martedì 10 dicembre 2019

Il delicato mondo di Nick Drake al Fondo Verri





Sabato 14 dicembre 2019, dalle 19.30 al Fondo Verri
Roberto Molle presenta il libro - cdIl delicato mondo di Nick Drake”
con il curatore i musicisti Rocco Giangreco, Fanny & Marco, Fernando Alemanni.



Il delicato mondo di Nick Drake , un libro e un cd, realizzato da Roberto Molle, responsabile del Consorzio Autori Del Mediterraneo, per omaggiare Nick Drake, un musicista ignorato in vita e apprezzato e rivalutato solo dopo la morte, capace con la sua voce calda e profonda e con la sua musica senza tempo di influenzare buona parte della produzione musicale degli ultimi quarant’anni. Molle ha coinvolto in quest’idea quaranta autori (tra musicisti, poeti, scrittori e giornalisti) da un po’ tutta Italia, più quattro ospiti speciali, due dagli Stati Uniti gli altri due dall'Inghilterra, tutti impegnati in un canto corale dedicato al musicista inglese scomparso a soli 26 anni nel 1974. Canzoni, storie e poesie ispirate dalla musica e la vita di Nick Drake; poi racconti e testimonianze vissute in prima persona da alcuni dei protagonisti presenti in questo progetto. 

Nicholas Rodney Drake nasce a Rangoon, Birmania, il 19 giugno 1948 in una famiglia dell’alta borghesia espatriata: padre ingegnere per la Bombay Burmah Trading Corporation, madre figlia di un funzionario dell’amministrazione britannica in India. La famiglia torna nel Regno Unito nel 1950: il debutto in pubblico di Nick avviene all’età di due anni sul piccolo palco della nave che li riporta in madrepatria. La famiglia si stabilisce a Tanworth-in-Arden, a pochi chilometri da Birmingham. Nick lascia casa presto per andare a scuola in convitto, poi come il bisnonno, il nonno e suo padre prima di lui, frequenta il Marlborough College dove eccelle negli sport e scopre la musica: suona clarinetto e sassofono, forma il suo primo gruppo e comincia a trascurare gli studi. Vince una borsa di studio per il Fitzwilliam College di Cambridge, ma prima passa sei mesi a Aix en Provence, dove sperimenta cannabis e Lsd, suona come busker per le strade e con gli amici fa un’incursione in Marocco dove incrocia i Rolling Stones. Quando va a Cambridge, ormai più che studiare letteratura vuole suonare. Qui nel 1967 conosce Robert Kirby e fa spesso la spola con Londra dove, durante un concerto alla Roundhouse, viene notato da Ashley Hutchings dei Fairport Convention che lo mette in contatto con Joe Boyd, titolare dell’etichetta Witchseason. Con lui Drake inciderà tre album – Five Leaves Left (1969), Bryter Layter (1971) e Pink Moon (1972) – ignorati da pubblico e critica. Tormentato da un disagio psichico insostenibile, aggravato dagli stupefacenti e dagli psicofarmaci che avrebbero dovuto aiutarlo, nel 1974 muore per overdose di medicinali. Sul giradischi aveva uno dei Concerti brandeburghesi di Bach, sul comodino Il mito di Sisifo di Camus. La lapide nel cimitero di St Mary Magdalene a Tanworth riporta i versi di From the Morning, da Pink Moon: «E adesso risorgiamo e siamo ovunque».