Maria Pia Romano |
Ottavo appuntamento, mercoledì 3 gennaio 2018, dalle 19.30, per
la rassegna Le Mani e l’Ascolto al Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso
a Lecce. La poesia di Maria Pia Romano
che presenta e legge da “Geografie minime” raccolta di versi edita da “Il
grillo”, la musica del maestro Rocco
Mastrolia con il concerto per chitarra sola “Johann” dedicato a Bach e
quella del duo“Armokilia”,
Chiara Carrozzo al flauto e Giulia Giancane Centonze al pianoforte
sono gli ingredienti di una serata titolata interamente all’ascolto e alla
contemplazione della bellezza nel suono e nelle parole. Significative quelle
che nella quarta di copertina chiudono “Geografie minime”: “La felicità non si
ostenta, / si vive. / I diari di viaggio di chi va, / sono ricami d'inchiostro
/ sulle vele del tempo”, tenere a vista quelle vele è il
compito del nostro fare, non scordare il lavoro della cultura e della poesia.
La scrittrice Maria Pia Romano è
nata a Benevento nel 1976, è iscritta all’Albo dei giornalisti dal 2000. Collabora
con testate regionali e nazionali e si occupa di Uffici Stampa, Comunicazione e
Social Media Management.
Ha all’attivo le raccolte di poesie:“Linfa”
(LiberArs, 1998), “L’estraneo” (Manni, 2005), “Il funambolo sull’erba
blu”, (Besa 2008) e “La settima stella” (Besa 2008) e i romanzi “Onde di
Follia” (Besa
2006), “L’anello inutile” (Besa 2011-2012-215), che ha ottenuto le Tre penne di
Billy il Vizio di
leggere, Rai 1, e finalista Premio Nabokov; “La cura dell’attesa” (Lupo 2013),
vincitore Premio Libriamola 2013, Premio Carver, Premio Il Tombolo Città
di Cantù e Premio Città di Mesagne, finalista Premio Essere Donna Oggi 2016; e
“Dimmi a che serve restare” (Il Grillo editore 2015), Menzione d’onore Premio
Bari Città Aperta 2016. Il racconto “Settembre a Gallipoli” è stato pubblicato
nelle edizioni Rai-Eri.
Ha ricevuto riconoscimenti in campo
nazionale e internazionale per i suoi lavori. Le sue poesie sono inserite
nel Museo della Poesia di Perla Cacciaguerra a Cesa. È stata tradotta da Amina
Di Munno e Cassio Junqueira per il festival della letteratura italiana in
Brasile del 2011.
Rocco Mastrolia è compositore, esecutore e docente. Scrive di lui Stefano Verria su “Il Gallo”: “Nell’ascoltarlo, la gente manifesta
la propria soddisfazione restando a bocca aperta, non solo per un sound
ricercato ed elaborato, ma anche per l’ineccepibile aplomb durante le sue
esibizioni: “La Musica è sacra, è la chiave per la porta del Paradiso: io cerco
solo di rispettare me stesso e la Musica. Quando sono sul palco per me si
fermano tempo e spazio, non ci sono dimensioni. Nel momento in cui eseguo una
nota, essa non mi appartiene più: è dello spettatore, che la elabora e la fa
sua. Alla fine chiedo opinioni a chi mi ha seguito: in “Paradiso” si può anche
andare insieme!”. Rocco è un bimbo di cinque anni di Caprarica di Lecce,
quando, nel lontano ‘77, si sente come “dilaniato da un potentissimo colpo di
fulmine”, che arriva senza preavviso, senza bussare alle porte del cuore: “La
sesta corda della chitarra aveva un suono incredibile, una vibrazione unica. In
quel momento mi sono reso conto che la Musica era dentro di me. Così, dopo
qualche mese, nell’estate, vedendo la chitarra sul letto provai a suonare.
Maturando col tempo, posso dire ora di non aver avuto l’amore per la chitarra,
ma per la musica”.
La rassegna “Le Mani e l’Ascolto” - appuntamento ormai consueto nel cartellone che
l’Amministrazione Comunale di Lecce promuove per le festività del Natale e del
Capodanno si protrarrà
fino al 5 gennaio - è realizzata con il sostegno dell’Associazione Presìdi del Libro e
dell’Assessorato allo Spettacolo e al Turismo della Città di Lecce e in collaborazione con Merico Pianoforti e la Cantina Bonsegna di Nardò.
Il Fondo Verri è a
Lecce, in via Santa Maria del Paradiso 8°, nei pressi della Chiesa del Rosario,
Porta Rudiae.