giovedì 28 maggio 2015

Visite ai Giardini di Pietra a Cursi



 
1996 - Il teatro della Valdoca a Cursi

C’è sempre un inizio nelle cose; nelle cose piccole e nelle cose grandi; nelle scelte dei singoli e in quelle che i singoli compiono pensando alla comunità. La memoria è virtù per chi sa custodirla e coltivarla: conserva atti, scritture, tracce, luoghi e se si torna indietro nel tempo questi si chiarificano ri-trovando nomi, parole e circostanze. II perché di scelte, di strategie, di ispirazioni capaci di anticipare, di sentire prima lo “spirito del tempo”.
Cursi con il suo straordinario territorio è stata scena negli anni Novanta - con le iniziative poste in essere con “Territori di Pietra” - di accadimenti profondamente culturali, apripista e palestra di pratiche divenute via via consuete, nel Salento, usurate nell’inseguimento del “grande evento”, dello spettacolo fine a se stesso. Riflettendo su quella grande esperienza di valorizzazione territoriale l’Amministrazione Comunale di Cursi, propone per “OPENSALENTO Arti Suoni e Sapori del Medio Salento”, con la direzione artistica del Fondo Verri e dello scultore Antonio De Luca e in partenariato con l’Ecomuseo della Pietra Leccese e l’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce, “Visite ai Giardini di Pietra” una serata di parole, di musica e di canti in cammino nel parco delle cave per riscoprire il senso autentico di un approccio acustico con la “solennità” dei luoghi e con la loro intima drammaturgia.


Il manifesto di Visite ai Giardini di Pietra

Visite ai Giardini di Pietra. Parole, musica e canti in cammino nel parco delle cave” prenderà il via alle 18:30, di sabato 30 maggio da Palazzo De Donno, a Cursi in Piazza Pio XII dove sarà proposta la visione in loop dei materiali video girati nel 1996 nel corso della residenza a Cursi del Teatro della Valdoca di Cesena diretto da Cesare Ronconi che, con un grande gruppo di attori, i musicisti di Bevano Est e la Banda Rocati propose il progetto itinerante "Ero bellissimo avevo le ali” e, in un memorabile allestimento nello sprofondo di una grande cava, lo spettacolo “Fuoco Centrale”.
Dalla piazza centrale di Cursi il cammino proseguirà lungo un itinerario in Zona Serpentane toccando i luoghi significativi dell’esperienza performativa che nel passato ha interessato l’area delle cave di pietra: la cava del teatro, la cava che ospitò il Teatro della Valdoca. Accompagneranno e incanteranno i visitatori le attrici-cantanti de “La cuspide malva” Manuela Mastria, Francesca Greco, Iula Marzulli, Adriana Polo; il poeta Giuseppe Semeraro; il musicista Roberto Gagliardi.
Si giungerà infine in una cava giardino scelta per l’occasione (zona Serpentane) nella quale dalle ore 21:00 si terrà uno spettacolo musicale e teatrale con la partecipazione di tutti gli artisti intervenuti, tra cui gli attori-lettori Piero Rapanà, Simone Franco, Simone Giorgino, Ilaria Seclì; le attrici Alessandra De Luca e Silvia Lodi; i musicisti Marco Bartolo ed Admir Shkurtaj; la cantante Enza Pagliara e il cantautore Mino De Santis.



mercoledì 20 maggio 2015

Aver cura dell'arte. Incontro con Lorenzo Madaro






Mercoledì 20 maggio, alle 19.30 al Fondo Verri l’incontro “Aver cura dell’arte”, l’occasione è data dalla presentazione di “Remake” raccolta di scritti sull’arte e sugli artisti di Lorenzo Madaro. A presentare e dialogare con l’autore Marina Pizzarelli e Marinilde Giannandrea

Leggiamo cosa scrive Rosalba Branà, direttrice della Fondazione Pascali di Polignano a Mare nella prefazione di “Remake”: “Critici d’arte, storici dell’arte, artisti storicizzati e giovani promesse ormai consolidate nel panorama nazionale e internazionale, collezionisti, mercanti, galleristi, direttori di museo: Remake (pp. 115, A100 Edizioni) vuole rappresentare una sintesi panoramica – che in quanto tale non pretende esaustività alcuna – su alcune realtà e situazioni che si sono affacciate in Italia, e in Puglia soprattutto, nell’ultimo quinquennio. In alcuni casi si tratta di analisi e cronache in presa diretta, nate durante il lavoro giornalistico dell’autore, collaboratore dell’edizione pugliese di Repubblica; ci sono poi i dialoghi con alcuni artisti – Francesco Arena, Luigi Antonio Presicce, Mat Collishaw, Costas Varotsos, Sarah Ciracì, Fernando De Filippi, Kengiro Azuma, Hidetoshi Nagasawa –, di cui Madaro ha seguito il percorso in diverse occasioni, per poi giungere a veri e propri resoconti di alcune rassegne espositive visitate negli ultimi anni in diverse città e ai testi che hanno accompagnato alcune mostre personali ordinate in tempi recenti.

