiama/ e senza trucco”. A
seguire “<b>Coro a Coro</b>”, concerto polifonico guidato e orchestrato da <b>Rachele
Andrioli</b>. <span style="mso-bidi-font-style: italic;">“Coro a coro” è un
progetto di musica popolare che nasce e cresce in un laboratorio pensato per
sole donne di tutte le età che amano la musica e desiderano conoscerla più da vicino.
Dice Andrioli: “In un’epoca buia, caratterizzata da campagne di odio, dalla
costruzione del nemico e da rassegnazione e apatia, “Coro a coro” vuole essere
un piccolo argine dove la musica costruisce ponti, accoglie, include, lenisce. “Coro
a Coro” è un impasto al femminile di musica, cultura e svago”.</span></span><span style="font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Venerdì 29 luglio,
Martano, Centro Storico</span></b><span style="font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">L’appuntamento a Martano avrà come guida
d’eccezione lo storico e architetto Mario Cazzato anima della storica libreria
La Città del Sole di Lecce. A seguire in piazza Municipio il concerto-“<b>FabulaMed.
(dal sud dei sud)</b>” con un ricco repertorio di danze francesi, bourrèe,
mazurke, chappeloise, circoli, danze greche, albanesi, ebraiche, rom,
portoghesi e della tradizione del sud Italia. In scena i musicisti <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Bruno Galeone</b> fisarmonica, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Alberto Modugno</b> chitarre e tamburelli, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Carlo Massarelli</b> flauti, uilleann pipe,
armonica, glockenspiel e toys, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Davide
Chiarelli</b> batteria e percussioni, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Daria
Falco</b> voce e tamburelli e <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Giovanni
P. Rapanà</b> voce recitante.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-themecolor: text1;">Venerdì 5 agosto, Alessano, Macurano - Villaggio Rupestre</span></b><span style="font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-themecolor: text1;">In
apertura di serata nei misteriosi spazi del Villaggio Rupreste di Macurano la
presentazione del libro di poesia dell’attore <b>Andrea Cramarossa</b>, “Usme
del paradiso”, Spagine-Fondo Verri edizioni. Scrive l’autore in una nota: “</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Ho sognato, in
questo tempo speciale, di essere o di tornare ad essere un animale selvatico,
uno di quelli dal pelo ispido, villoso e farfugliato sulla schiena, goffo, di
quelli che vivono nell’umidità del sottobosco e che, spesso, si nascondono
durante il giorno per andare a caccia di notte. Un animale dal pelo fulvo;
oppure grigio a strisce nere; un animale con aculei sulla sua schiena e dal
muso allungato e baffuto. Un animale grasso dalle zampe corte e dalle unghie
lunghe. Un animale dagli occhi piccoli che non rinuncerebbe mai ad annusare
quelle tracce olfattive che conducono al paradiso. Ho sognato di potermi
nutrire di piante leggere e saporite, di squisite coccinelle e teste di
granchio. Ho sognato di poter parlare col fiume e con la luna e di sentirmi
libero dentro questa natura, imparando, così, a non averne più paura”. A
seguire il concerto di “<span style="color: black; mso-themecolor: text1;">Valmelodi”
con <b>Meli Hajderaj</b> voce, <b>Gianluca Milanese</b> flauto, <b>Antonio
Traldi</b> pianoforte.</span></span><span style="font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Venerdì 12 agosto,
Santa Maria di Leuca, Villa Meridiana</span></b><span style="font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;">In apertura di
serata la presentazione di “Leucàsia” opera</span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"> </span></b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">di<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"> Carlo Stasi. </b>Un viaggio nel Salento
alla scoperta di miti e luoghi leggenda. Sette racconti fantastici diventati
già storia e legati indissolubilmente sia alla tradizione orale che alla
ricerca letteraria. Leucàsia è la sirena che provocò la morte di Melisso e
Aristula, da cui sono nati gli scogli di Punta Meliso e Ristola a Santa Maria
di Leuca. Nella nuova edizione un eccezionale inedito: la leggenda delle Due
Sorelle di Torre dell’Orso riletta e reinventata dall’autore. Nel libro anche
un racconto storico ispirato ai Messapi, che vede come protagonista il
fondatore della letteratura latina, Quinto Ennio, ospite nell’antica Cavallino.
Nella serata le letture a voce alta di Piero Rapanà e i canti della chitarrista
Chiara Papa in uno spettacolo che è una miscellanea di storie, personaggi,
culture. Melodie e armonie appartenenti al repertorio della world music,
rivisitate e reinterpretate attraverso voce e chitarra.</span><span style="font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Per info. </span><a href="mailto:fondoverri@tiscali.it"><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">fondoverri@tiscali.it</span></a><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">luoghidallerta.blogspot.com<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Mobile: 327 3246985<o:p></o:p></span></p><br /><p></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-86122722066937127712022-04-26T16:46:00.003+02:002022-04-26T16:46:15.402+02:00I fatti veri di Dario Muci al Fondo Verri<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMmKpeAXFIdymPtn5F7DgIlFvnImX8uILlANHxxZqQKom2VGYGiqedroNnoAqDr4WYP912PMmFPtfWKmLtwQ8S5krluna7O4YUVt_MQq8kFDKksZw0mGkRhhhTtIGjmymRK1jyo3t0PmCjw7CKXS8VX3Ghimi-jwku5GX6s_rGgpReSTDwzQCD0Hzc/s1240/Dario%20Muci%20al%20FV.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1240" data-original-width="874" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMmKpeAXFIdymPtn5F7DgIlFvnImX8uILlANHxxZqQKom2VGYGiqedroNnoAqDr4WYP912PMmFPtfWKmLtwQ8S5krluna7O4YUVt_MQq8kFDKksZw0mGkRhhhTtIGjmymRK1jyo3t0PmCjw7CKXS8VX3Ghimi-jwku5GX6s_rGgpReSTDwzQCD0Hzc/s320/Dario%20Muci%20al%20FV.jpeg" width="226" /></a></div><br /> <p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="background: white; color: maroon; font-family: "Calibri Light",sans-serif; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-hansi-theme-font: major-latin;">DARIO MUCI<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="background: white; color: black; font-family: "Calibri Light",sans-serif; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-color-alt: windowtext; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Fattu veru </span></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="background: white; font-family: "Calibri Light",sans-serif; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-hansi-theme-font: major-latin;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Calibri Light",sans-serif; font-size: 9.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-color-alt: windowtext; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Storie di rivolte salentine</span></i><i><span style="background: white; color: maroon; font-family: "Calibri Light",sans-serif; font-size: 9.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-hansi-theme-font: major-latin;"><o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="background: white; font-family: "Calibri Light",sans-serif; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-hansi-theme-font: major-latin;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 19.0pt; margin-bottom: 12.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="color: black; font-family: "Calibri Light",sans-serif; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Una
presa di posizione forte e senza compromessi che unisce ricerca sul campo ed
impegno sociale, dando vita ad un repertorio tradizionale ed originale, che
apre uno “spaccato” sulla condizione dei contadini e operai, vittime oggi come
ieri di grandi disparità sociali. Un repertorio rabbioso, a tratti ironico e
dolce, che narra gli scenari sociali e politici in cui versa il nostro paese,
in particolare il Sud, intrecciato a momenti storici significativi che hanno
caratterizzato la vita di milioni di Italiani.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 19.0pt; margin-bottom: 12.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: black; font-family: "Calibri Light",sans-serif; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-hansi-theme-font: major-latin;">La Resistenza, L’eccidio di Parabita, la tragedia di
San Donaci e Le occupazioni delle terre, l’Emigrazione, Il caporalato neritino,
il Sud di ieri che somiglia al sud di oggi, immobile, inesorabilmente sempre
uguale<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Calibri Light",sans-serif; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-hansi-theme-font: major-latin;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Calibri Light",sans-serif; font-size: 14.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Dario Muci<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="background: white; color: #333333; font-family: "Calibri Light",sans-serif; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Cantante e musicista popolare salentino ma anche Produttore,
Editore, Autore. Affianca alla sua attività concertistica anche un’appassionata
e profonda ricerca sulle tradizioni orali. Discepolo del barbiere-musicista
Luigi Stifani di Nardò “medico delle tarantate”, ha esordito nel mondo della
musica popolare nel ‘97 col gruppo Dakkamè. Nel 2000 inizia la sua
collaborazione con Officina Zoè e successivamente con Salentorkestra. Con la
sua ricerca sulla tradizione, porta alla luce il repertorio polifonico delle
“sorelle Gaballo” e un documentario su “Antonio Calsolaro” e la musica delle
sale da barba (barberìa) nel Capo di Leuca. Ha preso parte alla realizzazione
di diverse colonne sonore sia per film che per documentario. Al suo primo disco
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">“Mandatari”</b> (Anima Mundi 2007)
seguono <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">“Centueuna”</b> – Salentorkestra
(Anima Mundi 2008), <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">“Canti polivocali
del Salento Nardò/Arneo” – Sorelle Gaballo</b> (Kurumuny 2009), <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">“Sulu”</b> (Anima Mundi/ Kurumuny 2011).
Nel 2013, con Lupo Editore ha pubblicato <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">“Rutulì
– Barberia e canti del Salento”</b>. Nell’aprile del 2016 pubblica per
AnimaMundi <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Barberia e canti del Salento</b>
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">vol.2</b> dedicato alla musica delle
sale da barba con un documentario allegato sul maestro Antonio Calsolaro,
ultimo depositario nel Salento dell’antico repertorio di ballabili della
Barberia. </span><span style="color: black; font-family: "Calibri Light",sans-serif; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Ha fatto parte di progetti jazz, world ed elettronica
collaborando con Paolo Fresu, Ernst Reijsenger, Raffaele Casarano, Marco
Bardoscia, Justin Adams, Julde Camara, Tenores de Orosei, Mirko Signorile.</span><span style="background: white; color: #333333; font-family: "Calibri Light",sans-serif; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-hansi-theme-font: major-latin;"> Nel 2018 fonda
con Enza Pagliara “Nauna Cantieri Musicali” e pubblica <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">“Marea</b>” e “<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">I canti narrativi
a Nardò”</b>, secondo volume dedicato alla polifonia delle Sorellle Gaballo.
Nel 2020 insieme ad Enza Pagliara, Emanuele Licci, Roberto Licci e Rina Santoro
pubblica “<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Suddissimo”</b>, l’omaggio a
Matteo Salvatore e Adriana Doriani e nel 2021 produce l’album A te sarò per
sempre di Miro Durante<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="background: white; color: #333333; font-family: "Calibri Light",sans-serif; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-hansi-theme-font: major-latin;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="background: white; color: #333333; font-family: "Calibri Light",sans-serif; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-theme-font: major-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-hansi-theme-font: major-latin;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Calibri Light",sans-serif;">Contatti:
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Calibri Light",sans-serif;">naunacm@gmail.com<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Calibri Light",sans-serif;">0832
1696649 <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Calibri Light",sans-serif;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Calibri Light",sans-serif;">Sito: <b>www.nauna.it</b><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="FR" style="font-family: "Calibri Light",sans-serif; mso-ansi-language: FR;">Social:
