martedì 24 dicembre 2019

Nitti Capone, Siciliani, Vasquez e Tre al Fondo Verri

Eleonora Nitti Capone







Associazione Culturale Fondo Verri - Associazione Presìdi del libro
con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale della Città di Lecce

e dell’Assessorato allo spettacolo e al turismo.
Nell’ambito del progetto “Terre Lab.Oratori”

Regione Puglia Assessorato Industria Culturale e Turismo

 

Le Mani e l’Ascolto

 

 

Sabato 28 dicembre, al Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso 8, a Lecce per la rassegna Le Mani e l’Ascolto, dalle 19.30, in apertura la presentazione del libro “Primo fuoco” di Eleonora Nitti Capone edito da Musicaos la lettura dei versi sarà accompagnata da Samuel Mello (Oud) e Andrea Gerardi (chitarra elettrica e ambientazione sonora). A seguire, la performance di Fabio Siciliani, voce e Raffaele Vasquez, pianoforte. Chiude la serata un solo del pianista Mauro Tre.

Primo fuoco” è l’esordio poetico di Eleonora Nitti Capone. Una poesia che osserva il lettore come un animale in gabbia, in cui quello che avviene è un incontro singolare dove l’autrice ci rende, come lei, osservatori a distanza.Nei versi di Eleonora Nitti Capone c’è l’intenzione di ricucire un sentiero interrotto, mettendo in contatto le due dimensioni, si tratta di una sfida mediata dall’accettazione da parte dell’uomo di mettersi al margine rispetto all’animale, in quanto facente parte della barbarie.
Si racconta di una mutazione storica nei rapporti tra l’uomo e la natura Madre nutrice abbandonata e vilipesa nei suoi viventi. Esiste un elemento titanico, un riferimento alla grandezza del divino, alla sua presenza nella natura; siamo dinanzi a un elemento al quale avremmo dovuto porgere l’orecchio, per ascoltare prima di un distacco totale, le avvisaglie di un disastro di là da venire.
Ciò che avviene è un processo di fusione del corpo e dello spirito con il corpo e con lo spirito della natura, nel quale l’io poetante è immerso.
Un alfabeto del corpo, un ricongiungimento di cui il “primo fuoco” è stato avvisaglia, segnale. Il congiungimento con la natura va al passo con il disgiungimento dalla famiglia umana, dall’esistenza vissuta come aggressione sistematica. La condizione di umanità che diventa natura si congiunge con la quiete dell’attesa.
“Primo fuoco”, di Eleonora Nitti Capone, colpisce per la coerenza e la misura adoperate, per un linguaggio che interroga, cercando risposte, e allo stesso è capace di evocare luoghi senza la necessità di un tempo definito, dimostrando una dimestichezza e un dialogo con le fonti classiche, confrontandosi con tematiche attuali, prima fra tutte proprio il rapporto tra poeta e natura, ambiente, ecosistema.
“Primo fuoco” è una raccolta che domanda, e che lascia il lettore in uno stadio sospeso, simile alla sensazione che si può provare nei paraggi delle verità che non hanno risposte, ma che ugualmente, per il solo averne apprezzato l’esistenza, anche per un breve attimo, hanno mutato la nostra percezione aspettativa della realtà.


Si ringrazia MERICO Pianoforti, Cantina BONSEGNA Nardò, CAROLI Hotels