giovedì 3 marzo 2016

Giuseppe Pellegrino al Fondo Verri



Venerdì 4 marzo, alle 19.30, al Fondo Verri
Assoluto relativo
raccolta di “sociopsicofilosoforismi”
di Giuseppe Pellegrino, edita da Milella

Giuseppe Pellegrino
La complessità dell’animo umano è il filo conduttore di “Assoluto Relativo” (Edizioni Milella) il libro di Giuseppe Pellegrino – il medico umanista - che sarà presentato al Fondo Verri di Lecce, venerdì 4 marzo, alle 19.30.
La copertina di Assoluto Relativo

Settecentotre aforismi e pensieri, si inseguono di pagina in pagina, mettendo in evidenza le difficoltà e i conflitti del vivere contemporaneo. Riflessioni che esprimono tante facce della stessa medaglia: l’uomo nel suo rapportarsi agli altri e alla vita. Frammenti che rivelano una profonda conoscenza della psiche umana da parte di un autore che affida alla scrittura la sua visione del mondo. «Gli aforismi di “Assoluto Relativo” sono per me – scrive l’autore – un modo ilare e giocoso, a volte anche sarcastico e corrosivo, di dare il mio contributo verso un’armonizzazione del singolo individuo con se stesso, con gli altri e con la società in cui vive».
«Sono convinto – si legge nell’introduzione al libro -  che questo approccio alla “materia umana” sia la strada maestra anche per contrastare il fenomeno dello stigma» che segna chi dalla “normalità” è considerato inferiore e deviante. Un approccio che contrasta le ristrettezze intellettuali del “pensiero unico ed assoluto, foriero di conflitti e generatore di sofferenza”.

Giuseppe Pellegrino è laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in psicoterapia cognitivo-comportamentale. È laureato in Filosofia. Vive con la sua famiglia nel Salento dove lavora presso la locale Asl e privatamente nel proprio studio, occupandosi di medicina delle dipendenze, psichiatria e psicoterapia. Ha vissuto in diverse città italiane, sia per motivi di approfondimento specialistico della sua formazione post-laurea, che per motivi professionali.
Ha sviluppato sin dai primi anni della sua formazione in campo medico una particolare predilezione e sensibilità verso “l’umano”, inteso come sfera psicologica ed esistenziale che integra e compendia una visione dell’essere umano e della sua sofferenza, che egli riteneva riduttiva per come trasmessa ai medici in formazione dal corso di studi delle attuali facoltà italiane di medicina e chirurgia. All’organicismo e ad una visione riduttiva e troppo “tecnologica” della medicina e della sua materia di studio, appunto l’essere umano, ha voluto contrapporre come principio ispiratore della sua vita di uomo e di medico, una visione “olistica”, che lo ha portato ad avere l’esigenza di completare il suo percorso professionale e di crescita umana approdando alla laurea in filosofia, dopo la specializzazione in psicoterapia cognitivo - comportamentale, il corso di perfezionamento universitario in terapia del dolore e cure palliative, e il master universitario di II livello in psicofarmacologia clinica. Da numerosi anni è impegnato nel sociale in diverse associazioni che hanno per scopo la filantropia e la divulgazione di tematiche inerenti il disagio psichico, finalizzate alla prevenzione ed alla lotta allo “stigma” che spesso coinvolge e fa ulteriormente soffrire le persone che sono interessate da tali problematiche. In campo letterario ha esordito nel 2013 con il suo lavoro “Mostruosità letterarie-diario di autoterapia” edito da Milella Spazio Vivo, Lecce. Nell’Ottobre 2014 esce nelle librerie il suo secondo lavoro “Interni d’Uomo” edito da Besa, un lavoro che egli ama definire di “antropologia filosofica in versi” e che lo caratterizza definitivamente come “Medico Umanista”.