https://www.facebook.com/profile.php?id=100014346945820<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="FR" style="font-family: "Calibri Light",sans-serif; mso-ansi-language: FR;">https://www.facebook.com/Naunacantierimusicali<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span lang="FR" style="font-family: "Calibri Light",sans-serif; mso-ansi-language: FR;">https://www.instagram.com/naunacantieri/<o:p></o:p></span></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-82933758734378303952022-04-25T08:13:00.002+02:002022-04-25T08:13:29.774+02:00Il Balletto del Sud di Fredy Franzutti per e con Vittorio Bodini<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMSqdWERGUj8ouGPxsomcHqPTRpgqjnxLQ02mRqZVtunN_1_pD4dMcuxwTb_p9bj-8Dg3ZtdF6AieeTNquydSCH306zw8XMuLTgzXweziHfyq66HpGjLMDjp6duG9z5LMLQhJGxhHkM9wKkGwor86YYGpfci0kPwoMJIMRQkKSok9UbTXLxud6AM_E/s1712/Salento%20poesia%20per%20il%20Balletto%20del%20Sud.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="383" data-original-width="1712" height="72" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMSqdWERGUj8ouGPxsomcHqPTRpgqjnxLQ02mRqZVtunN_1_pD4dMcuxwTb_p9bj-8Dg3ZtdF6AieeTNquydSCH306zw8XMuLTgzXweziHfyq66HpGjLMDjp6duG9z5LMLQhJGxhHkM9wKkGwor86YYGpfci0kPwoMJIMRQkKSok9UbTXLxud6AM_E/s320/Salento%20poesia%20per%20il%20Balletto%20del%20Sud.jpeg" width="320" /></a></div><br /><p></p><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2irGOI8SRKnTRlz_5b00o4KHqjM3P9EnWK6lCWoj8lf37UOZcOYjtrV5gifF49H_vi1eXB1Ks__CFJ5WgEI1ESGzA-FZJ4FrIocfoO0VCuL8FFFQH9bSOAG4pYtT341l9esmCCxG57ASmjYC6w1NCfffUzARAlDfhglpYRNVB0e0hgfSsGD_oq9RK/s1198/la_luna_dei_borboni_front_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1198" data-original-width="750" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2irGOI8SRKnTRlz_5b00o4KHqjM3P9EnWK6lCWoj8lf37UOZcOYjtrV5gifF49H_vi1eXB1Ks__CFJ5WgEI1ESGzA-FZJ4FrIocfoO0VCuL8FFFQH9bSOAG4pYtT341l9esmCCxG57ASmjYC6w1NCfffUzARAlDfhglpYRNVB0e0hgfSsGD_oq9RK/s320/la_luna_dei_borboni_front_1.jpg" width="200" /></a></div><br /><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 16pt;">Le parole ingombrano. Appaiono “sapute” a volte, invadenti,
inopportune. Meglio far pausa dall’eccedenza, dare spazio agli occhi, all’ascolto;
cosa meglio della danza allora? Meglio ancora, se la danza, celebra la poesia
che alle parole dona libertà. I versi di Vittorio Bodini fanno tutt’uno con la
terra, con la malìa salentina, col desiderio del “ritorno”, del rimorso, dello
stupore e dello sbigottimento. “La Luna dei Borboni” è un canto dove c’è il
sole, il tentativo dell’ombra e gli odori, gli odori, gli odori di uno sperato
abbandono. Qui, la ferita della Storia brucia ancora, non c’è scampo e il
silenzio non consola, con i grilli e le cicale a rimestare nell’animo. Solo la
danza placa, allevia, sana, ma il più delle volte è illusione. Questo ho visto nelle
coreografie di Fredy Franzutti.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">La notte apre la scena, il respiro di un aria popolare trattenuta
nel mantice della fisarmonica disegna la scena di un “Quarto Stato”, un <i>coro-popolo</i>
viene avanti, compatto, in un <i>ordine-disordine</i> che libera e ricompone
corpi, mani alla testa di galli e di galline, braccia volte al cielo nella
speranza d’affidarsi a Dio. Come fare “in tutta questa pianura” dove “l’odore
degli agrumi e il vento/ escludono ogni memoria?”. Andare! Cercare un altrove! Tentare
il viaggio! Un migrare raccontano i danzatori del Balletto del Sud - un <i>andarsene
nel rimanere</i> - consapevoli dell’“incantesimo” che detta le ore, segna il
tempo e lo fa eterno.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Irresistibile la bellezza quando si svela nel tentativo dell’amore:
il passo a due con la rosa è esemplare. Un corteggiamento tutto scritto nella
corsa, nella meraviglia del salto - sfuggire per meglio accogliersi - non è
questo il dettato della passione? Del cercarsi? <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">L’ho visto Bodini nel suo sconfinato cercare, a Sud ogni Sud;
sul palco dell’Apollo, solo, con il suo “qui non vorrei vivere dove vivere/ mi
tocca, mio paese/ così sgradito da doverti amare”, nel suo continuo accorgersi
da poeta della poesia sottesa alla vita, nell’accadere quotidiano dove cose, persone,
animali fanno tutt’uno. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;">Il corpo, nella danza, porta con sé e in sé tutti i corpi
presenti all’atto. Così pare quando gli applausi sorgono spontanei dalla
platea, trascinati, dal battere dei versi sulle tavole del palcoscenico,
dettati dal divenire della luce, e t’accorgi che la fisarmonica parla, dialoga
con la tromba, con la tuba tessendo le melodie di una sospensione dove il
Barocco s’annulla e ogni finzione torna alla sua origine di tufo, di corpo nel
respiro e nell’affanno. Una comunità riconosce, il suo passato (e forse, anche,
il suo sperato presente): corpo sociale, politico materia della terra, del
cielo, del desiderio e del sogno.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 16pt;">***</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 16pt;">Per il Balletto del Sud, in “La luna dei Borboni”,
coreografie di Fredy Franzutti. Musiche originali di Rocco Nigro (fisarmonica) e
Giuseppe Spedicato (basso tuba e basso elettrico) eseguite dagli autori in
scena con Giorgio Distante (Tromba). Disegno luci di Piero Calò. Visto, Domenica 24 aprile '22, al Teatro Apollo di Lecce.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p><br /><p></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-34366024260682309772022-04-20T11:42:00.003+02:002022-04-20T11:42:59.535+02:00Il posto di dio di Loredana De Vitis al Fondo Verri<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpnRyqmst-XR429BiPBe-1ST55EiaFEorxTFVIH-eIjtYxSQvdmTsZHRn1rU49HWc2Z2hnmsqQ5_QCNoC6gCubewU1OqcJrbmwbC6Q4untnfRuD448NqgRxx9qqGpx7BV3Ltligh4wQzUTTJSZTMnFc75zyHV0Nw7uC-AIlE4t2KqxR2aSqbTma18o/s1240/Loredana%20De%20Vitis%20al%20Fondo%20Verri%20(1).jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1240" data-original-width="874" height="374" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpnRyqmst-XR429BiPBe-1ST55EiaFEorxTFVIH-eIjtYxSQvdmTsZHRn1rU49HWc2Z2hnmsqQ5_QCNoC6gCubewU1OqcJrbmwbC6Q4untnfRuD448NqgRxx9qqGpx7BV3Ltligh4wQzUTTJSZTMnFc75zyHV0Nw7uC-AIlE4t2KqxR2aSqbTma18o/w264-h374/Loredana%20De%20Vitis%20al%20Fondo%20Verri%20(1).jpeg" width="264" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="background-color: white; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; text-align: justify;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="background-color: white; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; text-align: justify;">Giovedì 21 aprile 2022, alle 19.00 al Fondo Verri, l'incontro con Loredana De Vitis.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="background-color: white; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; text-align: justify;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="background-color: white; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; text-align: justify;">Lecce, fine anni Ottanta. Per Marta è tempo di cresima e di dubbi esistenziali. Mentre ne parla con la sua amica Lucia durante le prove del coro nella parrocchia di San Paolo, una vecchia statua di Gesù crocifisso perde un piede. È un segno? Marta se lo chiede osservando la giostra di eventi che, da quel momento, comincia il suo giro. Ci salgono le persone che le sono più vicine: la zia Roberta, con cui è cresciuta fin da piccolissima, orfana dei suoi; la vicina di casa Olga, che vorrebbe come madrina, e il marito Giuseppe; il suo ragazzo Riccardo, principale causa di quei dubbi; assieme a una piccola folla di altri personaggi che s’affacciano man mano nella storia. Tra bugie, sotterfugi, confessioni ed epifanie, Marta troverà la strada prima di tutto per non tradire se stessa.</span><br style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; text-align: justify;">Il romanzo</span><br style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; text-align: justify;">La storia narrata ne “il posto di dio” è ambientata in una città ispirata a un sud e a una Lecce insoliti, fuori da ogni stereotipo, né turistici né noir, ma popolati da persone normali. Ci vuole un gran coraggio per descrivere la normalità, e l’autrice lo fa con la sua penna pungente e ironica e con la sua voce sempre riconoscibile. “Il posto di dio” coincide con il viaggio esistenziale di Marta, la protagonista, una giovane donna e un avamposto per scoprire con occhi nuovi ambientazioni, dettagli, dinamiche sociali. Attraverso Marta, l’autrice racconta donne che parlano il linguaggio diretto della normalità, nominandola senza finzione: pene, verginità, aborto. E uomini alle prese con le proprie debolezze e pulsioni, nominate senza vergogna: l’inutilità del celibato sacerdotale, il sapore del sesso di una donna. Su tutto e tutti vibra luminosa l’autentica registrazione di ciò che accade ogni giorno sotto i nostri occhi.</span><br style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; text-align: justify;">Copertina e illustrazioni interne di Fabiola Berton.</span></div><p></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-31761099064733864662022-04-12T10:55:00.006+02:002022-04-12T10:55:45.007+02:00Il romanzo di Andrea Baccassino al Fondo Verri<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibC29a2JlDZemMemGv1TZB80nZ5J98a0-8O39VoRRc59WGuYKLs07p6t6Dw86U_v0TqjnXnluxMoaqIi4NuJEXjM7L8jBgI3Imxkubhv1KszFmTzYnl5dOAYFdjJhlaIp_4766DgRCnuxLSu59sVxOZGHLRVJJ1GLGoNEPAmApP7VPvV7CcMFx9Won/s1240/Andrea%20Baccassino%20al%20FV.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1240" data-original-width="874" height="370" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibC29a2JlDZemMemGv1TZB80nZ5J98a0-8O39VoRRc59WGuYKLs07p6t6Dw86U_v0TqjnXnluxMoaqIi4NuJEXjM7L8jBgI3Imxkubhv1KszFmTzYnl5dOAYFdjJhlaIp_4766DgRCnuxLSu59sVxOZGHLRVJJ1GLGoNEPAmApP7VPvV7CcMFx9Won/w261-h370/Andrea%20Baccassino%20al%20FV.jpeg" width="261" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-theme-font: minor-bidi;">Fondo Verri - Presidio
del libro di Lecce – Stagione 2022<br />
VENTI SEDIE – Laboratori, incontri, presentazioni, dialoghi<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Giovedì 14 aprile ’22, alle ore 19.00, al Fondo Verri,
la presentazione del romanzo di esordio di Andrea Baccassino, “La caduta dell’Impero
Romano” Abac edizioni. Dialoga con l’autore la giornalista Marina Greco
(L’edicola del Sud).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 7.5pt; text-align: justify;"><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">Una storia d’amicizia
e d’amore. D’amore e d’amicizia. Di formazione e di ciò che alla fine resta.
Siamo a Torino (ma non solo), sono gli anni 2000, ma il futuro sembra il
passato, un passato che in realtà non è reale, ma fatto di narrazioni
fantastiche altomedievali o anticoromane. I protagonisti di questa storia hanno
diversi nomi ma ce n’è uno che non ne ha. Perché ognuno di loro è tutti e
nessuno. E nelle loro vene scorrono i topos della letteratura, da Cyrano e
Rossana all’epopea di Gilgamesh, fino a “Le affinità elettive”. In un
linguaggio parolibero che non teme incomprensioni, Andrea Baccassino scrive un
romanzo pieno di musica. Perché sembra quasi di sentire, all’apice delle lotte,
quel <i>Cuncta stricte discussurus</i>, in un libro che va ascoltato a tutto
volume. Con una colonna sonora in cui si avvicendano i Subsonica, Peter
Gabriel, Phil Collins, i Pooh ma anche un Baccassino <i>d’antan</i>. Che, come
un cartone in cgi, è pure lui un prodotto multimediale.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 7.5pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">Andrea Baccassino</span></b><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">, classe 1973, salentino, dopo oltre 25 anni
di carriera come cabarettista e musicista, Andrea Baccassino torna al suo primo
amore, la scrittura, e tira fuori dal cassetto il suo primo romanzo. In passato
ha scritto per il teatro e il cinema e ha pubblicato racconti su giornali e
riviste locali e su antologie collettive per Il Poligrafo (Padova), Edizioni
dell’Iride (Tricase), Besa (Nardò) e altri. Nel 2002 ha curato la traduzione in
dialetto salentino di “Le avventure di Pinocchio” di Collodi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: Calibri;">#fondoverri<br />
#ventisedie<br />
#presididellibro<o:p></o:p></span></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-59297819659591184562022-03-22T16:32:00.005+01:002022-03-22T16:32:52.658+01:00Una serata dedicata a Niny Rucco e alla sua poesia<p> </p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 103%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 103%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnXbK_JRcc9w2iesW8JHl_hsBWBFmpFxdfgu3R2YmmyrAGcqH3nNrLFjH3OI_DjDHgN181A54Nxcn371kVunUUnxanuOMXOAdtEdL3sjGmT_LppZV524kywedzuQJmkhqo2jtIwhMlytqyKEGrht2mp8OOMJje2o0EjkUA_7HmpENJi4CiPw-WD7sl/s1240/Nini%20Rucco%20al%20Fondo%20Verri%20Verticale%20(3).jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1240" data-original-width="874" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnXbK_JRcc9w2iesW8JHl_hsBWBFmpFxdfgu3R2YmmyrAGcqH3nNrLFjH3OI_DjDHgN181A54Nxcn371kVunUUnxanuOMXOAdtEdL3sjGmT_LppZV524kywedzuQJmkhqo2jtIwhMlytqyKEGrht2mp8OOMJje2o0EjkUA_7HmpENJi4CiPw-WD7sl/s320/Nini%20Rucco%20al%20Fondo%20Verri%20Verticale%20(3).jpeg" width="226" /></a></div><br />Fondo Verri - Presidio del libro di Lecce – Stagione
2022<br />
VENTI SEDIE – Laboratori, incontri, presentazioni, dialoghi<o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 103%;">giovedì 24 marzo 2022, alle h. 19,30<br />
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“Comu se dice amore?”<br />
un incontro in memoria di Niny Rucco<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 103%;">“Comu se dice amore?” è
il titolo dell’incontro che si terrà Il 24 marzo, alle h. 19,30 presso il Fondo
Verri, Presidio del libro di Lecce, in memoria di Niny Rucco, all’anagrafe
Giovanni Rucco, nel secondo trigesimo dalla sua scomparsa. Una serata per
ricordare la figura di un uomo e di un poeta che ha attraversato per 98 anni le
“strade dell’anima” della sua città, Lecce, tanto amata e che lo ha tanto
riamato. Docente, poeta, commediografo con la passione per la pittura e la
musica, ma con una formazione giuridica e filosofica, ha pubblicato opere in
dialetto leccese e in lingua, ha scritto e rappresentato commedie nei teatri
della sua città, ha composto canzoni, ha organizzato e presieduto Associazioni
