Sabato
11 febbraio, dalle 19.30, al Fondo Verri il vernissage di “Indovina chi?”
mostra di Giulio Schirosi e Veronica La Greca.
“Nessuno è
il mio nome.
Nessuno mi
chiamano mia madre e mio padre e tutti gli altri compagni.”
Odissea libro IX
Gli spazi di ricerca
sull’identità, mitica domanda esistenziale dell’uomo sull’uomo stesso, possono
avere molteplici sviluppi, direzioni, “ambienti”. Vivono anzi di
soluzioni infinite ed infinitesimali.
E se dovessimo far
camminare a braccetto la ricerca sull’identità, con la ricerca di identità
nello spazio? Quale Identità? Quale Spazio? Le Identità si
trovano nello spazio o sono Identità spaziali?
Esistono spazi nelle
Identità o è necessario far spazio alle Identità?
A proposito di Spatium, agevoliamoci l’ingresso nel guazzabuglio ludico proposto considerandolo come:
- Porzione di
terra;
- Distanza fisica
tra due punti;
- Intervallo di
tempo tra due avvenimenti;
- Luogo in cui
vivere e dimorare *dimorare <DEMORARI:
tardare, indugiare, attendere, fermarsi.
Il percorso espositivo, quindi, viaggia e indugia, tra illustrazione, pittura, e fotografia, con l’intento effettivo ed unico di giocare a collocare la persona nello spazio o lo spazio nella persona.
Tralasciando, secoli
di letteratura e speculazione filosofica e quantica, in tal senso, la proposta
di questa esposizione non attende né risultati scientifici, né un conseguimento
gnoseologico di tipo esistenziale, né, tantomeno raccolte di dati istat, in
base alle vostre immaginazioni, fantasiose o meno.
Si configura, semmai,
come proposta di gioco interattivo, di input ludico, più abile a generare una
esondazione di dubbi e scetticismi arguti, che a fornire risposte sapienziali.
Sono le figure
antropomorfe di La Greca, primeve di
tratto, come di fisionomia, che subendo nel tempo un’identità per lo più
di genere, vanno incontro alla gradualità d’affollamento ,di paesaggi e
ambienti fotografati da Schirosi, o
sono gli spazi ad impossessarsi delle figure?
Soluzioni di
identikit, soliti ignoti, inediti noti,
collassi di spazio- tempo fagocitati da espressioni e mimiche facciali,
personalità più o meno affollate di una
stanza piena, o più deserte di una landa desolata,luoghi aperti e menti chiuse,
o dimensioni opprimenti con soffritto di corpi commisti?
Provate ad indugiare a demorari, attardandovi, o anche sbrigandovi, purché proviate a tentare INDOVINA CHI, il gioco possibilista, scevro di soluzione definitiva.
Lara Gigante