mercoledì 24 aprile 2019

Dario Muci al Fondo Verri


Domenica 28 aprile 2019, alle 21.00 al Fondo Verri
Il recital “Sulu” di e con Dario Muci
Dario Muci ritratto da Giuseppe Rutigliano
Una presa di posizione forte e senza compromessi che unisce ricerca sul campo ed impegno sociale, dando vita ad un repertorio tradizionale ed originale, che apre uno “spaccato” sulla condizione dei contadini e operai, vittime oggi come ieri di grandi disparità sociali. Questa la nota che introduce a “Sulu” recital di e con Un repertorio rabbioso, a tratti ironico e dolce, che narra gli scenari sociali e politici in cui versa il nostro paese, in particolare il Sud, intrecciato a momenti storici significativi che hanno caratterizzato la vita di milioni di Italiani.
[…] la Resistenza, L’eccidio di Parabita, la tragedia di San Donaci e Le occupazioni delle terre, l’Emigrazione, il Sud di ieri che somiglia al sud di oggi, immobile, inesorabilmente sempre uguale […]

Cantante e musicista Salentino, affianca alla sua attività concertistica anche una appassionata e profonda ricerca sulle tradizioni orali. Discepolo del barbiere-musicista Luigi Stifani di Nardò “medico delle tarantate”, ha esordito nel mondo della musica popolare nel ‘97 col gruppo Dakkamè. Nel 2000 inizia la sua collaborazione con Officina Zoè e successivamente con Salentorkestra. Con la sua ricerca sulla tradizione, porta alla luce il repertorio polifonico delle “sorelle Gaballo” e un documentario su “Antonio Calsolaro” e la musica delle sale da barba (barberìa) nel Capo di Leuca. Ha preso parte alla realizzazione di diverse colonne sonore sia per film che per documentario. Al suo primo disco “Mandatari” (Anima Mundi 2007) seguono “Centueuna” – Salentorkestra (Anima Mundi 2008), “Canti polivocali del Salento Nardò/Arneo” – Sorelle Gaballo (Kurumuny 2009), “Sulu” (Anima Mundi/ Kurumuny 2011). Nel 2013, con Lupo Editore ha pubblicato “Rutulì – Barberia e canti del Salento”. Nell’aprile del 2016 ha pubbblicato per AnimaMundi il secondo volume dedicato alla musica delle sale da barba con un documentario allegato sul maestro Antonio Calsolaro, ultimo depositario nel Salento dell’antico repertorio di ballabili della Barberia.