culturali dalla lunga e florida storia, ha fatto della sua parola e della sua
vita una traccia indelebile per i giovani di tutte le età che hanno frequentato
le sue lezioni. Ha ricevuto la cittadinanza onoraria della sua seconda
“patria”, Zollino, che lo ha visto insegnante elementare prima della docenza di
Materie Giuridiche al Costa. Nella serata, all’insegna dei ricordi, gli
interventi della dott.ssa Gina Pennetta, che con profonda partecipazione ha
organizzato l’incontro, del prof. Carlo Alberto Augieri, le letture in lingua e
in vernacolo a cura di Mauro Marino, Piero Rapanà e Gina Pennetta, gli
interventi musicali a cura dei Maestri Alessandra Rucco al pianoforte, e
Gianluca Milanese al flauto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 103%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; mso-hyphenate: auto;"><span style="color: black; mso-color-alt: windowtext;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/presididellibro?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUxoJZGZzBWRcqWwsL2XqRvEQlHNHle9h69Z8ispYoVd4Rpyl6Idwc7u1Ama8dQI25OQk63IC8gdN4fHiaXoad1DHcnd3R8jV6_MKGElP1VZoP-QWnOQ9kjovjlDvS9dkuUHhWFX3pr17IbkNyJo66mehVul4GAP0Ye0ceJykevOHfpooZdM7UjqWTt9i8kIPo&__tn__=*NK-R"><span style="font-family: "inherit",serif; font-size: 11.5pt; line-height: 103%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Historic";">#presididellibro</span></a></span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white;"><span style="color: black; mso-color-alt: windowtext;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/fondoverri?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUxoJZGZzBWRcqWwsL2XqRvEQlHNHle9h69Z8ispYoVd4Rpyl6Idwc7u1Ama8dQI25OQk63IC8gdN4fHiaXoad1DHcnd3R8jV6_MKGElP1VZoP-QWnOQ9kjovjlDvS9dkuUHhWFX3pr17IbkNyJo66mehVul4GAP0Ye0ceJykevOHfpooZdM7UjqWTt9i8kIPo&__tn__=*NK-R"><span style="font-family: "inherit",serif; font-size: 11.5pt; line-height: 103%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Historic";">#fondoverri</span></a></span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white;"><span style="color: black; mso-color-alt: windowtext;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/20sedie?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUxoJZGZzBWRcqWwsL2XqRvEQlHNHle9h69Z8ispYoVd4Rpyl6Idwc7u1Ama8dQI25OQk63IC8gdN4fHiaXoad1DHcnd3R8jV6_MKGElP1VZoP-QWnOQ9kjovjlDvS9dkuUHhWFX3pr17IbkNyJo66mehVul4GAP0Ye0ceJykevOHfpooZdM7UjqWTt9i8kIPo&__tn__=*NK-R"><span style="font-family: "inherit",serif; font-size: 11.5pt; line-height: 103%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Historic";">#20sedie</span></a></span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 103%;"><o:p> </o:p></span></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-60954899050921747952022-03-12T07:53:00.001+01:002022-03-12T07:53:55.361+01:00Valentina Diana per 20 sedie al Fondo Verri<p> </p><p><b><span style="color: black; font-family: "Verdana",sans-serif;"><o:p> </o:p></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhwE1udkDx_2ZUes1I002GvxZUB_Juzlitj2SwYsJW5wSPKjNQMI5rveGRhJrudeKfSrb6M1LhVZ8aZZMAsIFIU8nsxCo43NrkgTz7vc-b-qgSjeS4wfbponA57w-K6hemHLTNKfOADlSpj0VtUUv24KOGqEoTClaURKfcuspgA33E3GqFztRZl9YVQ=s1240" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="874" data-original-width="1240" height="244" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhwE1udkDx_2ZUes1I002GvxZUB_Juzlitj2SwYsJW5wSPKjNQMI5rveGRhJrudeKfSrb6M1LhVZ8aZZMAsIFIU8nsxCo43NrkgTz7vc-b-qgSjeS4wfbponA57w-K6hemHLTNKfOADlSpj0VtUUv24KOGqEoTClaURKfcuspgA33E3GqFztRZl9YVQ=w320-h244" width="320" /></a></b></div><b><br /></b><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Fondo Verri - Presidio del libro di Lecce – Stagione
2022<br />
VENTI SEDIE – Laboratori, incontri, presentazioni, dialoghi</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Giovedì 18 marzo
’22, ore 19.00, al Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso, 8, a Lecce la
presentazione del libro “UNO” di Valentina Diana, edito da Giulio Perrone
(2022).<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 40.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 4.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%;">Scrive Gianni Montieri in una nota di lettura
del libro di Valentina Diana: “Uno chi è? Uno è la persona (oppure la cosa) che
si attende, che Valentina Diana rende il fulcro (ma anche il bersaglio)
dell’aspettativa. Uno è qualcuno che si è amato e che forse è andato via. Uno è
chi si vorrebbe tornasse. Uno è chi non è mai stato, mai esistito. Uno è un
sogno, un desiderio, un’utopia.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 40.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 4.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%;">«Uno è così stupido perché si perde. Uno è
dentro il suo smarrirsi nel mio amore. Non può sapere dov’è».</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 40.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 4.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 40.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 4.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%;">Cos’è l’attesa? In che modo aspettiamo? Quanto
tempo dedichiamo all’aspettare e all’aspettativa? L’attesa - stare fermi o in
movimento, in meditazione o in tensione, tristi o allegri, sereni o
preoccupati, timorosi o spavaldi – è un aspetto con il quale ci misuriamo ogni
giorno; e ci pesiamo tesi verso il futuro, ma anche guardando nello specchietto
retrovisore, l’aspettare ha a che fare pure col passato.</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 40.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 4.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 40.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 4.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%;">La tensione verso un’aspettativa è la sintesi
di come sostiamo nel mondo, nel tempo. Il nostro modo di attendere, e perciò di
sperare, di desiderare, ci disegna, ci spiega, ci dice chi siamo. All’interno
di questo ritratto nostro, che la biografia farà, esplodono fotografie,
profili, chiaroscuri, riflessi, coni d’ombra, pezzi di noi seduti a un tavolo,
davanti a una finestra, sulla soglia di casa, chiusi in una stanza, un nostro
piede fuori fuoco che corre, una gamba accavallata sull’altra, mani ferme che
si tengono, mani che si agitano, mani che fanno disegni nell’aria. L’attesa ci
certifica esatti una volta che stabiliamo la cosa o il chi. Nel libro di
Valentina Diana (Giulio Perrone, 2022), l’attendere è per “</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Uno”<span style="mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 40.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 4.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%;"> che è anche il titolo di questo coro di
piccole prose, molto belle”.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span class="s1" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #767676; font-family: "PT Sans"; font-size: 14px;">Nata a Torino nel 1968, Valentina Diana si diploma nel 1997 come attrice alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi e lavora per molti anni come attrice con importanti registi come Marco Baliani, Isabelle Pousseur Elio De Capitani, Renato Gabrielli, Giorgio Barberio Corsetti, Francois Kahn, Alfonso Santagata, Gabriele Vacis, Denise Marleau, Thierry Salmon. Dal 2001 si dedica<span class="Apple-converted-space" style="box-sizing: border-box;"> </span>alla drammaturgia.<br style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 0px;" /></span><span class="s1" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #767676; font-family: "PT Sans"; font-size: 14px;">Nel febbraio 2008 ha fondato, insieme a Lorenzo Fontana, la Compagnia 15 febbraio, che ha dato luogo a diverse produzioni, alcune delle quali in collaborazione con la regista berlinese Claudia Hamm e altri con teatri francesi. Dal 2012 ha cominciato ad occuparsi sempre più di scrittura teatrale e di scrittura in prosa.<br style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 0px;" /></span><span class="s1" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #767676; font-family: "PT Sans"; font-size: 14px;">Collabora pressoché stabilmente con la Compagnia Principio Attivo Teatro, di Lecce, in qualità di autrice e dramaturg. Tra i suoi testi troviamo <i style="box-sizing: border-box; transition: all 0.5s ease 0s;">Fratelli</i> (diretto da Lorenzo Fontana, con Andrea Collavino e Beatrice Schiros, prodotto da Sistema Teatro Torino), <i style="box-sizing: border-box; transition: all 0.5s ease 0s;">Ricordati di ricordare cosa?</i> (Premio nazionale di drammaturgia Il centro del discorso 2009), <i style="box-sizing: border-box; transition: all 0.5s ease 0s;">La bicicletta rossa</i> (Premio Eolo Awards 2013 per la drammaturgia), <i style="box-sizing: border-box; transition: all 0.5s ease 0s;">Senza Voce – Storia di Ciccilla briganta</i> (regia Silvia Lodi, prod. Principio Attivo Teatro, Lecce), <i style="box-sizing: border-box; transition: all 0.5s ease 0s;">La palestra della felicità</i>, (testo pubblicato da Cue Press, con la regia di Elena Russo Arman, con Elena Russo Arman e Cristian Giammarini, una produzione Teatro dell’Elfo). <i style="box-sizing: border-box; transition: all 0.5s ease 0s;">Opera Nazionale Combattenti presenta i Giganti della montagna a III</i> (regia Giuseppe Semerararo, Compagnia Principio Attivo, Lecce), <i style="box-sizing: border-box; transition: all 0.5s ease 0s;">L’eternità dolcissima di Renato Cane</i> (debutto 2016 teatro Brancaccino Roma, prossimamente in stagione 2017-18 Teatro dell’Elfo Milano, regia Vinicio Marchioni, con Marco Vergani, prod.Khora Teatro) e <i style="box-sizing: border-box; transition: all 0.5s ease 0s;">Dimmi, su cosa giuri?</i> (regia L.Fontana, O.Manescalchi, prod.Teatro Baretti Torino).<br style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 0px;" /></span><span class="s1" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #767676; font-family: "PT Sans"; font-size: 14px; margin-bottom: 0px;">Ha anche scritto i romanzi <em style="box-sizing: border-box;">Smamma</em> (Einaudi 2014) e <em style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 0px;">Mariti o Le imperfezioni di Gi</em> (Einaudi 2015).</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Ingresso con Green
Pass, posti limitati.<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/presididellibro?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUfESZqD0qAgQrKQ-7YbvwK34615WWdH1oRdv-Cpi8LFrAS4r92xGp8oENCs7y8t1AO1I5RAZ-x0MGz28pGWLUhXQGHMenPr4UhjC40kv3yjD42EUswVdKxVhSHrKgk4J-BQGnIh82LM8kufCj7oALBNjWQRhMHbaA2QRjC2cz3iIZQNd0tbQiBcRizduZaRaM&__tn__=*NK-R"><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11.5pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">#presididellibro</span></a><span style="color: #050505; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"> </span><a href="https://www.facebook.com/hashtag/fondoverri?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUfESZqD0qAgQrKQ-7YbvwK34615WWdH1oRdv-Cpi8LFrAS4r92xGp8oENCs7y8t1AO1I5RAZ-x0MGz28pGWLUhXQGHMenPr4UhjC40kv3yjD42EUswVdKxVhSHrKgk4J-BQGnIh82LM8kufCj7oALBNjWQRhMHbaA2QRjC2cz3iIZQNd0tbQiBcRizduZaRaM&__tn__=*NK-R"><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11.5pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">#fondoverri</span></a><span style="color: #050505; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"> </span><a href="https://www.facebook.com/hashtag/20sedie?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUfESZqD0qAgQrKQ-7YbvwK34615WWdH1oRdv-Cpi8LFrAS4r92xGp8oENCs7y8t1AO1I5RAZ-x0MGz28pGWLUhXQGHMenPr4UhjC40kv3yjD42EUswVdKxVhSHrKgk4J-BQGnIh82LM8kufCj7oALBNjWQRhMHbaA2QRjC2cz3iIZQNd0tbQiBcRizduZaRaM&__tn__=*NK-R"><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11.5pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">#20sedie</span></a><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-72597959708824353302022-03-09T06:23:00.001+01:002022-03-09T06:23:03.541+01:00"Incontro al vento" di Giuseppe Fioschi al Fondo Verri<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhldcAJM6Ly5gxQdS850OxHZr39w1MNJv2vizstA1rT1HStP2fkbaD8yoYrSWDwmB2ARS8sz149RKDboemSuxPS4FM8IB6wHNnwN2qoBFH3GoqGf4eUAf_9zBBnNSu_UMYJWwg_X3hL3oPamZfCrfw_oekK146fOpqWserMy0VNUTI9EzvhvF7TbSLe=s1240" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="874" data-original-width="1240" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhldcAJM6Ly5gxQdS850OxHZr39w1MNJv2vizstA1rT1HStP2fkbaD8yoYrSWDwmB2ARS8sz149RKDboemSuxPS4FM8IB6wHNnwN2qoBFH3GoqGf4eUAf_9zBBnNSu_UMYJWwg_X3hL3oPamZfCrfw_oekK146fOpqWserMy0VNUTI9EzvhvF7TbSLe=s320" width="320" /></a></div><br /> <p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Fondo Verri - Presidio del libro di Lecce – Stagione
2022<br />
VENTI SEDIE – Laboratori, incontri, presentazioni, dialoghi</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Giovedì 10 marzo
’22, ore 19.00, al Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso, 8, a Lecce la
presentazione del libro “Incontro al vento” di Giuseppe Fioschi, edito da
Spagine Fondo Verri edizioni.<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Scrive nella sua nota
introduttiva Silvia Cazzato: “Trovare Giuseppe Fioschi in un racconto significa
incontrarlo in una zona neutra, nella quale la sua persona diventa personaggio,
la sua statura si ingrandisce fino a trasformarlo in un eroe epico. Epico non
perché non sia stato capace di commettere cattive azioni (delle quali egli
stesso ci racconta, chiedendosi comunque la ragione profonda per la quale le
abbia commesse). Epico per come sia riuscito, anche dopo aver toccato gli
abissi più profondi della dissolutezza e dell’auto-annientamento, a riemergere.
