lunedì 10 febbraio 2014

La poesia visiva di Francesco Aprile


L'immagine della mostra e le note critiche di Ferrando e Caggiula


Martedì 11 febbraio, alle 19:30, al Fondo Verri di Lecce, in Via S. Maria del Paradiso 8.a, l'inaugurazione della mostra di Francesco Aprile "Manifesto. Poesie visive, scritture asemantiche.
Da qui, altrove. In un discorso ancora aperto".

Note critiche di Bartolomé Ferrando e Cristiano Caggiula

Manifesto. Poesie visive, scritture asemantiche, è il titolo della mostra che raccoglie opere verbo-visive realizzate lungo un arco di tempo che corre dal 2010 a queste prime avvisaglie del 2014. Poesie verbo-visive, scritture asemantiche, che indagano l'intelaiatura sociale della parola. «La scrittura poetica di Francesco Aprile respira, sopravvive e si manifesta, fra cancellature e macchie, sbavature. Una scrittura punteggiata da parole isolate, sopravvissute ad una gran catastrofe. [...] Poesia visiva che parla […] fino a perdersi nella propria sparizione» (Bartolomé Ferrando). Una guerra di simboli. Parole lanciate. Cadere di corpi e fronde tagliate. Lacerazioni dell'habitus o ricognizioni sullo stesso. «L’efferatezza del simbolo è guerra visiva. MANIFESTO […] fonemi-opliti, dall’armatura galvanizzata preparano l’assedio finale, è il momento di scegliere da che parte guerreggiare» (Cristiano Caggiula). La mostra sarà visitabile fino al 21 febbraio.