Una panoramica, dicevamo, che riguarda anche alcune figure della critica d’arte – da Gillo Dorfles a Peppino Appella, da Achille Bonito Oliva a Lorenzo Canova –, che attraverso i dialoghi con l’autore hanno raccontato esperienze e declinato i metodi della disciplina. Metodi e ragioni della critica d’arte, ricerca prettamente artistica, collezionismo, mercato: sono diversi gli argomenti trattati in questa panoramica. Perciò una basilare divisione in capitoli tematici è stata necessaria per una fruizione più semplice di queste pagine.

Nel libro vi sono poi diverse tracce sulla Puglia contemporanea, la regione in cui chi scrive opera con continuità, collaborando con istituzioni pubbliche e realtà private. Una breve passeggiata tra i progetti e i luoghi più dinamici, ripercorrendo – seppure brevemente, per ovvi motivi di spazio – le finalità di alcuni luoghi specifici: dal MUST di Lecce alla Fondazione Pascali di Polignano, alla Fondazione Noesi di Martina Franca, per poi passare alle gallerie d’arte e ad alcune rassegne che in questi anni hanno contrassegnato un paesaggio mutevole ormai meritorio di un’attenzione mirata da parte degli addetti ai lavori.

“E qui subentra un altro aspetto del nostro autore, il ruolo di critico e curatore. Secondo quanto diceva Alighiero Boetti, il curatore deve aiutare gli artisti a realizzare i sogni impossibili, Madaro ha già al suo attivo la curatela di interessanti mostre in spazi pubblici e privati. Molto apprezzato il volersi muovere sui territori trasversali del linguaggio, sino a non attribuire all’età anagrafica degli artisti da lui coinvolti un valore assoluto, sono giovani o meno giovani, affermati, in via di affermazione o “dimenticati”, Madaro bada solo alla qualità dell’opera. Accompagnato da una grande curiosità, tiene moltissimo a frequentare l’artista, ad avere con lui contatti quasi quotidiani, a frequentare gli studi; fa con gli artisti viaggi di lavoro e di piacere, segue da vicino l’evolversi e il nascere delle opere, discutendone il pensiero, mai restandone “fuori”. Una figura di critico e curatore aperto, colto e passionale, la pratica dell’amicizia con l’artista, lo rende un prezioso compagno di viaggio, un “fiancheggiatore” dell’artista, un complice che entra nelle complesse procedure di elaborazione di un’opera seguendone spesso l’iter dalla gestazione alla nascita dell’opera […]”.

Lorenzo Madaro è laureato in Storia dell’arte contemporanea all’Università del Salento, nel 2013 ha conseguito il master di II livello in Museologia, museografia e gestione dei beni culturali all’Università Cattolica del Sacro Cuore (sede di Milano). Dal 2010 collabora come critico d’arte all’edizione pugliese del quotidiano “La Repubblica”, per cui cura anche il blog "Arte. Arti visive e dintorni". Nel 2013, con Rosalba Branà e Antonello Tolve, ha curato la personale di Mat Collishaw presso Fondazione Pascali di Polignano a mare, nell’ambito del Premio Pino Pascali. È docente a contratto di Storia e metodologia della critica d’arte all’Accademia di Belle Arti di Lecce. È direttore artistico del progetto europeo CreArt. Network of cities for artistic creation per Comune di Lecce – Settore Programmazione strategica e comunitaria e Settore Cultura.

sabato 16 maggio 2015

Vincenzo Camerino al Fondo Verri





La copertina del libro edito da Musicaos
Martedì 19 Maggio 2015, alle ore 19.30, presso il FondoVerri a Lecce, in via Santa Maria del Paradiso, si terrà la presentazione del volume scritto da Vincenzo Camerino, dal titolo “Le vele incantate del cinema e l’elogio della malinconia”, edito da Musicaos Editore. Per questo nuovo “viaggio” nella settima arte il professor Vincenzo Camerino, già docente di Storia e critica del Cinema e di Semiologia del Cinema presso lʼUniversità del Salento, sceglie di soffermare il suo sguardo sulle figure di alcuni dei registi, in assoluto più importanti del panorama internazionale. Una raccolta di saggi che dal cinema arriva a toccare le tematiche più urgenti della produzione culturale e sociale. Lʼautore dialogherà assieme a Luciano Pagano. A seguire, legandosi ad alcuni dei temi trattati nel testo, verrà proiettato un frammento tratto da “Oblomov” di Nikita Michalkov.