Una discesa agli inferi alla quale è seguito un faticoso risalire, a mani nude,
aggrappandosi alle asperità della roccia. Una risalita, peraltro, ancora
bellamente in corso. La storia narrata è in pratica il racconto del free
climbing estremo di un’anima che testimonia come il nostro protagonista,
incredibilmente, malgrado tante vicissitudini, sia riuscito a non perdere il
contatto con la propria coscienza. Probabilmente sua madre lo sapeva che
Giuseppe c’era stato sempre, dietro tanto nerofumo, giacché, come egli stesso
ci racconta, sul letto di morte lei gli disse che lui era “il migliore”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Giuseppe
Fioschi</span></b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">, è nato a Lecce <span class="5yl5">il 24 agosto del
1966, vive e lavora a San Pietro in Lama.</span> La sua scrittura nasce da una
profonda passione per la lettura, un attaccamento ai libri unito a quello per
la bicicletta e all’attività fisica. Suoi testi sono stati pubblicati nelle
raccolte<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"> “Storiarsi. Racconti dal Ser.T
di Lecce” (2011),</b> “</span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">La voce e il racconto di sé</span></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">. </span></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">Scritture dalla Casa Circondariale
di Borgo San Nicola e dai Ser.T di Lecce e San Cesario di Lecce</span></b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">”
(2015). Del 2016 è la raccolta di versi “<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Il
Coraggio di cambiare</b>” edita dal Fondo Verri per il Magazzino di Poesia,
seguita nel 2019 da </span><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">“<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Tra l’attimo e l’infinito</b>” nella
collana poesia di Spagine</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">. La sua è una scrittura densa di vissuto,
di vita spinta al limite, di travagli esistenziali, di mancanze, di conquiste e
di riscatti. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Ingresso con Green
Pass, posti limitati.<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/presididellibro?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUfESZqD0qAgQrKQ-7YbvwK34615WWdH1oRdv-Cpi8LFrAS4r92xGp8oENCs7y8t1AO1I5RAZ-x0MGz28pGWLUhXQGHMenPr4UhjC40kv3yjD42EUswVdKxVhSHrKgk4J-BQGnIh82LM8kufCj7oALBNjWQRhMHbaA2QRjC2cz3iIZQNd0tbQiBcRizduZaRaM&__tn__=*NK-R"><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11.5pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">#presididellibro</span></a><span style="color: #050505; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"> </span><a href="https://www.facebook.com/hashtag/fondoverri?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUfESZqD0qAgQrKQ-7YbvwK34615WWdH1oRdv-Cpi8LFrAS4r92xGp8oENCs7y8t1AO1I5RAZ-x0MGz28pGWLUhXQGHMenPr4UhjC40kv3yjD42EUswVdKxVhSHrKgk4J-BQGnIh82LM8kufCj7oALBNjWQRhMHbaA2QRjC2cz3iIZQNd0tbQiBcRizduZaRaM&__tn__=*NK-R"><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11.5pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">#fondoverri</span></a><span style="color: #050505; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"> </span><a href="https://www.facebook.com/hashtag/20sedie?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUfESZqD0qAgQrKQ-7YbvwK34615WWdH1oRdv-Cpi8LFrAS4r92xGp8oENCs7y8t1AO1I5RAZ-x0MGz28pGWLUhXQGHMenPr4UhjC40kv3yjD42EUswVdKxVhSHrKgk4J-BQGnIh82LM8kufCj7oALBNjWQRhMHbaA2QRjC2cz3iIZQNd0tbQiBcRizduZaRaM&__tn__=*NK-R"><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11.5pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">#20sedie</span></a><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p><span style="color: black;"><o:p> </o:p></span></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-34536204554651000952022-02-16T16:25:00.007+01:002022-02-16T16:25:59.729+01:00Le ricerche storiche di Davide Elia al Fondo Verri<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjUeIWK87E0iIx0J5exOymSSFielH-m3OFxp4ozonA7zMU4rgduGNFm8tFchGKLNF29Z1DrstjF8rfPpmZJNpjlyY1EBtf5X400TgmVUl6sCiSK0TaSCDwJOvGl1J9LAyrQeiAS9O818BHtAdAAoIQIYvK1icN6wYZfWxXGFT4eoxQZ3K_8tXZzolhd=s1240" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="874" data-original-width="1240" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjUeIWK87E0iIx0J5exOymSSFielH-m3OFxp4ozonA7zMU4rgduGNFm8tFchGKLNF29Z1DrstjF8rfPpmZJNpjlyY1EBtf5X400TgmVUl6sCiSK0TaSCDwJOvGl1J9LAyrQeiAS9O818BHtAdAAoIQIYvK1icN6wYZfWxXGFT4eoxQZ3K_8tXZzolhd=w372-h263" width="372" /></a></div><br /> <p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Fondo Verri - Presidio del libro di Lecce – Stagione
2022<br />
VENTI SEDIE – Laboratori, incontri, presentazioni, dialoghi</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Giovedì 24 febbraio
’22, ore 19.00, al Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso, 8, a Lecce la
presentazione del libro “In Terra d’Otranto tra ’800 e ’900. Vicende,
personaggi, strade e luoghi da non dimenticare” di Davide Elia.<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">In Terra d'Otranto tra
'800 e '900" contiene le indagini relative ad alcuni avvenimenti di storia
salentina distribuiti su un arco temporale che va dal 1815 al 1944. Si comincia
con la sortita notturna di un drappello di carbonari di Nardò per tendere
un’imboscata al generale irlandese Richard Church, inviato da Ferdinando I di Borbone
per ristabilire l'ordine in Terra d’Otranto. Cinque mesi dopo, lo stesso Church
ordina la pubblica fucilazione di undici malviventi accusati di un terribile
omicidio commesso a Martano tre anni prima. A margine di queste vicende sorgono
ulteriori interrogativi: perché la via percorsa dai settari neritini venne in
seguito chiamata “la strada di Garibaldi”? Dove e quando si concluse la vita
del patriota mazziniano Gioacchino Maglietta, nipote della vittima del fatto di
Martano? Dagli uomini che hanno fatto l'Italia a quelli che l'hanno
cartografata: 1872 una spedizione di topografi militari raggiunge il Salento
per misurare una base geodetica, la linea da cui nascono i triangoli. Infine,
la cronaca della sciagura ferroviaria avvenuta a Copertino nella primavera
del 1944, un evento ancora relativamente recente, ma di cui si è
rapidamente persa memoria. Fatti oggi ignoti ai più e che, anche alla luce di
nuovi documenti, esigevano di essere riportati alla dovuta considerazione e -
si spera - mai più dimenticati.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><br />
Davide Elia è nato nel 1974 ed è un ricercatore dell’Istituto Nazionale di
Astrofisica (INAF), presso la sede dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia
Spaziali di Roma. Attivo nello studio della formazione stellare e della fisica
del mezzo interstellare, nel corso della sua carriera ha lavorato anche presso
l’Università del Salento e presso l’Osservatorio Astronomico di Lisbona. Ha al
suo attivo oltre 120 pubblicazioni su riviste specializzate internazionali e
una lunga serie di comunicazioni a conferenze e seminari su invito presso
istituzioni italiane ed estere. Da sempre appassionato di storia, per questa
sua prima incursione in questo genere ha scelto di collezionare quattro
ricerche relative ad altrettanti episodi di storia della propria regione
d'origine, il Salento, avvenuti tra gli anni della Restaurazione e quelli della
Seconda Guerra Mondiale. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Ingresso con Green
Pass, posti limitati.<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/presididellibro?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUfESZqD0qAgQrKQ-7YbvwK34615WWdH1oRdv-Cpi8LFrAS4r92xGp8oENCs7y8t1AO1I5RAZ-x0MGz28pGWLUhXQGHMenPr4UhjC40kv3yjD42EUswVdKxVhSHrKgk4J-BQGnIh82LM8kufCj7oALBNjWQRhMHbaA2QRjC2cz3iIZQNd0tbQiBcRizduZaRaM&__tn__=*NK-R"><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11.5pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">#presididellibro</span></a><span style="color: #050505; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"> </span><a href="https://www.facebook.com/hashtag/fondoverri?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUfESZqD0qAgQrKQ-7YbvwK34615WWdH1oRdv-Cpi8LFrAS4r92xGp8oENCs7y8t1AO1I5RAZ-x0MGz28pGWLUhXQGHMenPr4UhjC40kv3yjD42EUswVdKxVhSHrKgk4J-BQGnIh82LM8kufCj7oALBNjWQRhMHbaA2QRjC2cz3iIZQNd0tbQiBcRizduZaRaM&__tn__=*NK-R"><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11.5pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">#fondoverri</span></a><span style="color: #050505; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"> </span><a href="https://www.facebook.com/hashtag/20sedie?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUfESZqD0qAgQrKQ-7YbvwK34615WWdH1oRdv-Cpi8LFrAS4r92xGp8oENCs7y8t1AO1I5RAZ-x0MGz28pGWLUhXQGHMenPr4UhjC40kv3yjD42EUswVdKxVhSHrKgk4J-BQGnIh82LM8kufCj7oALBNjWQRhMHbaA2QRjC2cz3iIZQNd0tbQiBcRizduZaRaM&__tn__=*NK-R"><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 11.5pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">#20sedie</span></a><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-88025512987596392262022-01-29T16:22:00.004+01:002022-01-29T16:22:15.920+01:00Teresa Musca al Fondo Verri<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhsF_He_acqwpzQJ64GAksCX7lCz7YJzL0qBwZfOF41JoY_PEKOd1kEg9N4-CNKIbEHKTDOHmtYI6j38f4WU-aGWuH2FaMrd5PxIIR4xhu0x7bCxXfqFT-SnLJuuI3iOBfipxm6nf8OwSe2DwAoYVRk1p7CcUTA0fNoRBrLvXpnmN9KWu4XWuGyP4F5=s1240" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="874" data-original-width="1240" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhsF_He_acqwpzQJ64GAksCX7lCz7YJzL0qBwZfOF41JoY_PEKOd1kEg9N4-CNKIbEHKTDOHmtYI6j38f4WU-aGWuH2FaMrd5PxIIR4xhu0x7bCxXfqFT-SnLJuuI3iOBfipxm6nf8OwSe2DwAoYVRk1p7CcUTA0fNoRBrLvXpnmN9KWu4XWuGyP4F5=w363-h266" width="363" /></a></div><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Fondo Verri - Presidio del libro di Lecce – Stagione
2022</span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">
VENTI SEDIE – Laboratori, incontri, presentazioni, dialoghi</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Giovedì 3 febbraio
2022, ore 19.00 al Fondo Verri, la presentazione del libro, “Gradi di
separazione” di Teresa Musca, da <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Collettiva edizioni indipendenti. Dialoga con
l’autrice Elisabetta Liguori.<b><o:p></o:p></b></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Ingresso con Green
Pass, posti limitati.<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-color-alt: windowtext;">La separazione, la perdita, l’abbandono sono esperienze che abbiamo
e ci hanno attraversato, che ci hanno cambiato, ci hanno segnato come rughe,
cicatrici o crepe. Ma le rughe raccontano come si sorride e come si pensa, come
il tempo traccia strade e ci modifica. Le cicatrici parlano di ferite e di
guarigioni. Le crepe aprono squarci sul mondo e su noi e fanno filtrare una
luce sconosciuta. Così possiamo scegliere ogni volta la nostra rinascita:
faticosa, difficile, vibrante, possibile. L'autrice ha provato a dare voce a
ventidue donne diverse che volevano raccontarsi con urgenza, pudore,
sfacciataggine, verità. In nessuna di loro, o forse in tutte, c'è anche lei.</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white;"><span style="color: black; mso-color-alt: windowtext;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/presididellibro?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUfESZqD0qAgQrKQ-7YbvwK34615WWdH1oRdv-Cpi8LFrAS4r92xGp8oENCs7y8t1AO1I5RAZ-x0MGz28pGWLUhXQGHMenPr4UhjC40kv3yjD42EUswVdKxVhSHrKgk4J-BQGnIh82LM8kufCj7oALBNjWQRhMHbaA2QRjC2cz3iIZQNd0tbQiBcRizduZaRaM&__tn__=*NK-R"><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: "inherit",serif; font-size: 11.5pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Historic"; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">#presididellibro</span></a></span><span style="color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic",sans-serif; font-size: 11.5pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><br />
</span><span style="color: black; mso-color-alt: windowtext;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/fondoverri?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUfESZqD0qAgQrKQ-7YbvwK34615WWdH1oRdv-Cpi8LFrAS4r92xGp8oENCs7y8t1AO1I5RAZ-x0MGz28pGWLUhXQGHMenPr4UhjC40kv3yjD42EUswVdKxVhSHrKgk4J-BQGnIh82LM8kufCj7oALBNjWQRhMHbaA2QRjC2cz3iIZQNd0tbQiBcRizduZaRaM&__tn__=*NK-R"><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: "inherit",serif; font-size: 11.5pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Historic"; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">#fondoverri</span></a></span><span style="color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic",sans-serif; font-size: 11.5pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><br />
</span><span style="color: black; mso-color-alt: windowtext;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/20sedie?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUfESZqD0qAgQrKQ-7YbvwK34615WWdH1oRdv-Cpi8LFrAS4r92xGp8oENCs7y8t1AO1I5RAZ-x0MGz28pGWLUhXQGHMenPr4UhjC40kv3yjD42EUswVdKxVhSHrKgk4J-BQGnIh82LM8kufCj7oALBNjWQRhMHbaA2QRjC2cz3iIZQNd0tbQiBcRizduZaRaM&__tn__=*NK-R"><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: "inherit",serif; font-size: 11.5pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Historic"; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">#20sedie</span></a></span><span style="color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic",sans-serif; font-size: 11.5pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-autospace: ideograph-numeric;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; mso-fareast-font-family: Boton-Medium;"><o:p> </o:p></span></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-91264824509867679612022-01-25T09:34:00.006+01:002022-01-25T09:34:31.300+01:00Loredana De Vitis al Fondo Verri<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgAhgiVjZ8MPHI8DgllYWGVeFUR0AU6Erelny7hrJiuHFLMjo7DCVKQCkMKYx79M6CBi0ASxmzel9FSgoU8Vk-rfbO1_TMMtAuU8GbTKHCcDt-51ynNz3f2dsizHBRNAFOf-9fG8fPs-FFjPbCCDrY5UEbATMI0AiKdz_tB0DJX4Nv-ZLrPx7sl3drN=s1600" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1047" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgAhgiVjZ8MPHI8DgllYWGVeFUR0AU6Erelny7hrJiuHFLMjo7DCVKQCkMKYx79M6CBi0ASxmzel9FSgoU8Vk-rfbO1_TMMtAuU8GbTKHCcDt-51ynNz3f2dsizHBRNAFOf-9fG8fPs-FFjPbCCDrY5UEbATMI0AiKdz_tB0DJX4Nv-ZLrPx7sl3drN=s320" width="209" /></a></div><br /><p></p><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-theme-font: minor-bidi;">Fondo Verri - Presidio
del libro di Lecce – Stagione 2022<br />
VENTI SEDIE – Laboratori, incontri, presentazioni, dialoghi</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Giovedì 27 gennaio
’22, ore 19.00, al Fondo Verri, i via Santa Maria del Paradiso, 8, a Lecce la
presentazione del romanzo “Il posto di Dio” di Loredana De Vitis, da Collettiva
edizioni indipendenti, dialoga con l’autrice Mauro Marino</span></b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Ingresso con Green
Pass, posti limitati.<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Una storia di “imbarazzante”
quotidianità ambientata a Lecce, alla fine degli anni Ottanta. Per Marta è
tempo di cresima e di dubbi esistenziali. Mentre ne parla con la sua amica
Lucia durante le prove del coro nella parrocchia di San Paolo, una vecchia
statua di Gesù crocifisso perde un piede. È un segno? Marta se lo chiede
osservando la giostra di eventi che, da quel momento, comincia il suo giro. Ci
salgono le persone che le sono più vicine: la zia Roberta, con cui è cresciuta
fin da piccolissima, orfana dei suoi; la vicina di casa Olga, che vorrebbe come
madrina, e il marito Giuseppe; il suo ragazzo Riccardo, principale causa di
