giovedì 5 dicembre 2019

Laura Garavaglia al Fondo Verri





Venerdì 6 dicembre 2019, dalle 19.00
Laura Garavaglia al Fondo Verri presenta la raccolta di versi
“Numeri e stelle” edita da I Quaderni del Bardo di Stefano Donno

Su un percorso di riavvicinamento tra saperi e sensibilità ritenuti, soprattutto dall’opinione comune, scarsamente conciliabili, che si muove la ricerca di Laura Garavaglia. Poetessa, collaboratrice giornalistica e animatrice culturale (ha fondato e presiede a tutt’oggi “La Casa della Poesia di Como”). In “Numeri e stelle”, è la scienza a occupare il posto centrale, la matematica, ovvero la speculazione umana più disincarnata. Ogni poesia della raccolta corrisponde a un ritratto, e questo è preceduto nel titolo dall’indicazione della scoperta o, meglio, della ‘rottura epistemologica’ grazie alla quale il personaggio in causa raggiunse la celebrità. Ad esempio, per Fibonacci, si richiamano i suoi numerosi viaggi in Oriente nel segno, per così dire, dell’ecumenismo matematico. Opportuno l’accenno alla sua familiarità con quell’illuminato sovrano che fu, nel Duecento, Federico II, teso a costruire un ponte culturale tra Europa e Asia, e a coordinare, intuendo precocemente i fasti interdisciplinari, filosofia e diritto, poesia e scienza. Il padre della matematica, Pitagora di Samo, è circonfuso da un’aura primigenia, precedente la rottura dell’unità del conoscere, in virtù della quale la scienza dei numeri faceva una sola cosa con la cosmologia e la musica (“numeri e note / uniti nella luce”): la musica delle sfere. Garavaglia non fa che tradurre in immagine poetica il mito di Pitagora, trasmessoci dall’antichità, secondo cui egli dedusse le leggi matematiche dall’armonia dei colpi di quattro martelli sull’incudine. È in quest’ordine d’idee che potremo apprezzare la metafora personificata scelta per definire Évariste Galois: “Eri il Rimbaud dei numeri”. I numeri formano un corpo sonoro, mentre la poesia – musicale in sé – dà vita a un inesauribile reticolo di cifre, algoritmi, simmetrie e proporzioni. Ricordiamo Novalis: “Meravigliosità della matematica. Essa è una delle principali prove della simpatia e identità della natura e dell’animo”.

Laura Garavaglia è nata a Milano nel 1956. Vive e lavora a Como. Pubblicista, ha collaborato alle pagine culturali dei quotidiani “Il Giornale”, “Il Corriere di Como”, “L’Ordine”. Ha insegnato materie letterarie nelle scuole superiori della provincia di Milano e della città di Como. Ha fondato e presiede l’Associazione culturale “La Casa della Poesia di Como”.) È organizzatrice e curatrice del Festival Internazionale “Europa in versi” che dal 2011 si tiene ogni anno a Como. Ha collaborato anche con il Festival di Letteratura “Parolario”, con la mostra di arte contemporanea Miniartextil (Como) e con il Festival “Poestate” (Lugano). È membro del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Europa in versi”, legato al Festival omonimo e del Premio Letterario “Antonio Fogazzaro”. È membro del PEN Club Italiano e Svizzero e del World Poetry Movememt. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, rumeno, albanese, macedone, serbo, turco, farsi, giapponese e coreano. Sue poesie sono state inserite in molte antologie e in riviste letterarie italiane e straniere. Ha partecipato a Festival Internazionali di Poesia in Germania, Romania (dove ha ricevuto un Premio come Manager Culturale Internazionale dall’Accademia Mihai Eminescu di Craiova), Macedonia, Montenegro, Danimarca, Spagna,Turchia, Colombia, Giappone, ecc. Scrive come critico letterario su DIVERSI blog e collabora con case editrici e riviste, tra cui la rivista Argo. Annuario di Poesia 2015 e 2016.