giovedì 19 dicembre 2019

Lega & Baldoni per De Andrè

Guido Baldoni e Alessio Lega


Venerdì 20 dicembre 2019, dalle 20.00, al Fondo Verri, per la terza serata della rassegna Le Mani e l’Ascolto,  Alessio Lega e Guido Baldoni presentano il recital “Fabrizio De Andrè per voce e fisarmonica. Ribelli, Banditi, Principesse, Uomini, Dei, Viaggiatori”.

 

Scrive Alessio Lega presentando il progetto: «Una serie di fortunati concerti tutti incentrati sul repertorio di De André ci hanno convinto che il pubblico aveva piacere a poter riascoltare la nostra versione delle sue canzoni, dovuta all''intento provocatorio di Alessio Lega nel far capire a Matteo Salvini perché de André non può piacergli! e all'incredibile virtuosismo di Guido Baldoni, che ha più che mai trasformato il suo strumento in "un'orchestra con le bretelle".
Un concerto molto sobrio dal punto di vista strumentale che ricolloca questo repertorio violato in un punto di vista libertario, ribelle e solidale. Abbiamo per anni interpretato le canzoni di Fabrizio De Andrè nelle più svariate occasioni pubbliche, la nostra crescita personale e politica se ne è arricchita. A oltre vent'anni dalla morte, il suo monumento di marmo o calcestruzzo rischia di oscurarne la portata rivoluzionaria. Abbiamo perciò ridato a questi brani l'essenzialità del cantastorie, senza privarli della loro ricchezza musicale e soprattutto della loro carica eversiva. Uno spettacolo nato per la scena, registrato in un'unica sessione, con tutte le sue imprecisioni e con tutta la sua vita.

 

Alla base del concerto un messaggio: De Andrè è vivo e (soprattutto) lotta insieme a noi”.

Alessio Lega è uno dei cantautori più conosciuti e stimati della sua generazione, ma è anche uno scrittore e militante anarchico. È nato a Lecce nel 1972 e vive dal 1990 a Milano. Scrive canzoni, canta, suona la chitarra, ha pubblicato dischi e libri a proprio nome e partecipato a decine di opere collettive. Ha messo in scena centinaia di spettacoli, di performance, di conferenze e concerti sulla canzone d’autore mondiale e sulla musica popolare e d’impegno. Dopo un’assidua frequentazione col Nuovo Canzoniere Italiano, è considerato oggi il rappresentante più coerente del canto sociale, in bilico fra canzone d’autore e riproposizione dei repertori storici, tanto da essere uno dei protagonisti del Nuovo Bella Ciao riallestito da Riccardo Tesi. È citato nei dizionari (Garzanti, Giunti, Rizzoli), si è guadagnato i riconoscimenti più ambiti (Targa Tenco, Premio Lunezia, ecc.), è inserito in antologie, libri, su di lui sono stati girati due film documentari. Eppure Alessio non rinuncia al nobile donchisciottismo di cantare dove gli piace, piuttosto che dove “si deve”, andando in giro a tentare di cambiare se stesso e il mondo con le canzoni di cui fa l’autore, l’interprete e lo storico.