quei dubbi; assieme a una piccola folla di altri personaggi che s’affacciano
man mano nella storia. Tra bugie, sotterfugi, confessioni ed epifanie, Marta
troverà la strada prima di tutto per non tradire se stessa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="background: white; color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-themecolor: text1;">Loredana De Vitis</span></b><span style="background: white; color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-themecolor: text1;"> è nata a Lecce, dove vive tutt’ora, nel
1978. Laureata in Filosofia, giornalista, lavora all’Università del Salento. Ha
vinto nel 2011 Subway Letteratura con il racconto “rossella e andrea. e
Rossella e Andrea”, confluito nella raccolta “Storie d’amore inventato” (20090
editore); nel 2012 e nel 2015 ha vinto il premio letterario “Il mio esordio”,
rispettivamente con il romanzo “Tanto già lo sapevo” (premio attribuito dalla
Scuola Holden) e la raccolta di racconti “Amori in cottura. 15 ricette per
quello che dura” (miglior libro di racconti). Femminista e ambientalista,
amante del cibo buono e “giusto”, ha ideato “io sono bellissima”, un progetto
che propone un percorso di discussione degli stereotipi della bellezza
femminile, a partire da sé. Condivide felicemente casa e sogni con la sua
famiglia umano-felina. Blog personale: </span><a href="http://www.loredanadevitis.it/"><span style="background: white; border: none windowtext 1.0pt; color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; mso-themecolor: text1; padding: 0cm;">www.loredanadevitis.it</span></a><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white;"><span style="color: black; mso-color-alt: windowtext;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/presididellibro?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUfESZqD0qAgQrKQ-7YbvwK34615WWdH1oRdv-Cpi8LFrAS4r92xGp8oENCs7y8t1AO1I5RAZ-x0MGz28pGWLUhXQGHMenPr4UhjC40kv3yjD42EUswVdKxVhSHrKgk4J-BQGnIh82LM8kufCj7oALBNjWQRhMHbaA2QRjC2cz3iIZQNd0tbQiBcRizduZaRaM&__tn__=*NK-R"><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: "inherit",serif; font-size: 11.5pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Historic"; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">#presididellibro</span></a></span><span style="color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic",sans-serif; font-size: 11.5pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white;"><span style="color: black; mso-color-alt: windowtext;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/fondoverri?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUfESZqD0qAgQrKQ-7YbvwK34615WWdH1oRdv-Cpi8LFrAS4r92xGp8oENCs7y8t1AO1I5RAZ-x0MGz28pGWLUhXQGHMenPr4UhjC40kv3yjD42EUswVdKxVhSHrKgk4J-BQGnIh82LM8kufCj7oALBNjWQRhMHbaA2QRjC2cz3iIZQNd0tbQiBcRizduZaRaM&__tn__=*NK-R"><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: "inherit",serif; font-size: 11.5pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Historic"; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">#fondoverri</span></a></span><span style="color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic",sans-serif; font-size: 11.5pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white;"><span style="color: black; mso-color-alt: windowtext;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/20sedie?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUfESZqD0qAgQrKQ-7YbvwK34615WWdH1oRdv-Cpi8LFrAS4r92xGp8oENCs7y8t1AO1I5RAZ-x0MGz28pGWLUhXQGHMenPr4UhjC40kv3yjD42EUswVdKxVhSHrKgk4J-BQGnIh82LM8kufCj7oALBNjWQRhMHbaA2QRjC2cz3iIZQNd0tbQiBcRizduZaRaM&__tn__=*NK-R"><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: "inherit",serif; font-size: 11.5pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Historic"; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">#20sedie</span></a></span><span style="color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic",sans-serif; font-size: 11.5pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span></p><br /><p></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-85729370426616989782022-01-25T09:32:00.005+01:002022-01-25T09:32:46.866+01:00Venti Sedie la stagione 2022 del Fondo Verri<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhuZEoUadBMf5P1avIVA56MTsiCnSwyVki8fqTWFZq16-UXNDfrXm-SN7UYM8oQic4o14H5wJTgZHQLz9nYB0x0a24LHm7JmRcPOV8t6LsQ_GO3UgSDxFgKQKnf4D8I5nrExyJsRvWAZPmHnRARDYZ2Q8hWTfuH5hRXvbd-XsG5UC0kHPUV6UqvDqLm=s1240" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1240" data-original-width="874" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhuZEoUadBMf5P1avIVA56MTsiCnSwyVki8fqTWFZq16-UXNDfrXm-SN7UYM8oQic4o14H5wJTgZHQLz9nYB0x0a24LHm7JmRcPOV8t6LsQ_GO3UgSDxFgKQKnf4D8I5nrExyJsRvWAZPmHnRARDYZ2Q8hWTfuH5hRXvbd-XsG5UC0kHPUV6UqvDqLm=s320" width="226" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 104%;">Fondo Verri - Presidio del libro di Lecce – Stagione
2022<br />
VENTI SEDIE – Laboratori, incontri, presentazioni, dialoghi<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 104%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 104%;">Una storia che ci ha
sempre affascinato è quella del “Carpe Diem”, il “teatro delle 13 file”, che
Jerzy Grotowskij inaugurò ad Opole, in Polonia, per dare luogo al suo
“Laboratorium”. Da sempre il Fondo Verri – per forza di cose – si è ispirato a
quella dimensione, a quella possibilità operativa, ancora più piccolo delle “13
file”, il Fondo Verri ha mantenuto fede all’impegno preso con la città,
resistendo e confermando la sua vocazione all’accoglienza e allo scambio
culturale. Lo fa dal 1993 senza sosta, con costanza , anche durante il periodo
del confinamento più stretto ha dato casa alle prove solitarie degli artisti e
in questi ultimi mesi con “Tutti Solo” rassegna a cura di Giorgia Santoro,
“Senti che bella questa, i poeti e la poesia detta” e “Le Mani e l’Ascolto” a
dimostrato di poter continuare a esistere adeguandosi alle regole della
sicurezza anti-covid. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 104%;">Con “Venti Sedie”, si
apre la nuova stagione del Presidio del Libro di Lecce con i laboratori, gli
incontri, le presentazioni e i dialoghi che saranno ospitati nella sedi di Via
Santa Maria del Paradiso, 8, a Lecce.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 104%;">I primi tre incontri con
tre autrici di Collettiva Edizioni Indipendenti. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; mso-hyphenate: auto;"><span style="color: black; mso-color-alt: windowtext;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/presididellibro?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUxoJZGZzBWRcqWwsL2XqRvEQlHNHle9h69Z8ispYoVd4Rpyl6Idwc7u1Ama8dQI25OQk63IC8gdN4fHiaXoad1DHcnd3R8jV6_MKGElP1VZoP-QWnOQ9kjovjlDvS9dkuUHhWFX3pr17IbkNyJo66mehVul4GAP0Ye0ceJykevOHfpooZdM7UjqWTt9i8kIPo&__tn__=*NK-R"><span style="font-family: "inherit",serif; font-size: 11.5pt; line-height: 104%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Historic";">#presididellibro</span></a></span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white;"><span style="color: black; mso-color-alt: windowtext;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/fondoverri?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUxoJZGZzBWRcqWwsL2XqRvEQlHNHle9h69Z8ispYoVd4Rpyl6Idwc7u1Ama8dQI25OQk63IC8gdN4fHiaXoad1DHcnd3R8jV6_MKGElP1VZoP-QWnOQ9kjovjlDvS9dkuUHhWFX3pr17IbkNyJo66mehVul4GAP0Ye0ceJykevOHfpooZdM7UjqWTt9i8kIPo&__tn__=*NK-R"><span style="font-family: "inherit",serif; font-size: 11.5pt; line-height: 104%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Historic";">#fondoverri</span></a></span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white;"><span style="color: black; mso-color-alt: windowtext;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/20sedie?__eep__=6&__cft__%5b0%5d=AZUxoJZGZzBWRcqWwsL2XqRvEQlHNHle9h69Z8ispYoVd4Rpyl6Idwc7u1Ama8dQI25OQk63IC8gdN4fHiaXoad1DHcnd3R8jV6_MKGElP1VZoP-QWnOQ9kjovjlDvS9dkuUHhWFX3pr17IbkNyJo66mehVul4GAP0Ye0ceJykevOHfpooZdM7UjqWTt9i8kIPo&__tn__=*NK-R"><span style="font-family: "inherit",serif; font-size: 11.5pt; line-height: 104%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Historic";">#20sedie</span></a></span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 104%;"><o:p> </o:p></span></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-88159758114861000832022-01-09T05:40:00.004+01:002022-01-09T05:41:05.525+01:00Gli incontri di gennaio di "Tutti Solo"<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgqqZITvSTVt76KDo6I_E2tT32ddqB0WYYrSCIOta6PSj9FHmHiyb2cYSAVdyLu0df4Gq0BuV_CEXW060E1YRkG95Y6y665UuNKCYocM29IBnGPDHBWVAAKiXVyZJfSpvQ9-yKKG-qx5VEtYGRfj8GQWMknj9jZ7cvSsHH6_dYyMiT7mruuCO6xSAEX=s1024" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="725" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgqqZITvSTVt76KDo6I_E2tT32ddqB0WYYrSCIOta6PSj9FHmHiyb2cYSAVdyLu0df4Gq0BuV_CEXW060E1YRkG95Y6y665UuNKCYocM29IBnGPDHBWVAAKiXVyZJfSpvQ9-yKKG-qx5VEtYGRfj8GQWMknj9jZ7cvSsHH6_dYyMiT7mruuCO6xSAEX=w293-h424" width="293" /></a></div><br /> <p></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-40516278208253293872021-12-25T19:36:00.000+01:002021-12-25T19:36:05.230+01:00L'inaugurazione di DOCUMENTARIA alla Biblioteca Bernardini<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg3ORC6HUeau3ZdQ-zN8j1Z6SpxsLQJ2mdp9QRYAvL76pe5uXfFW7BkVHBE_1_-eKbO7305V42RDuy_SktOSmvDgvr91wf2AG3LJlJkGsLU58Ih7nGU4LQ_-Kq_sTtS7EVU5lLo1dAivbbdq7zTvQWncjZXjcYvtL15gu-rQYgmple4VVlJAmT4d7eZ=s1753" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1753" data-original-width="1240" height="342" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg3ORC6HUeau3ZdQ-zN8j1Z6SpxsLQJ2mdp9QRYAvL76pe5uXfFW7BkVHBE_1_-eKbO7305V42RDuy_SktOSmvDgvr91wf2AG3LJlJkGsLU58Ih7nGU4LQ_-Kq_sTtS7EVU5lLo1dAivbbdq7zTvQWncjZXjcYvtL15gu-rQYgmple4VVlJAmT4d7eZ=w240-h342" width="240" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal">“Bucherer l’orologiaio” da Kurumuny e “Documentaria un atto
collettivo per la costituzione di un archivio d’autore dedicato a Verri Antonio
Leonardo e alla sua Stupenda Generazione, l’appuntamento alla Biblioteca
Bernardini, il 29 dicembre.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">La vicenda umana e letteraria di
Antonio L. Verri è un sorprendente esempio di coincidenza fra vita e scrittura,
testimoniata quotidianamente attraverso le poesie, le prose, l’impegno
militante, le tante riviste e iniziative editoriali ideate e dirette
nell’ultimo scorcio di Novecento. Nonostante sia ormai un autore di culto per
una ristretta cerchia di lettori e un punto di riferimento imprescindibile per
più di una generazione di scrittori e artisti, la sua opera, indisponibile da
tempo, non ha ancora raggiunto un pubblico più vasto. La collana Declaro -
iniziativa editoriale di Kurumuny affidata alla cura di Simone Giorgino -
interamente dedicata a Verri, intende colmare questa lacuna riproponendo
l’opera di un autore refrattario a ogni tentativo di classificazione, babelico
e magmatico, approfondendone le caratteristiche peculiari e accompagnando i
lettori, anche i più giovani, nell’esplorazione di un patrimonio letterario
ancora tutto da scoprire. <br style="mso-special-character: line-break;" />
<!--[if !supportLineBreakNewLine]--><br style="mso-special-character: line-break;" />
<!--[endif]--><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Mercoledì 29 dicembre 2021, dalle
18.30, la Biblioteca Bernardini ospita la presentazione del primo volume della
collana, “Bucherer l’orologiaio” introdotto da Rossano Astremo e corredato da
una notizia bio bibliografica curata da Annalucia Cudazzo. Contestualmente alla
presentazione, l’inaugurazione di “Documentaria” nuova sezione della mostra
“Verri Antonio Leonardo. Una stupenda generazione” allestita sul muro di cinta
del Museo Castromediano. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Partecipano Luigi De Luca,
direttore del Polo Biblio-Museale di Lecce; Simone Giorgino, curatore della
collana Declaro; Andrea Donaera, scrittore; Giovanni Chiriatti, editore.
Letture e suoni: Piero Rapanà e Redi Hasa<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-autospace: ideograph-numeric;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; mso-fareast-font-family: Boton-Medium;"><o:p> </o:p></span></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-46019421748387274952021-12-25T15:22:00.001+01:002021-12-25T15:22:15.290+01:00Semeraro, Goffredo e Bartolo al Fondo Verri<div class="kvgmc6g5 cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj-LePFNk-NCwXx2rJB8_MN1NcjZeO1UQ--7tpu2IXOBWfiYh0E1GtKuCp6KZiQbv2tShEY536-gfJ6N2lkFtD_AiGxfrTfXXrYtjNwUpVf0bV4hiHkgP53uehoOQ6LbAAE8vr1ujrzjR6cT46iGYKc2Tf1jWgz5CE-Za7UtXZoSLYvbnG4obcrZqd_=s2480" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2480" data-original-width="1753" height="372" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj-LePFNk-NCwXx2rJB8_MN1NcjZeO1UQ--7tpu2IXOBWfiYh0E1GtKuCp6KZiQbv2tShEY536-gfJ6N2lkFtD_AiGxfrTfXXrYtjNwUpVf0bV4hiHkgP53uehoOQ6LbAAE8vr1ujrzjR6cT46iGYKc2Tf1jWgz5CE-Za7UtXZoSLYvbnG4obcrZqd_=w226-h372" width="226" /></a></div><br /><div dir="auto" style="font-family: inherit;"><br /></div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Le Mani e l'Ascolto_Ventunesima edizione </div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Domenica 26 dicembre, ore 20.00 -</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">[Per “Senti che bella questa. I poeti e la poesia detta”]</div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Giuseppe Semeraro e Leone Marco Bartolo</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">“Da qui a una stella… L’infinito scritto sul corpo”, AnimaMundi 2021</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Presenta e dialoga con l’autore Dario Goffredo.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">A seguire</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">LEONE MARCO BARTOLO in C Y B E R F O L K</div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">“Da qui a una stella… L’infinito scritto sul corpo” è un libro di poesia che parla di corpo e della sua meravigliosa imperfezione.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Scrive l’autore: “Per me la voce viaggia insieme alla scrittura. Quando scrivo non penso solo alla pagina o al libro ma alla voce e a tutte le corde del mio corpo. Tuttavia sono convinto che alcuni testi sono più adatti alla pagina e a un rapporto di forte intimità con il lettore. In questo atto performativo ho scelto dal libro e cucito con una sottile drammaturgia i testi che ritengo più adatti all'oralità e alla voce. In questo rito mi accompagna il chitarrista e compositore Leone Marco Bartolo”.</div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">***</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">C Y B E R F O L K è quel tipo di folk che non ti aspetti, vecchio ma nuovo. Irriverente ma rispettoso. Leggero ma impegnato. Tragico ma <span style="font-family: inherit;"><span class="l9j0dhe7" style="font-family: inherit; position: relative;"><div class="oajrlxb2 g5ia77u1 qu0x051f esr5mh6w e9989ue4 r7d6kgcz rq0escxv nhd2j8a9 nc684nl6 p7hjln8o kvgmc6g5 cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x jb3vyjys rz4wbd8a qt6c0cv9 a8nywdso i1ao9s8h esuyzwwr f1sip0of lzcic4wl" role="button" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: transparent; border-color: initial; border-style: initial; border-width: 0px; box-sizing: border-box; cursor: pointer; display: inline; font-family: inherit; list-style: none; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: inherit; touch-action: manipulation;" tabindex="0"><span style="color: #709ee1; font-family: inherit; font-weight: bold;">divertente</span></div><div class="n00je7tq arfg74bv qs9ysxi8 k77z8yql i09qtzwb n7fi1qx3 b5wmifdl hzruof5a pmk7jnqg j9ispegn kr520xx4 c5ndavph art1omkt ot9fgl3s" data-visualcompletion="ignore" style="border-radius: 4px; font-family: inherit; inset: -2px -4px; opacity: 0; pointer-events: none; position: absolute; transition-duration: var(--fds-duration-extra-extra-short-out); transition-property: opacity; transition-timing-function: var(--fds-animation-fade-out);"></div></span></span>. Tutto suonato e cantato nel presente, looppato e scratchato dal passato e con l'audio laggato nel futuro, con tanti sinceri imbrogli, parole per riflettere e divertirsi, ritmi per ballare e tutta l'energia di Leone Marco Bartolo, futuro anziano cantore siciliano.</div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Ingresso con GreenPass</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Posti limitati si consiglia la prenotazione al 327 3246985</div></div>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-5787598395383322632021-12-20T14:51:00.005+01:002021-12-20T14:51:46.128+01:00Senti che bella questa... rassegna di poeti e di poesia detta<p> </p><p class="MsoHeader" style="tab-stops: 35.4pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjIC2RyZsQpAELc5o_Ww2X4NkKw-4KOF3FSq1LrImOw_DXFBhBpTfpq812HxU1r_YNKUdLFYpaMjFiQ1M2USXRIT7C5oooGGsMpgxF1ZsfZueEIG4i_oqQ1B06bq-2jT5CkG4yA9kmDoddc305yWQoJJJiZpFmAVtnkHlM5t3s7ffwbXkUme0B-Va_o=s2480" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2480" data-original-width="1753" height="383" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjIC2RyZsQpAELc5o_Ww2X4NkKw-4KOF3FSq1LrImOw_DXFBhBpTfpq812HxU1r_YNKUdLFYpaMjFiQ1M2USXRIT7C5oooGGsMpgxF1ZsfZueEIG4i_oqQ1B06bq-2jT5CkG4yA9kmDoddc305yWQoJJJiZpFmAVtnkHlM5t3s7ffwbXkUme0B-Va_o=w255-h383" width="255" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p><p class="MsoHeader" style="tab-stops: 35.4pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="font-family: Georgia, serif;">Regione Puglia<br /></span></span><span style="font-size: 14pt;">Associazione Presidi del Libro<br /></span><span style="font-size: 14pt;">Amministrazione Comunale di Caprarica di Lecce</span></p>
