sabato 14 febbraio 2015

Elio Ria per Rimbaud al FV


La copertina del libro edito da Villaggio Maori nella collana Ellissi



Venerdì 20 febbraio, dalle 19.00, al Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso 8, a Lecce, la presentazione di “Il ragazzo dalla faccia pulita. Saggio su Rimbaud” di Elio Ria, interverranno con l’autore Alessandra Peluso e Mauro Marino.

Contro ogni rigidità mentale, pregiudizio, al di sopra di ogni regola, a favore della libertà e dell'esprimere se stessi senza alcun bisogno di nascondersi. Questo è Arthur Rimbaud, emblematico poeta del secolo XIX, e, perché no, del nostro” così scrive Alessandra Peluso su Affari Italiani presentando il volume edito da Villaggio Maori.

Simbolo di rottura con tutto ciò che è conforme ad ogni regola che, secondo Rimbaud, non serviva ad altro che ad ammansire il popolo, inneggiando ad un uso delle mani e non della mente. Caratteristica che accomuna la sua alla nostra epoca: agite, fate, senza pensare, il contrario del motto illuminista: “Sapere aude”. Tutto ciò il giovane Rimbaud lo ha dimostrato con la sua vita, in cui ha percorso con bruciante rapidità i territori concessigli dalla letteratura, fino a esaurirla, a uscirne (Davide Rondoni). Pensiero libero che gli ha comportato la solitudine sino alla morte in Africa, continente che sceglie come esempio di libertà assoluta, da non intendere come ribellione bensì lo specchio della poesia della discesa agli inferi.
Un altro modus vivendi che ha voluto concedersi è stata la sua breve “omosessualità”, allora come oggi una scelta che rende l'essere umano emarginato; ma Rimbaud ha dimostrato che, credendo in se stesso, soprattutto, ha senso vivere, considerarsi un individuo libero e pensante. Il modo di comunicare ed esprimere, affermando se stesso, è la poesia, nella quale paradossalmente l'io individuale si concilia con l'io collettivo: «L'Io che deve esprimersi in poesia non è quello individuale, è qualcosa che trascende la realtà più vasta, in un luogo che lo escluda e lo renda entità diversa. Un “Io” a più voci, collettivo, che tralasciando le cose stupide della quotidianità si lascia guidare per cogliere le “quintessenze”, in un meccanismo di rovesciamento perverso dell'ordine e del disordine dell'anima, che deve essere scardinata dalle apparenze ingannevoli e dai pregiudizi precostituiti, affinché se ne possa comprendere il funzionamento sottratto dalla morale e al'ipoteca condizionata e sottoposta di Dio».

“Il ragazzo dalla faccia pulita. Saggio su Rimbaud”,
edito da Villaggio Maori Edizioni, collana Ellissi diretta da Davide Dell’Ombra
€14