martedì 22 settembre 2020

Filippo e Nitti Capone, due poetesse per il Bazar al Convitto


Martedì 22 settembre 2020 // Due incontri di poesia nel Chiostro dell'ex Convitto Palmieri.

Ore 19.30, Fernanda Filippo, Emozioni in circolo, Musicaos

 "Fernanda Filippo - scrive Giusy Agrosì - compie un'operazione di svestizione completa, lasciandosi leggere fin dentro l'intimo suo, senza ritrosie. [..] La scrittura caratterizzata da un'architettura semplice e intellegibile, ci consente di muoverci fra le varie stanze della sua Anima e di non sentirci mai fuori contesto. [..] La capacità di comunicare profondamente le proprie emozioni consente alla Filippo di entrare nel dolore e nella rabbia del lettore. Ella si sottopone per prima a questa azione di scavo continuo, senza limitazioni e si mostra forte nella sua apparente debolezza [..] Se l'approccio iniziale consente di rilevare un linguaggio semplice ed immediato, il significato del testo poetico costringe contemporaneamente ad una interpretazione decisamente più profonda, in cui il flusso di coscienza cattura la comprensione e la complicità del lettore. [..] La Filippo si interroga sulla presenza della Poesia e sul ruolo del Poeta. [..] La sua poesia delinea in maniera equilibrata l'approccio necessario a comprendere il rapporto con se stessi e con gli altri, per contribuire alla costruzione di un mondo in cui si possano conciliare le libertà individuali nel rispetto reciproco."

Ore 20.30, Eleonora Nitti Capone, Primo fuoco, Musicaos

 Primo fuoco” è l’esordio poetico di Eleonora Nitti Capone. Una poesia che osserva il lettore come un animale in gabbia, in cui quello che avviene è un incontro singolare dove l’autrice ci rende, come lei, osservatori a distanza. Nei versi di Eleonora Nitti Capone c’è l’intenzione di ricucire un sentiero interrotto, mettendo in contatto le due dimensioni, si tratta di una sfida mediata dall’accettazione da parte dell’uomo di mettersi al margine rispetto all’animale, in quanto facente parte della barbarie. Si racconta di una mutazione storica nei rapporti tra l’uomo e la natura – Madre nutrice – abbandonata e vilipesa nei suoi viventi. Esiste un elemento titanico, un riferimento alla grandezza del divino, alla sua presenza nella natura; siamo dinanzi a un elemento al quale avremmo dovuto porgere l’orecchio, per ascoltare prima di un distacco totale, le avvisaglie di un disastro di là da venire. Eleonora Nitti Capone studia Lettere Classiche all’Alma Mater Studiorum e lavora con il teatro. Ha pubblicato la raccolta Maria dei Meschini e altre novelle (Oltretutto libri Editore 2018) e Sola Carthago in un’antologia (Insedicesimo Edizioni). E’ nata a Lecce nel 1998 e vive tra il Salento e Bologna. Primo fuoco, con alcune poesie da questa selezione, sarà pubblicato nel 2020 da Musicaos.