<p class="MsoHeader" style="tab-stops: 35.4pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Associazione Culturale Fondo Verri<br /></span><span style="font-size: 14pt;">Polo BiblioMuseale<br />Biblioteca Nicola Bernardini
Lecce </span></p>
<p class="MsoHeader" style="tab-stops: 35.4pt; text-align: justify;"><span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: 22pt;"><b>“Senti che bella questa…”</b></span><span style="font-size: 29.3333px;"><b><br /></b></span></span><i><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">rassegna di poeti e di
poesia detta - </span></i><span style="font-family: Georgia, serif;">Prima Edizione</span></p>
<p class="MsoHeader" style="tab-stops: 35.4pt; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Georgia",serif; mso-bidi-font-style: italic;">Caprarica di Lecce, 18 - 22 dicembre 2021<br /></span></b><b><span style="font-family: "Georgia",serif; mso-bidi-font-style: italic;">Lecce, 19 dicembre 2021 -3 gennaio 2022</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p> </o:p></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right;">“<i>La poesia talvolta
ci fugge innanzi</i>”<i><o:p></o:p></i></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right;">Paul Celan<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">C’è verità nella poesia? È banalizzata
la poesia nel ricordo che ne abbiamo; materia scaduta nella realtà che non la
ama, che non ama la libertà dei poeti, solo pochi l’accolgono, la traducono nel
battito della vita…<o:p></o:p></p>
<p class="MsoHeader" style="tab-stops: 35.4pt; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">“Senti
che bella questa…”, rassegna di poeti e di poesia detta</i></b> il Fondo Verri,
Presidio del libro di Lecce, continua la linea di ricerca legata alla scrittura
contemporanea con un ciclo di appuntamenti dedicati all’oralità, alla poesia
detta e cantata. <i>La poesia come luogo, utopico, ma pur sempre realissimo, di
un possibile incontro con la realtà e con l'altro</i>.</p>
<p class="MsoHeader" style="tab-stops: 35.4pt; text-align: justify;">Un ciclo di
recital promossi dall’Associazione Presidi del Libro - in collaborazione con l’Associazione
Culturale Fondo Verri, l’Amministrazione Comunale di Caprarica di Lecce, la Biblioteca
Nicola Bernardini di Lecce da dedicare - alle voci emergenti della poesia
contemporanea salentina e pugliese.</p>
<p class="MsoHeader" style="tab-stops: 35.4pt; text-align: justify;">L’appuntamento a
Caprarica di Lecce è per <b>mercoledì 22 dicembre 2021, ore 20.30</b>, negli
spazi dell’<b>Auditorium Cantieri ActionAid </b>(Villa Comunale), nell’ambito della
tradizionale <b>Fiera di Santa Lucia</b> e in concomitanza con l’affissione, dal
18 dicembre, per le strade della Città dell’Olio, della collezione di Manifesti
di Poesia realizzati in occasione della mostra “Verri Antonio Leonardo. Una
stupenda generazione”. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoHeader" style="tab-stops: 35.4pt; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">“Senti
che bella questa…”, rassegna di poeti e di poesia detta</i></b> ospiterà a
Caprarica di Lecce, le performance di tre poeti interpreti di tre diversi modi di
declinare la parola poetica: quello tutto al femminile di <b>Claudia Di Palma</b>,
che leggerà dal suo ultimo libro “Atti di nascita” pubblicato nel 2021 dalle
edizioni Minerva; quello sospeso tra spirituale e materiale di <b>Luca Imperiale</b>
che trarrà i suoi versi dall’inedito “Pensieri sconnessi di un balordo” e
quello graffiante di <b>Massimo Pasca</b> che presenta il recital concerto “Voce
del verbo spoken”.<span style="text-indent: 35.4pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; mso-margin-bottom-alt: auto; text-align: justify;"><b><span style="color: black; mso-color-alt: windowtext; mso-fareast-font-family: Calibri;">Claudia Di Palma</span></b><span style="color: black; mso-color-alt: windowtext; mso-fareast-font-family: Calibri;"> con il suo “Atti di nascita”
(Edizioni minerva, 2021) indaga</span><span style="color: black;"> nel nostro contemporaneo
ormai al collasso etico e ideale, “sommerso dai rifiuti, dalla miseria, dagli
invisibili”, interrogandosi sulla condizione dell’umano: “Se il volto dell’uomo
assomiglia sempre più a una busta di plastica contenente spazzatura, anziché
essere l’immagine del cielo, diventa fondamentale – afferma - non solo il chiedersi
chi siamo, ma: chi non siamo ancora? chi possiamo diventare?”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoHeader" style="tab-stops: 35.4pt; text-align: justify;"><b><span style="color: black;">Luca Imperiale</span></b><span style="color: black;"> è al
suo esordio poetico con “I giorni dell’ombra. Diario degli occhi disarmanti” silloge
edita da Musicaos, mossa da un impianto filosofico puntellato di solide basi teoriche,
che unisce la scrittura poetica al pensiero filosofico, spaziando dall’umano al
divino. Una scrittura, la sua, che prende in prestito gli oggetti della
consuetudine cercando di elevarli al tono del canto alato, far ascendere la
quotidianità di tutti a registro alto, dar voce alla materia per incastonarla
nella versificazione che dà vita e dignità alle cose talmente familiari da
apparire inutili, ripetitive, noiose<o:p></o:p></span></p>
<p style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong><span style="border: none windowtext 1.0pt; color: #333333; font-family: "inherit",serif; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;"><o:p> </o:p></span></strong></p>
<p style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong><span style="border: none windowtext 1.0pt; color: #333333; font-weight: normal; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">“Voce del verbo spoken”</span></strong><span style="color: #333333;"> è il nome del primo lavoro solista di <strong><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">Massimo Pasca</span></strong> e nasce dalla sua passione per la
poesia orale e la frequentazione di diversi slam poetry in giro per l'Italia.<o:p></o:p></span></p>
<p style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="color: #333333;">L’ album presenta una scrittura ritmata e poetica,
visionaria, difficile da riscontrare in ambito reggae ma con lo sguardo verso
questo genere e collocabile come approccio al dub poetry di matrice inglese. Massimo
Pasca è anche l'autore della copertina essendo di mestiere un illustratore. L’album,
realizzato in collaborazione con il <strong><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-weight: normal; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">Cotriero di
Gallipoli</span></strong>, esce per l’etichetta <strong><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-weight: normal; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">Linfa </span></strong>del<strong><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-weight: normal; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;"> bassista Emanuele
Flandoli </span></strong>che ha curato anche la produzione artistica. Le
batterie sono state suonate da <strong><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-weight: normal; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">Antonio
“Dema”</span></strong>, i fiati da <strong><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-weight: normal; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">Giovanni Chirico
e Lorenzo Lorenzoni</span></strong>. Il tutto è stato masterizzato da <strong><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-weight: normal; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">Ciro “Princevibe” Pisanelli.</span></strong></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">*<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>*<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>*<b><o:p> </o:p></b></p>
<p class="MsoHeader" style="tab-stops: 35.4pt; text-align: justify;">Letture
pubbliche di poesia, più o meno seguite da un vasto pubblico, ci sono sempre
state e sempre ci saranno; ma accade solo in determinati ed imprevedibili
momenti storici che i poeti, servendosi dell’oralità, siano indotti a
sperimentare nuove soluzioni espressive, a saggiare la resistenza del mezzo, a
verificare limiti e possibilità. “Senti che bella questa…” si costruisce di<i style="mso-bidi-font-style: normal;"> </i>atti che mischiano la naturalezza del
dire con i suoni della quotidianità nello spazio pubblico, per dare luogo a un “teatro”
essenziale ed intenso che propone voci e sollecita ascolto. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoHeader" style="tab-stops: 35.4pt; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-bidi-font-style: italic;"><o:p> </o:p></span></b>Il titolo della
rassegna è stato ispirato da Anna che introduce, ogni proposta di ascolto dei
suoi versi con un esortativo “Senti che bella questa…”</p><p class="MsoHeader" style="tab-stops: 35.4pt; text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoHeader" style="tab-stops: 35.4pt; text-align: justify;">direzione artistica: <b>Mauro Marino </b>e <b>Piero Rapanà</b></p>
<p class="MsoHeader" style="tab-stops: 35.4pt; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Georgia",serif; mso-bidi-font-style: italic;"><o:p> </o:p></span></b></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-46724544702370475942021-12-18T06:04:00.002+01:002021-12-18T06:04:07.006+01:00La ventunesima edizione della rassegna Le Mani e l'Ascolto<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjFWh9c5exzxzY1YmVfvTH1aR66ygg-gylFpAuQkXJnJVjfGW3KAkPw0BX5nTiUJISv5mJrPKc5O_wgbaxxitBWoJEb7I6arXsJi1jgeou_7e4O6CQKp6u9hM0ngT6grQCef-mUw75g71LfhHc7aBWPhDOb6UyTzquxxAp8i17527x9y-PXtTX1qGAl=s2480" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2480" data-original-width="1753" height="383" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjFWh9c5exzxzY1YmVfvTH1aR66ygg-gylFpAuQkXJnJVjfGW3KAkPw0BX5nTiUJISv5mJrPKc5O_wgbaxxitBWoJEb7I6arXsJi1jgeou_7e4O6CQKp6u9hM0ngT6grQCef-mUw75g71LfhHc7aBWPhDOb6UyTzquxxAp8i17527x9y-PXtTX1qGAl=w237-h383" width="237" /></a></div><br /><span style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px;"><br /></span><p></p><p><span style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px;">Fondo Verri – Presidio del libro di Lecce – Amministrazione Comunale di Lecce</span></p><div class="kvgmc6g5 cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0px; overflow-wrap: break-word;">Associazione Presidi del Libro</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">LE MANI E L’ASCOLTO<br />XXI° edizione Le mani e l’ascolto</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Col la mostra: VERRI Antonio Leonardo – Una stupenda generazione<br />e le rassegne<br />Tutti Solo e Senti che bella questa</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">* * *<br />Torna Le Mani e l’Ascolto nella saletta del Fondo Verri a Lecce. Un cartellone di iniziative realizzato con il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Lecce e dell’Associazione Presidi del Libro, che rende omaggio alla mostra VERRI Antonio Leonardo. Una stupenda generazione" e coniuga insieme gli appuntamenti di “Tutti Solo” rassegna curata da Giorgia Santoro” e gli appuntamenti di “Senti che bella questa” – prima edizione di una “rassegna di poeti e di poesia detta” nuova creatura dedicata al far versi e alla lettura a voce alta realizzata dal Fondo Verri per conto dell’Associazione Presidi del Libro e dell’Amministrazione Comunale di Caprarica di Lecce.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Gli appuntamenti:</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Domenica 19 dicembre, ore 19.00 –<br />[Per “Senti che bella questa. I poeti e la poesia detta”]</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Michele Cortese e Donato Zoppo<br />Insieme a te sto bene. Uno storytelling su Lucio Battisti</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">“Insieme a te sto bene: uno storytelling su Lucio Battisti” è lo spettacolo del cantautore Michele Cortese e dello scrittore Donato Zoppo. Entrambi amanti di Lucio Battisti, raccontano la vita del grande artista tra aneddoti e canzoni, riflessioni e rivisitazioni dei suoi classici, in una sorta di salottino intimo e acustico, tra luci, penombra e vinili. Dalla fine degli anni ’60 fino alla sua scomparsa, Lucio Battisti ha rivoluzionato la canzone italiana: l’ha aperta alle più disparate influenze straniere, prima con l'alchimia irripetibile insieme a Mogol, poi con il percorso di ricerca insieme a Pasquale Panella, sperimentando ogni aspetto in progressiva solitudine. Battisti si è rivelato un artista inquieto, riservato e sfuggente, che ha lasciato parlare la sua opera, tenendo pochissimi concerti, rifiutando interviste e apparizioni televisive. Cortese e Zoppo svelano i segreti della sua musica, soffermandosi sugli anni ’60 e ’70 e sull’avventura con Mogol.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;"><br /></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Giovedì 23 dicembre, ore 20.00 –<br />Per Tutti Solo</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Redi Hasa “Solo”</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Dopo il successo del suo album di debutto, “The Stolen Cello”, il violoncellista Redi Hasa continua il viaggio ispirato alla sua storia, quella di un giovane coinvolto nel conflitto albanese nei primi anni '90, che naviga in Italia alla ricerca di una nuova vita portando con sé il bene più prezioso: un violoncello rubato. Redi Hasa ha pubblicato il suo primo album solista “The Stolen Cello”, dopo aver lavorato per molti anni come parte dell’ensemble di gruppo di Ludovico Einaudi, ed esibendosi nell'ambizioso progetto “Seven Days Walking”, che è stato scelto per le colonne sonore dei nuovi vincitori di Premi Oscar “Nomadland” (miglior film, migliore attrice, miglior regista) e “The Father” (miglior attore e miglior sceneggiatura non originale). L'album “Seven Days Walking: Day One” ha raggiunto il #1 della UK Classical Chart totalizzando il maggior numero di streaming mai raggiunti da un compositore di musica classica nella sua prima settimana di uscita. Redi si è esibito al fianco di Einaudi e del violinista Federico Mecozzi nei teatri e nelle platee più prestigiose di tutto il mondo.