Nel corso dell'incontro verrà proiettato un frammento tratto da “Oblomov” di Nikita Michalkov.
Vincenzo Camerino nella prima parte di questo lavoro ci accompagna in un viaggio affascinante tra alcune delle figure di registi più importanti del secolo appena trascorso. Da Michalkov (Schiava d'amore - Oblomov) a Almodóvar , passando per Kusturica, Miklós Jancsó, Dassin, Tarkovskij, Godard, Renato Castellani, Michael Winterbottom, Pier Paolo Pasolini e altri. I saggi contenuti nella seconda parte affrontano, sempre a partire dalla suggestione della pellicola, alcune delle tematiche più urgenti legate alla società, alla cultura, alla politica. Dalle influenze del cinema sul Novecento al suo rapporto con la cultura e il senso della storia, fino alla funzione educatrice che la "settima arte" ha per una comunità, toccando il racconto di una terra, la Puglia e il Salento, attraverso i recenti lavori che l'hanno attraversata.

Indice del volume
Il cinema sovietico, la sorgente Michalkov, Schiava d’amore / La drammaturgia Oblomoviana e la Sopravvivenza dell’Umano / Quando il cinema “apre” l’Adriatico (e oltre) / Il cinema e la realtà nello sguardo amaro di Dassin / Breviario sul cinema di Pedro Almodóvar / Vivre sa vie. La pennellata semiologica / Lo sguardo filmico e militante di Gianfranco Mingozzi / Lo sguardo della Storia raccontato dalle mirabili regie di Miklós Jancsó / Renato Castellani, il cinema, Il Brigante / Jude di Michael Winterbottom / Così il cinema ha influenzato il Novecento / Il cinema delle origini tra cultura e senso della storia / Educare al linguaggio cinematografico è pensiero che si poetizza / A tutti coloro che ritengono che il cinema, oltre ad effondere profumi etici, possa accrescere democraticamente la coscienza di una Comunità. / Il cinema come periscopio ansiolitico e come progetto, e l’universale desiderio / Un dizionario per raccontare il cinema in Puglia, anche un lieto abbecedario in zona-socializzante / L’associazionismo cinematografico che, talvolta, volle farsi “guerrigliero” per debellare le sudditanze. / L’editoria cinematografica nel Salento, e dintorni / Sulle ali della Storia con il ritrovato e alquanto ammaccato Risorgimento

Vincenzo Camerino, già docente di Storia e critica del cinema, nonché di Semiologia del cinema, presso l’Università del Salento, ha pubblicato diverse e svariate armonie cinematografiche. In precedenza: Nelle utopie del Sud e del cinema; I cristalli della regia; La subalternità della politica, l’orgoglio della cultura, le assonanze del cinema; Le sensualità cinematografiche e le sospensioni delle passioni. Il futuro?... Se l’incanto mentale si svolge secondo le stabilità tra il Vecchio e il Nuovo dei laboriosi sentimenti il possibile prosieguo: La bellezza e le piacevolezze oniriche, ovvero le divinità al femminile.

giovedì 14 maggio 2015

Le favole senegalesi al Fondo Verri





La copertina del libro edito da Modu Modu


“Era l'alba. Un'alba simile a tante altre nella Savana, che preannunciava mattinate, meriggi e tramonti come da sempre se n'erano visti su questa Madre Terra... Eppure molti fatti inaspettati possono accadere in un giorno simile a tanti altri, nella Savana come altrove”…



Venerdì 15 maggio alle 18.00, il Fondo Verri ospita l'incontro con l'illustratrice Alice Pietroforte che presenterà il libro “Favole Senegalesi”, edito dalla casa editrice Modu Modu. Nella serata saranno esposte, per la prima volta in mostra, le tavole con i disegni originali. A seguire, alle 18.30, andrà in scena uno spettacolo ispirato ad uno dei racconti del libro “Aduna la vita” a cura dei burattini de “Il piccolo Teatro di Pane” accompagnati per l'occasione dalle musica di Emanuele Coluccia e Morris Pellizzari. L’ingresso libero