Annamaria Colomba |
Sabato 23
gennaio, dalle 19.00 al Fondo Verri di Lecce, un reading
poetico e la performance teatrale di e con Annamaria Colomba, per la
presentazione della sua raccolta di versi “Prima che venga domani”. A condurre
la serata Giancarlo Serafino.
L'opera che illustra la copertina della raccolta di versi |
Scrive Maria Conte nell’introduzione a “Prima
che venga domani”: “È risaputo che la poesia è universale se trasmette emozioni
e diventa immortale se quelle emozioni sono universali. Il lettore che intuisce
l'evento è grato al poeta che consegna al tempo la fatica dell'esplorazione
dell'anima e si riconcilia con le affezioni del corpo. Tale ci appare il
percorso creativo di Annamaria Colomba che, con Prima che venga domani..., ci prende per mano e ci accompagna, a
volte con forza a volte con tenerezza, nei
meandri della sua memoria. Dai ricordi d'infanzia emerge un sentimento
dominante, quello dell'amore verso la donna che ha plasmato la sua femminilità,
la “Grande Madre", e con devozione, umiltà e accorato attaccamento alle
proprie radici, racconta ciò che l'oblio non riesce a cancellare e che la
parola fissa per sempre. La paura di perdere la capacità di sognare favole
antiche di "streghe e regine" si trasforma in illusoria speranza di
sentire ancora le parole che non saranno più dette o di ascoltare la verità
celata ai vivi e solidificata nella fredda pietra. Anche le cose inanimate
testimoniano il dolore del distacco: inutile e svuotata di significato la borsa
d'acqua rimane appesa alla parete, sostenuta dal chiodo e dal ricordo di aver
scaldato il "grande grembo" "fra le coltri scolorite" e
dalla "finestra vecchia" non apparirà più "il dolce viso mesto
di fatica". Eppure, nonostante il dolore che ha svuotato il cuore con gelido fiato, dopo il distacco,
"l'antico fil d'amore" si rivela nei luoghi della natura che ha
generato quella donna "Magnifica" e come "aquilone"
liberamente vola fra i "filari d'uve bianche e brune", presso i
"freschi pozzi", sul mare, dietro le dune e nell'aria che odora di timo o di foglie di tabacco e di
meloni maturi”.