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;"><br /></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Domenica 26 dicembre, ore 20.00 -<br />[Per “Senti che bella questa. I poeti e la poesia detta”]</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Giuseppe Semeraro e Leone Marco Bartolo in “Da qui a una stella… L’infinito scritto sul corpo”, AnimaMundi 2021<br />Presenta e dialoga con l’autore Dario Goffredo.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">“Da qui a una stella… L’infinito scritto sul corpo” è un libro di poesia che parla di corpo e della sua meravigliosa imperfezione. Scrive l’autore: “Per me la voce viaggia insieme alla scrittura. Quando scrivo non penso solo alla pagina o al libro ma alla voce e a tutte le corde del mio corpo. Tuttavia sono convinto che alcuni testi sono più adatti alla pagina e a un rapporto di forte intimità con il lettore. In questo atto performativo ho scelto dal libro e cucito con una sottile drammaturgia i testi che ritengo più adatti all'oralità e alla voce. In questo rito mi accompagna il chitarrista e compositore Leone Marco Bartolo”.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;"><br /></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Lunedì 27 dicembre, ore 20.00 –<br />Per Tutti Solo</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Nicola Andrioli, “Dialogando con i classici”</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Attraverso l'improvvisazione l'artista esplora l'ignoto. Il progetto nasce dal desiderio di ritrovare un contatto profondo con la materia musicale e sonora, lontano da barriere stilistiche. Un viaggio nel ricordo di antiche melodie, con uno slancio spontaneo verso una musica in divenire. Il pianoforte come un narratore senza spazio e senza tempo. Il repertorio di “Dialogando con i classici” proporrà improvvisazioni su temi classici pianistici tratti da Chopin, Ravel, Bach.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;"><br /></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Martedì 28 dicembre, ore 20.00</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">"Come Together: a tribute to Beatles, Bowie, Reed” con Stefano Luigi Mangia voce, synth, Giorgia Santoro flauti & live electronics, Pierpaolo Martino contrabbasso & live electronics</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">“Come Together” è un tributo a tre icone della cultura anglo-americana contemporanea e a tre "mondi" strettamente collegati. Lennon, l'autore del celebre brano incluso in Abbey Road, troverà in Bowie uno straordinario compagno di avventure (insieme scriveranno il celebre "Fame") e quest'ultimo a sua volta troverà nel Lou Reed dei Velvet Underground un Maestro e un compagno preziosissimo. Senza di loro la popular music non sarebbe stata la stessa. Di qui l'idea di celebrare le loro opere in una chiave totalmente rivisitata che strizza l’occhio al Jazz aprendo la narratività tematica ad ampi dialoghi improvvisativi tra la voce e gli strumenti in scena.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Mercoledì 29 dicembre, ore 20.00</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Gian Luca Milanese e Marco Schiavone<br />Crosstalk: dialoghi inattesi tra un flauto e un violoncello.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Il duo nasce dall'intenzione di esplorare le potenzialità espressive dei nostri due strumenti a contatto con linguaggi musicali diversi e pertanto non ci siamo per ora prefissati un repertorio chiuso, ma ci piace pensare di poterlo mutare continuando a sperimentare, proponendo dei classici e alcune mie composizioni.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;"><br /></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Giovedì 30 dicembre, ore 20.00 –<br />Per Tutti Solo</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Massimo Carrieri, “In a Baroque Mood”</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">“In a Baroque mood” è un progetto che nasce dal desiderio di mettere insieme i due percorsi musicali che maggiormente hanno condizionato la mia attività artistica, vale a dire, il primo in età giovanile più vicina per studi ed esperienze al mondo prettamente classico, il secondo, maturato successivamente, in cui mi sono avvicinato alle "altre musiche" e alla musica improvvisata. Un "trait d'union" quindi tra passato e presente, due mondi apparentemente lontani ma che in realtà convergono in diversi punti, uno su tutti la prassi improvvisativa, abilità già in uso nella musica antica e che in questi spartiti trova ampio spazio di fusione con la modernità. Sulla base di questo presupposto ho attinto alcuni titoli di compositori di età barocca e li ho interpretati secondo una mia rivisitazione influenzata da sonorità e soluzioni di stampo prettamente jazzistico, cercando comunque di rimanere quanto più equilibrato e rispettoso tra la partitura originale e il mio apporto diciamo “contemporaneo”. Il programma comprende musiche di: J.S. Bach, G.F. Handel, C. Monteverdi, E. Purcell, T. Merula, C. De Rore.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;"><br /></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Domenica 2 gennaio, ore 20.00</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Marco Rollo, “PINWHEEL” I colori dell’anima di Marco Rollo</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">“Una notte di questo anno terribilmente buio ho sentito il bisogno di ritornare alle origini. Seduto al piano ho iniziato a raccontarmi, a dipingere i colori che le vibrazioni delle corde del pianoforte mi trasmettevano”.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;"><br /></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Lunedì 3 gennaio, ore 20.00 -<br />[Per “Senti che bella questa. I poeti e la poesia detta”]</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Maria Pia Romano voce e Laura Cantando pianoforte, recital “Silenzio liquido” a cura di Paolo Martina.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Maria Pia Romano è giornalista, poetessa e autrice di romanzi. Scrive di lei Giovanni Invitto: “nelle poesie di Maria Pia Romano il tramite della seduzione e la sua consumazione sono dati dalla musica, dal suono e dal suo ascolto. La musicalità è generata dal tono pacato, mai feroce e violento, mai reattivo, neanche dinnanzi la certezza della fine del sogno. Accanto ai suoni, sono le luci e l’acqua a divenire sostanza immateriale di ciò che è pathos ed insieme elegia; (...) troviamo in queste poesie anche echi che rinviano ad immagini e volti diluiti nei tempi dell’incomprensione, dei silenzi meridionali, delle amicizie perdute. Quei silenzi, che sono urla, fratture e distanze...”. Le poesie che danno corpo al recital - tratte dalle raccolte “Linfa” (LiberArs, 1998), “L’estraneo. Poesie d’amore” (Manni, 2006), “Il funambolo sull’erba blu” (Besa, 2008), “La settima stella. Miscuglio di semi di sesamo e riso” (Besa, 2008) e “Geografie minime” (Il grillo, 2018) - respireranno assieme a pagine pianistiche del novecento storico (Alexsandr Skrjabin), dell’avanguardia (Luciano Berio, Sofia Gujbadulina) e della minimal music (Max Richter) eseguite da Laura Cantando, pianista dell’ensemble “Il suono lontano”.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">A seguire - Mauro Tre, Piano Solo</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Martedì 4 gennaio, ore 20.00 -<br />[Per “Senti che bella questa. I poeti e la poesia detta”]</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">“Nell’ora blu" di Maria Rosaria Cristaldi, edita nel 2019 da La Compagnia della Stampa.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Le parole, ispirate da stupore o meditata riflessione, pare siano state a lungo pensate e soppesate, quindi scelte e infine distillate in nitide epigrafi. Danno forma tangibile a un'inquieta e sofferta ricerca esistenziale. Traspare una civiltà che riverbera, privata magicamente della condizione terragna, nei tanti e suggestivi disegni, ben più che didascalico corredo ai testi: ricami di filigrana policroma, nel figurare cordofoni, ance e tamburi, raccontano l'incantamento di ritmi ipnotici, melodie taumaturgiche, danze rituali. Il mare è portato nel cuore da chi lo naviga, ma può risuonare anche in coloro che ne hanno solo vagheggiato l'orizzonte. E quel Salento, quel Sud che "restituiva esistenza all'origine" e si trasfonde nell'estasi di ieratici dervisci è un luogo che non ha più confini poiché appartiene alla geografia dell'anima.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">A seguire - Bring Your Horn Trio<br />Con Emanuele Coluccia sax, Filippo Bubbico piano e tastiere, Alberto Manco batteria</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">5 gennaio, ore 20.00</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Alessandra Congedo pianoforte e Max Vigneri voce</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">“LORO” viaggio nell’universo femminile<br />"LORO" nasce dall'incontro delle note al pianoforte di Alessandra Congedo e dalla voce calda di Max Vigneri. Uniti dalla passione per la musica e dall'idea di un progetto acustico che rivisita successi delle regine del buon canto d'autore italiano per voce maschile, selezionano un repertorio di interpreti e cantautrici diverse per stile, per tipo di voce, per cronologia anagrafica ed artistica, adattandolo ad un gusto comune per l'eleganza e raccontando la bellezza della melodia attraverso i testi più belli della poesia musicale.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;"><br /></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">6 gennaio, ore 20.00</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Irene Scardia<br />“Una stanza tutta per me”</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Le occasioni di vita, gli incontri e le relazioni, oltre all’interesse per la conoscenza e lo sviluppo armonioso del sé, diventano spunti di creazione. Nella scrittura dei brani la pianista racconta i suoi giorni, fotografa momenti di vita, descrive le sue emozioni, i desideri e le aspirazioni. Ispirata da Virginia Woolf che nel saggio “Una stanza tutta per sé” sostiene che una donna per creare ha bisogno di uno spazio tutto suo e di una rendita annuale, l’autrice fa suo questo motto e racchiude le nuove composizioni in un album dal titolo “Una stanza tutta per me”.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">7 gennaio, ore 20.00<br />[Per “Senti che bella questa. I poeti e la poesia detta”]</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Stefania Ruggieri “Scappare attaccare o nascondersi” Collettiva Edizioni Indipendenti</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Senza trama, si muovono figure fragili e impotenti, con le loro disabilità accertate o no, svelano inconsapevolmente le proprie ritualità attraverso esperienze vissute in una dimensione sociale che il più delle volte non dà scampo. Poesia di una coralità… Francesco, Elisa, Noemi, Giulia, Marta, Martina, Virginia ritratti nella quotidianità tra insofferenza e passione.<br />Stefania Ruggieri (1963), meridionale di Puglia. Una laurea in Economia con esperienza lavorativa nei settori acciaio e moda. Insegnante. Ha pubblicato libri di poesia. Della stessa autrice Ogni possibile preghiera 2020. Alcune sue poesie sono apparse su Nuovi argomenti.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">A seguire: "Clavel", progetto per Voce e Chitarra di Chiara Papa.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Clavel. Garofano. Nel linguaggio dei fiori, il garofano rosso è il simbolo della passione. Passione amorosa, per un uomo, una donna, un figlio. Passione per l'arte, per la vita, per la lotta, per la malinconia. "Passio-passionis: patimento, violenta e persistente emozione per qualcuno o qualcosa". In "Clavel" si canta la passione attraverso brani tratti dal repertorio del fado portoghese e del sudamerica "caliente"; si snocciolano storie di passione in tutte le sue forme, come grani di un rosario fatto di vita, amor, morte e resurrezione. "Clavel" è un inno a tutto ciò che pulsa, vive, urla e ride.</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">***</div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;">Il Fondo Verri è a Lecce, in via Santa Maria del Paradiso, 8.<br />Ingresso con Green Pass<br />Posti limitati. Necessaria la prenotazione al 327 3246985</div>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-29140637055409258372021-12-10T14:42:00.006+01:002021-12-10T14:44:17.032+01:00Verri Antonio Leonardo su Viaggiare in Puglia<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjikvRq_f9nqaf_v5EXbzSrDavdZ1Whvr-4Vl12TorYDyqr6MTTToOLVzyFmyhSs2bbFh2jl5V4h8p5tTpqEoe9gqvzSzuDBGrSmmkw0-Yh5LDoQuI_s94mtjQagINUN1tD-PY5xb8d48Da_uFYq7wLM6-NWxU8qFBwJhD_sGqFfC-k8LoqprGSobp8=s2048" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1431" height="326" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjikvRq_f9nqaf_v5EXbzSrDavdZ1Whvr-4Vl12TorYDyqr6MTTToOLVzyFmyhSs2bbFh2jl5V4h8p5tTpqEoe9gqvzSzuDBGrSmmkw0-Yh5LDoQuI_s94mtjQagINUN1tD-PY5xb8d48Da_uFYq7wLM6-NWxU8qFBwJhD_sGqFfC-k8LoqprGSobp8=w224-h326" width="224" /></a></div><br /> https://www.viaggiareinpuglia.it/evento/60794/it/Verri-Antonio-Leonardo---Una-stupenda-generazione<p></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-45746566519621144672021-11-15T18:01:00.002+01:002021-11-15T18:01:29.322+01:00La poesia di Aurelio Leo al Fondo Verri<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-zyRGEUhEssI/YZKSI_lVUnI/AAAAAAAAMDo/g5fM8VCriEkTukzX-QQBm-ZLqK8GIO6mACLcBGAsYHQ/s1653/locandina%2Blibro%2Baurelio%2Bleo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1653" data-original-width="1169" height="370" src="https://1.bp.blogspot.com/-zyRGEUhEssI/YZKSI_lVUnI/AAAAAAAAMDo/g5fM8VCriEkTukzX-QQBm-ZLqK8GIO6mACLcBGAsYHQ/w261-h370/locandina%2Blibro%2Baurelio%2Bleo.jpg" width="261" /></a></div><br /><p></p><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: black; font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 14.0pt; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-themecolor: text1;">Mercoledì 17</span></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 14.0pt; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"> novembre 2021</span></b><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 14.0pt; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">
alle ore 17.30, gli spazi del <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Fondo
Verri</b> (vico S. Maria del Paradiso) <span style="letter-spacing: .5pt;">a <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Lecce</b>,<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"> </b>ospiteranno la silloge poetica di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Aurelio Leo</b> dal titolo “<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">I giorni
che mi mancano di te</b>”</span>, edito da<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Edizioni Esperidi</b>. Introduce e modera <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Pompeo
Maritati </b>presidente Apsec-Lecce, interviene lo scrittore ed antropologo <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Maurizio Nocera</b>, è presente l’editore <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Claudio Martino</b>. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 14.0pt; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Ingresso libero con green pass e prenotazione obbligatoria al n.
