martedì 22 marzo 2022

Una serata dedicata a Niny Rucco e alla sua poesia

 



Fondo Verri - Presidio del libro di Lecce – Stagione 2022
VENTI SEDIE – Laboratori, incontri, presentazioni, dialoghi

giovedì 24 marzo 2022, alle h. 19,30
 “Comu se dice amore?”
un incontro in memoria di Niny Rucco

“Comu se dice amore?” è il titolo dell’incontro che si terrà Il 24 marzo, alle h. 19,30 presso il Fondo Verri, Presidio del libro di Lecce, in memoria di Niny Rucco, all’anagrafe Giovanni Rucco, nel secondo trigesimo dalla sua scomparsa. Una serata per ricordare la figura di un uomo e di un poeta che ha attraversato per 98 anni le “strade dell’anima” della sua città, Lecce, tanto amata e che lo ha tanto riamato. Docente, poeta, commediografo con la passione per la pittura e la musica, ma con una formazione giuridica e filosofica, ha pubblicato opere in dialetto leccese e in lingua, ha scritto e rappresentato commedie nei teatri della sua città, ha composto canzoni, ha organizzato e presieduto Associazioni culturali dalla lunga e florida storia, ha fatto della sua parola e della sua vita una traccia indelebile per i giovani di tutte le età che hanno frequentato le sue lezioni. Ha ricevuto la cittadinanza onoraria della sua seconda “patria”, Zollino, che lo ha visto insegnante elementare prima della docenza di Materie Giuridiche al Costa. Nella serata, all’insegna dei ricordi, gli interventi della dott.ssa Gina Pennetta, che con profonda partecipazione ha organizzato l’incontro, del prof. Carlo Alberto Augieri, le letture in lingua e in vernacolo a cura di Mauro Marino, Piero Rapanà e Gina Pennetta, gli interventi musicali a cura dei Maestri Alessandra Rucco al pianoforte, e Gianluca Milanese al flauto.

 

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sabato 12 marzo 2022

Valentina Diana per 20 sedie al Fondo Verri

 

 


Fondo Verri - Presidio del libro di Lecce – Stagione 2022
VENTI SEDIE – Laboratori, incontri, presentazioni, dialoghi

Giovedì 18 marzo ’22, ore 19.00, al Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso, 8, a Lecce la presentazione del libro “UNO” di Valentina Diana, edito da Giulio Perrone (2022).

Scrive Gianni Montieri in una nota di lettura del libro di Valentina Diana: “Uno chi è? Uno è la persona (oppure la cosa) che si attende, che Valentina Diana rende il fulcro (ma anche il bersaglio) dell’aspettativa. Uno è qualcuno che si è amato e che forse è andato via. Uno è chi si vorrebbe tornasse. Uno è chi non è mai stato, mai esistito. Uno è un sogno, un desiderio, un’utopia.

«Uno è così stupido perché si perde. Uno è dentro il suo smarrirsi nel mio amore. Non può sapere dov’è». Cos’è l’attesa? In che modo aspettiamo? Quanto tempo dedichiamo all’aspettare e all’aspettativa? L’attesa - stare fermi o in movimento, in meditazione o in tensione, tristi o allegri, sereni o preoccupati, timorosi o spavaldi – è un aspetto con il quale ci misuriamo ogni giorno; e ci pesiamo tesi verso il futuro, ma anche guardando nello specchietto retrovisore, l’aspettare ha a che fare pure col passato.

La tensione verso un’aspettativa è la sintesi di come sostiamo nel mondo, nel tempo. Il nostro modo di attendere, e perciò di sperare, di desiderare, ci disegna, ci spiega, ci dice chi siamo. All’interno di questo ritratto nostro, che la biografia farà, esplodono fotografie, profili, chiaroscuri, riflessi, coni d’ombra, pezzi di noi seduti a un tavolo, davanti a una finestra, sulla soglia di casa, chiusi in una stanza, un nostro piede fuori fuoco che corre, una gamba accavallata sull’altra, mani ferme che si tengono, mani che si agitano, mani che fanno disegni nell’aria. L’attesa ci certifica esatti una volta che stabiliamo la cosa o il chi. Nel libro di Valentina Diana (Giulio Perrone, 2022), l’attendere è per “Uno” che è anche il titolo di questo coro di piccole prose, molto belle”.

