Venerdì 6 dicembre 2019, dalle 19.00
Laura Garavaglia al Fondo Verri presenta la raccolta di versi
“Numeri e stelle”
edita da I Quaderni del Bardo di Stefano Donno
Su un percorso di riavvicinamento tra saperi e sensibilità
ritenuti, soprattutto dall’opinione comune, scarsamente conciliabili, che si
muove la ricerca di Laura Garavaglia. Poetessa, collaboratrice giornalistica e
animatrice culturale (ha fondato e presiede a tutt’oggi “La Casa della Poesia
di Como”). In “Numeri e stelle”,
è la scienza a occupare il posto centrale, la matematica, ovvero la
speculazione umana più disincarnata. Ogni
poesia della raccolta corrisponde a un ritratto, e questo è preceduto nel
titolo dall’indicazione della scoperta o, meglio, della ‘rottura
epistemologica’ grazie alla quale il personaggio in causa raggiunse la
celebrità. Ad esempio, per Fibonacci, si richiamano i suoi numerosi viaggi in
Oriente nel segno, per così dire, dell’ecumenismo matematico. Opportuno
l’accenno alla sua familiarità con quell’illuminato sovrano che fu, nel
Duecento, Federico II, teso a costruire un ponte culturale tra Europa e Asia, e
a coordinare, intuendo precocemente i fasti interdisciplinari, filosofia e
diritto, poesia e scienza. Il padre della matematica, Pitagora di Samo, è
circonfuso da un’aura primigenia, precedente la rottura dell’unità del
conoscere, in virtù della quale la scienza dei numeri faceva una sola cosa con
la cosmologia e la musica (“numeri e note / uniti nella luce”): la musica delle
sfere. Garavaglia non fa che tradurre in immagine poetica il mito di Pitagora,
trasmessoci dall’antichità, secondo cui egli dedusse le leggi matematiche
dall’armonia dei colpi di quattro martelli sull’incudine. È in quest’ordine
d’idee che potremo apprezzare la metafora personificata scelta per definire
Évariste Galois: “Eri il Rimbaud dei numeri”. I numeri formano un corpo sonoro,
mentre la poesia – musicale in sé – dà vita a un inesauribile reticolo di
cifre, algoritmi, simmetrie e proporzioni. Ricordiamo Novalis: “Meravigliosità
della matematica. Essa è una delle principali prove della simpatia e identità
della natura e dell’animo”.
Laura Garavaglia è nata a Milano nel 1956. Vive e lavora a Como. Pubblicista, ha
collaborato alle pagine culturali dei quotidiani “Il Giornale”, “Il Corriere di
Como”, “L’Ordine”. Ha insegnato materie letterarie nelle scuole superiori della
provincia di Milano e della città di Como. Ha fondato e presiede l’Associazione
culturale “La Casa della Poesia di Como”.) È organizzatrice e curatrice del
Festival Internazionale “Europa in versi” che dal 2011 si tiene ogni anno a
Como. Ha collaborato anche con il Festival di Letteratura “Parolario”, con la
mostra di arte contemporanea Miniartextil (Como) e con il Festival “Poestate”
(Lugano). È membro del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Europa in
versi”, legato al Festival omonimo e del Premio Letterario “Antonio Fogazzaro”.
È membro del PEN Club Italiano e Svizzero e del World Poetry Movememt. Le sue
poesie sono state tradotte in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese,
rumeno, albanese, macedone, serbo, turco, farsi, giapponese e coreano. Sue
poesie sono state inserite in molte antologie e in riviste letterarie italiane
e straniere. Ha partecipato a Festival Internazionali di Poesia in Germania,
Romania (dove ha ricevuto un Premio come Manager Culturale Internazionale
dall’Accademia Mihai Eminescu di Craiova), Macedonia, Montenegro, Danimarca,
Spagna,Turchia, Colombia, Giappone, ecc. Scrive come critico letterario su
DIVERSI blog e collabora con case editrici e riviste, tra cui la rivista Argo.
Annuario di Poesia 2015 e 2016.