366 4278788.<o:p></o:p></span></b></p>
<p style="text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 14.0pt; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Il
libro: </span></b><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 14.0pt; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Il volume raccoglie versi che intendono comunicare un dolore: “c’è
un padre in ascolto, c’è l’ombra di un figlio perduto. C’è, dappertutto, non
solo l’impressione ma la realtà di un’assenza: quella inesorabile procurata
dalla morte” (Luigi Scorrano). <o:p></o:p></span></p>
<p style="text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: black; font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 14.0pt; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-themecolor: text1;">L’autore</span></b><span style="color: black; font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 14.0pt; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-themecolor: text1;">: Aurelio Leo è nato a Tuglie, dove tuttora vive: è
Laureato in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università degli Studi di
Lecce con una tesi su Allen Ginsberg, guru della “beat generation”. Negli anni
’70-’80 ha collaborato con Antonio Verri nella “avventura editoriale” del <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Pensionante de’ Saraceni</i> ed in <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Caffè Greco</i>. Nello stesso periodo ha
collaborato con dei fogli di poesia di collettivi militanti. <o:p></o:p></span></p><br /><p></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-46810846329094542382021-11-15T17:59:00.002+01:002021-11-15T17:59:18.926+01:00Un recital per Antonio L. Verri<p align="right" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: right; text-autospace: none;"><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">“<i>Fate solo ciò che vi incanta</i>”<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: right; text-autospace: none;"><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">A.L. Verri</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><b><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><br /></span></b></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://1.bp.blogspot.com/-HnMyCAJQV5g/YZKR12DBWNI/AAAAAAAAMDg/einMkvxrk5QG5dvpA2BXO9MXNOQlNIfDACLcBGAsYHQ/s1280/UNA%2BSTUPENDA%2BGENERAZIONE_Manifesto_01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="896" height="362" src="https://1.bp.blogspot.com/-HnMyCAJQV5g/YZKR12DBWNI/AAAAAAAAMDg/einMkvxrk5QG5dvpA2BXO9MXNOQlNIfDACLcBGAsYHQ/w224-h362/UNA%2BSTUPENDA%2BGENERAZIONE_Manifesto_01.jpeg" width="224" /></a></b></div><b><br /><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><br /></span></b><p></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><b><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Sabato, 13 novembre 2021, ore 18.00<br /></span></b><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 16pt;"><b>Museo Sigismondo Castromediano, Lecce<br /></b></span><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 16pt;">L’inaugurazione e un recital per “</span><b style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 16pt;">VERRI Antonio Leonardo.<br /></b><b><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Una stupenda generazione”</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; text-align: justify;"><span style="color: windowtext; font-family: "inherit",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">Una mostra di strada, sul muro di cinta del Museo
Castromediano, che si rivolge alla strada. Un “evento di carta” che vuole
condividere la provocazione del “fate fogli di poesia”, esortazione che Antonio
Verri rivolgeva ai suoi numerosi sodali e collaboratori, quella “stupenda
generazione” che la mostra vuole celebrare, rilanciandone la conoscenza.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; text-align: justify;"><b><span style="color: windowtext; font-family: "inherit",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">Il recital<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; text-align: justify;"><span style="color: windowtext; font-family: "inherit",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">All’inaugurazione della mostra seguirà, nella sala degli
incontri del Museo Sigismondo Castromediano, un recital dedicato alle parole
del poeta di Caprarica di Lecce con la cantante Daria Falco accompagnata dalla
fisarmonica di Bruno Galeone, da Emanuele Coluccia al pianoforte e al sax e da
Vincenzo Grasso al clarinetto. La poesia sarà affidata alle voci di Simone
Giorgino, Simone Franco, Piero Rapanà e Mino De Santis.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; text-align: justify;"><span style="color: windowtext; font-family: "inherit",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">***</span><span style="color: windowtext; font-family: "inherit", serif; font-size: 12pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 3.75pt; mso-hyphenate: auto; text-align: justify;"><span style="color: windowtext; font-family: "inherit",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">[ La mostra è realizzata nell'ambito del “Piano straordinario
di sostegno alla Cultura, denominato “Custodiamo la cultura in Puglia” della
Regione Puglia dall’Associazione Culturale Fondo Verri e dal Polo
Biblio-Museale di Lecce con il Teatro Pubblico Pugliese - con il supporto
realizzativo di Bigsur e di EduVita, in collaborazione con le Amministrazioni
Comunali di Lecce, di Caprarica di Lecce, Cursi, Sternatia e con il patrocinio
della Fondazione Notte della Taranta. </span><span style="color: #65676b; font-family: "inherit",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI Historic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">]<o:p></o:p></span></p>
<p><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 10pt; text-align: justify;"> </span> </p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-76234599126873517642021-11-15T17:56:00.002+01:002021-11-15T17:56:29.616+01:00VERRi Antonio Leonardo. Una stupenda generazione<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Nd8NcirfgpE/YZKQ-CyBibI/AAAAAAAAMDY/ux-VmcK2PRIo_pNRGJ432FJcxnQYeW2rQCLcBGAsYHQ/s1600/Invito%2BVerri%2BAntonio%2BLeonardo.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="761" height="463" src="https://1.bp.blogspot.com/-Nd8NcirfgpE/YZKQ-CyBibI/AAAAAAAAMDY/ux-VmcK2PRIo_pNRGJ432FJcxnQYeW2rQCLcBGAsYHQ/w207-h463/Invito%2BVerri%2BAntonio%2BLeonardo.jpeg" width="207" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><a name="_Hlk87466414"><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Associazione Culturale Fondo Verri<br /></span></a><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;">Museo Sigismondo
Castromediano<br /></span><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;">Regione Puglia –
Teatro Pubblico Pugliese<br /></span><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;">Polo BiblioMuseale di
Lecce<br /></span><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;">Bigsur<br /></span><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;">EduVita<br /></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: windowtext; font-size: 14pt; text-align: left;">Amministrazioni Comunali di Lecce, Caprarica di
Lecce, Cursi, Sternatia<br /></span><span style="color: windowtext; font-size: 14pt; text-align: left;">Fondazione Notte della Taranta</span></div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-autospace: none;"><span style="mso-bookmark: _Hlk87466414;"><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p> </o:p></span></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: right; text-autospace: none;"><span style="mso-bookmark: _Hlk87466414;"><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">“<i>Fate solo ciò che
vi incanta</i>”<o:p></o:p></span></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: right; text-autospace: none;"><span style="mso-bookmark: _Hlk87466414;"><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">A.L. Verri<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="mso-bookmark: _Hlk87466414;"><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p> </o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="mso-bookmark: _Hlk87466414;"><b><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Sabato, 13 novembre 2021,
ore 18.30<br /></span></b></span><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 16pt;"><b>Museo Sigismondo
Castromediano<br /></b></span><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 16pt;">Inaugurazione della
mostra </span><b style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 16pt;">VERRI Antonio Leonardo.<br /></b><b><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Una stupenda
generazione</span></b></p>
<span style="mso-bookmark: _Hlk87466414;"></span>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="LO-normal" style="background: white; line-height: 115%; text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Le
due grandi mostre retrospettive “<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Edoardo
De Candia – Amo.Odio.Oro</b>” (tenutasi a Lecce, dal 10 luglio al 30 settembre
2017, negli spazi del Complesso Museale di San Francesco della Scarpa) e “<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Girolamo Comi – Spirito d’Armonia. Il
poeta, l’Accademia Salentina e gli artisti dell’Albero</b>” (tenutasi a Lecce
negli spazi della Biblioteca N. Bernardini e a Lucugnano, negli spazi di
Palazzo Comi dal 15 marzo al 15 giugno 2019), hanno avviato una ricognizione e
permesso una larga<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>divulgazione delle
esperienze letterarie e artistiche che hanno segnato il Novecento salentino,
coinvolgendo il nostro territorio in una riconsiderazione tematica che
riteniamo sia utile continuare dedicando una nuova mostra retrospettiva alla
figura di Antonio Leonardo Verri.<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><b><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 18.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">VERRI Antonio Leonardo – Una stupenda generazioni”<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><i><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Una mostra dedicata al poeta di Caprarica di Lecce e all’ultimo
Novecento salentino</span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Il titolo scelto - proposto e approvato dal Teatro Pubblico Pugliese
nell’ambito del “Piano straordinario di sostegno alla Cultura, denominato “Custodiamo
la cultura in Puglia” della Regione Puglia - è “<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">VERRI Antonio Leonardo – Una stupenda generazione</b>”. Un titolo che
invita a riflettere sulla figura di Antonio L. Verri e sul suo operare di poeta
e di aggregatore di energie, di esperienze, di singolarità intellettuali,
poetiche e artistiche.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><a name="_Hlk87466389"><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Il <b><u>13 novembre 2021, alle 18.00</u></b>, il
primo atto dell’omaggio che l’Associazione Culturale Fondo Verri, il Polo Biblio-Museale
di Lecce e il Teatro Pubblico Pugliese - con il supporto realizzativo di Bigsur
e di EduVita, in collaborazione con le Amministrazioni Comunali di Lecce, di
Caprarica di Lecce, Cursi, Sternatia e con il patrocinio della Fondazione Notte
della Taranta - rivolgono al poeta con l’inaugurazione, lungo il muro di cinta <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">del Museo Sigismondo Castromediano</b><span style="mso-bidi-font-weight: bold;">,</span> di una mostra che raccoglie versi e
segni dell’immaginario verriano. <o:p></o:p></span></a></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="mso-bookmark: _Hlk87466389;"><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Una mostra di strada
che si rivolge alla strada anche attraverso un’affissione di “fogli di poesia”
sulle plance pubblicitarie cittadine. Un “evento di carta” che vuole
condividere la provocazione del “fate fogli di poesia”, esortazione che Antonio
Verri rivolgeva ai suoi numerosi sodali e collaboratori, quella “stupenda
generazione” che la mostra vuole celebrare, rilanciandone la conoscenza.<o:p></o:p></span></span></p>
<span style="mso-bookmark: _Hlk87466389;"></span>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Nel mese di gennaio - in concomitanza con la lavorazione del catalogo <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>- il secondo atto della mostra con
l’inaugurazione, negli spazi del Convitto Palmieri, di una sezione dedicata
alla produzione editoriale di Antonio L. Verri.</span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: center; text-autospace: none;"><span style="color: windowtext; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">*** *** ***</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Scrittore,
giornalista, operatore culturale, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Antonio
L. Verri</b> è stato uno degli intellettuali salentini più importanti e
prolifici nel periodo compreso fra i tardi anni Settanta e i primi Novanta del
Novecento, dedicare a lui una mostra retrospettiva è aprirsi a una coralità. <o:p></o:p></span></p>
<p style="margin-top: 0cm;">Figlio di Raffaele e Filomena, Antonio Leonardo
Verri, nasce a Caprarica di Lecce il 22 febbraio del 1949 e qui scompare nel
1993 in seguito a un incidente stradale. L’attività di Verri si caratterizza
per la costante valorizzazione della cultura locale, sia attraverso
l’infaticabile promozione di artisti salentini – scrittori, pittori, musicisti
già noti o emergenti – sia attraverso lo studio di vicende e fenomeni
caratteristici della nostra storia e del nostro patrimonio culturale.<o:p></o:p></p>
<p style="margin-top: 0cm;">Da poeta, non ha mai dimenticato la sua radice
contadina, cantore della “Cultura dei Tao” è tra coloro che hanno dato al
Salento il fondamento teorico della riscoperta delle tradizioni popolari.<o:p></o:p></p>
<p style="margin-top: 0cm;">Altro aspetto dell’opera di Antonio L. Verri è la
frenetica sperimentazione stilistica che caratterizza le sue opere, con il
dibattito da lui stimolato nelle numerose riviste di cui fu promotore (Caffè
Greco, Pensionante de’ Saraceni, Corriere internazionale, Il quotidiano dei
poeti, Ballyhoo) è stato il primo scrittore a introdurre nella letteratura
salentina le istanze del postmodernismo su cui ci si iniziava a confrontare a
livello nazionale e internazionale, con l’evidente obiettivo di aggiornare e di
far interagire la nostra tradizione letteraria con i più vitali fermenti
culturali dell’epoca.</p><p style="margin-top: 0cm;"><span style="background-color: white; text-indent: 35.4pt;">Con "</span><b style="text-indent: 35.4pt;">Una stupenda generazione</b><span style="background-color: white; text-indent: 35.4pt;">", titolo di un
paradigmatico testo pubblicato nel 1988 su Sud Puglia, rivista della Banca
Popolare Pugliese, Antonio L. Verri traccia, nei fatti, la prima (e forse
unica) ricognizione militante dell'arte contemporanea in Terra d'Otranto tra
anni Settanta e Ottanta. Una ricognizione trasversale ai generi, capace di
coniugare in un </span><i style="text-indent: 35.4pt;">unicum</i><span style="background-color: white; text-indent: 35.4pt;"> l'esperienza creativa che Verri osservava,
serviva e valorizzava con il suo incessante e instancabile “fare”. L'aggregazione
è stata la leva del suo operare, del suo progettare “contenitori di esperienze”
aperti (riviste, mostre, “banchi” di letterari”, iniziative editoriali) e mai
nella soggezione dell'essere in “provincia”, in linea con tutta la tradizione
letteraria del Novecento salentino, osando e sollecitando relazioni ampie,
regionali, nazionali e internazionali.</span></p><p style="margin-top: 0cm; text-indent: 35.4pt;"><o:p></o:p></p>
<p style="margin-top: 0cm;">Il corpo di “Ar, il Gran Saraceno”, così spesso era
appellato il poeta di Caprarica, era un corpo grande, intellettualmente
capiente, capace di accogliere e di farsi carico delle istanze e delle
necessità espressive di tanti. Una moltitudine di nomi viene in mente
pensandolo e, a lui e a questi nomi, la mostra, in corso di progettazione, “<b>VERRI
Antonio Leonardo – Una stupenda generazione</b>” vuol rendere omaggio e nuova
visibilità.</p><p style="margin-top: 0cm;"><o:p></o:p></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-46165025124588768722021-05-07T12:04:00.003+02:002021-05-07T12:04:19.268+02:00A Caprarica un appuntamento dedicato ad ANtonio L. Verri<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-B68XqsqX0-4/YJUQViO-sFI/AAAAAAAALhE/mIF-BBLb89wKxredgIZl6jPZEZFC87ihACLcBGAsYHQ/s1600/Per%2BVerri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1132" height="551" src="https://1.bp.blogspot.com/-B68XqsqX0-4/YJUQViO-sFI/AAAAAAAALhE/mIF-BBLb89wKxredgIZl6jPZEZFC87ihACLcBGAsYHQ/w393-h551/Per%2BVerri.jpg" width="393" /></a></div><br /> <p></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562502091498908889.post-47660123801941315882021-01-26T15:54:00.000+01:002021-01-26T15:54:00.211+01:00NON SENTITE L'ODORE DEL FUMO?<p> <br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-BPc9Y6I7jiI/YBAsoY97VqI/AAAAAAAALUs/dl3dtN_aYQIZzz3WVBR1SIVI4nOyr4LggCLcBGAsYHQ/s1414/Testata%2Bper%2BFB%2BDolci%2Bper%2B%2Bil%2BTempo%2Bdella%2BMemoria.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="781" data-original-width="1414" height="258" src="https://1.bp.blogspot.com/-BPc9Y6I7jiI/YBAsoY97VqI/AAAAAAAALUs/dl3dtN_aYQIZzz3WVBR1SIVI4nOyr4LggCLcBGAsYHQ/w466-h258/Testata%2Bper%2BFB%2BDolci%2Bper%2B%2Bil%2BTempo%2Bdella%2BMemoria.jpg" width="466" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Abbiamo scelto Danilo Dolci per attraversare il Tempo della
Memoria, quello che dal 27 gennaio al 10 febbraio, “corre” tra due tragedie
dell’Umano, diverse certo, ma significative e monito per il presente che ancora
produce barbarie. Abbiamo scelto Danilo Dolci perché poeta concreto con il suo
fare, artefice di consapevolezza e di cambiamento. Versi, i suoi, di una
chiarezza essenziale: </span><span style="background: white; color: #050505; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI";">"Ciascuno
umilmente si informi / umile ma responsabile riferisca a chi non sa: / dai
campi con i cartelli a quelli nuovi, più ipocriti / Auschwitz sta figliando nel
mondo / Non sentite l’odore del fumo? I figli pur diversi gli somigliano".
Quello che proponiamo è un recital prodotto in CD nel 1974 con </span><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Con Theresia Bothe, canto, chitarra;
Claudia Avila, canto; Katharina Heutjer, violino e registratore; Peter Croton,
chitarra; Michelangelo Rinaldi, piano e friscalettu; Daniela Dolci,
recitazione.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Il lavoro - che ha celebrato i 50 anni di attività del
Comitato “Verein zur Förderung des Werkes von Danilo Dolci”, in Svizzera - è composto
da poesie e testi di Danilo, estratti dai libri “Poema Umano”, Einaudi 1974 e
“Chissà se i pesci piangono”, Einaudi, 1973 e canzoni scritte da Theresia Bothe
la quale, avendo trovato grande affinità tra il suo impegno sociale e i versi
di Danilo, si è lasciata ispirare dalle sue poesie. </span><span style="background: white; color: #050505; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI";"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="background: white; color: #050505; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI";"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="background: white; color: #050505; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Segoe UI";">L’orrore
è in atto, accade, sta accadendo adesso in Europa! </span><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span></p><br /></div><p></p>Mauro Marinohttp://www.blogger.com/profile/00357217696174702674noreply@blogger.com