Nata a Torino nel 1968, Valentina Diana si diploma nel 1997 come attrice alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi e lavora per molti anni come attrice con importanti registi come Marco Baliani, Isabelle Pousseur Elio De Capitani, Renato Gabrielli, Giorgio Barberio Corsetti, Francois Kahn, Alfonso Santagata, Gabriele Vacis, Denise Marleau, Thierry Salmon. Dal 2001 si dedica  alla drammaturgia.
Nel febbraio 2008 ha fondato, insieme a Lorenzo Fontana, la Compagnia 15 febbraio, che ha dato luogo a diverse produzioni, alcune delle quali in collaborazione con la regista berlinese Claudia Hamm e altri con teatri francesi. Dal 2012 ha cominciato ad occuparsi sempre più di scrittura teatrale e di scrittura in prosa.
Collabora pressoché stabilmente con la Compagnia Principio Attivo Teatro, di Lecce, in qualità di autrice e dramaturg. Tra i suoi testi troviamo Fratelli (diretto da Lorenzo Fontana, con Andrea Collavino e Beatrice Schiros, prodotto da Sistema Teatro Torino), Ricordati di ricordare cosa? (Premio nazionale di drammaturgia Il centro del discorso 2009), La bicicletta rossa (Premio Eolo Awards 2013 per la drammaturgia), Senza Voce – Storia di Ciccilla briganta (regia Silvia Lodi, prod. Principio Attivo Teatro, Lecce), La palestra della felicità, (testo pubblicato da Cue Press, con la regia di Elena Russo Arman, con Elena Russo Arman e Cristian Giammarini, una produzione Teatro dell’Elfo). Opera Nazionale Combattenti presenta i Giganti della montagna a III (regia Giuseppe Semerararo, Compagnia Principio Attivo, Lecce), L’eternità dolcissima di Renato Cane (debutto 2016 teatro Brancaccino Roma, prossimamente in stagione 2017-18 Teatro dell’Elfo Milano, regia Vinicio Marchioni, con Marco Vergani, prod.Khora Teatro) e Dimmi, su cosa giuri? (regia L.Fontana, O.Manescalchi, prod.Teatro Baretti Torino).
Ha anche scritto i romanzi Smamma (Einaudi 2014) e Mariti o Le imperfezioni di Gi (Einaudi 2015).

Ingresso con Green Pass, posti limitati.

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mercoledì 9 marzo 2022

"Incontro al vento" di Giuseppe Fioschi al Fondo Verri


 

Fondo Verri - Presidio del libro di Lecce – Stagione 2022
VENTI SEDIE – Laboratori, incontri, presentazioni, dialoghi

Giovedì 10 marzo ’22, ore 19.00, al Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso, 8, a Lecce la presentazione del libro “Incontro al vento” di Giuseppe Fioschi, edito da Spagine Fondo Verri edizioni.

Scrive nella sua nota introduttiva Silvia Cazzato: “Trovare Giuseppe Fioschi in un racconto significa incontrarlo in una zona neutra, nella quale la sua persona diventa personaggio, la sua statura si ingrandisce fino a trasformarlo in un eroe epico. Epico non perché non sia stato capace di commettere cattive azioni (delle quali egli stesso ci racconta, chiedendosi comunque la ragione profonda per la quale le abbia commesse). Epico per come sia riuscito, anche dopo aver toccato gli abissi più profondi della dissolutezza e dell’auto-annientamento, a riemergere. Una discesa agli inferi alla quale è seguito un faticoso risalire, a mani nude, aggrappandosi alle asperità della roccia. Una risalita, peraltro, ancora bellamente in corso. La storia narrata è in pratica il racconto del free climbing estremo di un’anima che testimonia come il nostro protagonista, incredibilmente, malgrado tante vicissitudini, sia riuscito a non perdere il contatto con la propria coscienza. Probabilmente sua madre lo sapeva che Giuseppe c’era stato sempre, dietro tanto nerofumo, giacché, come egli stesso ci racconta, sul letto di morte lei gli disse che lui era “il migliore”.

Giuseppe Fioschi, è nato a Lecce il 24 agosto del 1966, vive e lavora a San Pietro in Lama. La sua scrittura nasce da una profonda passione per la lettura, un attaccamento ai libri unito a quello per la bicicletta e all’attività fisica. Suoi testi sono stati pubblicati nelle raccolte “Storiarsi. Racconti dal Ser.T di Lecce” (2011),La voce e il racconto di sé. Scritture dalla Casa Circondariale di Borgo San Nicola e dai Ser.T di Lecce e San Cesario di Lecce” (2015). Del 2016 è la raccolta di versi “Il Coraggio di cambiare” edita dal Fondo Verri per il Magazzino di Poesia, seguita nel 2019 da Tra l’attimo e l’infinito” nella collana poesia di Spagine. La sua è una scrittura densa di vissuto, di vita spinta al limite, di travagli esistenziali, di mancanze, di conquiste e di riscatti.

 

Ingresso con Green Pass, posti limitati.

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