venerdì 3 aprile 2015

Passioni, la Cuspide Malva per Luzi e Sartori

Antonello da Messina, Ecce Homo - 1473
Venerdì 3 aprile 2015, alle 20.30, La Cuspide Malva presenta al Fondo Verri, in prima assoluta, “Passioni” performance poetica liberamente tratta da testi di Mario Luzi e Giovanni Testori.
A cura di Manuela Mastria. In scena: Iula Marzulli, Manuela Mastria, Francesca Greco, Adriana Polo. Canti composti dal musicista Gaetano Fidanza.
Il tema religioso della Passione si fa laica litania, pianto silenzioso, intima invocazione. C’è un uomo piccolo, minuto, con una storia apparentemente semplice. Un uomo che porta sul costato i segni di un destino che va oltre l’umano. Sulla fronte le ferite di una scelta forse troppo difficile e coraggiosa. E’ il Cristo de La Passione del poeta Mario Luzi. Un uomo, appunto, che, in piedi sulla croce, confida una umanissima paura di morire: “Padre, non giudicarlo/ questo mio parlarti umano quasi delirante,/ accoglilo come un desiderio d’amore,/ non guardare alla sua insensatezza”.
Accanto al figlio, la madre. Una madre, o meglio Maria, che con un coro di voci femminili, intesse un dialogo-interrogatorio carnale e umanissimo. E’ la madre di Testori, del suo Interrogatorio a Maria, una donna in carne ed ossa simile alle nostre madri. Corpo nel quale, purezza e ardore, finiscono con l’appartenere allo stesso ordine di sangue e di fiamme. A lei il coro, in una formula molto vicina all’oratorio, rivolge un interrogatorio accorato: “..ma tu se puoi,/ se troppo non chiediamo/(…) puoi a noi spiegare/ il senso del sigillo/ che disserri l’inesplicabile scrittura/ che ognuno ebbe nell’attimo della prima trafittura./ (…) Il senso dell’essere voluto, dell’essere deciso”.
Umanissima la risposta di Maria: “quel disegno è scritto lì, nel nostro quotidiano dire sì”.