Venerdì 19 gennaio 2018, dalle 19.30,
al Fondo Verri la presentazione del nuovo romanzo
di Gianguido Palumbo “Mani nude” (Spring edizioni)
Roma, primavera del 2015 : alcuni personaggi
molto diversi fra loro (origine, sesso, età, cultura, censo), affrontano le
loro crisi individuali, emblematiche delle Crisi contemporanee di identità (onestà,
coerenza, sessualità, etnicità, fede, politica, scienza) andando a pagamento
dalla Signora Maria: una bella, colta, intelligente e strana
Consulente cinquantenne di Matera che, ripartendo dalla lunga
tradizione familiare della “Magia Lucana”, mescola con grande professionalità Filosofia,
Psicologia, Astrologia, Grafologia, Chiromanzia, Tecnologia ed è diventata
molto famosa e richiesta.
La storia si svolge in un Paese, l’Italia, dove da
anni e sempre di più, molte persone di livelli e ambienti diversi, investono
tanti soldi nella frequentazione di Maghi, Cartomanti, Chiromanti, Indovini,
Astrologhi (molto meno seri e professionali della protagonista di questo racconto)
e lo fanno senza dirlo, per pudore. Più la Crisi economica, sociale, culturale
è andata avanti più è aumentato l’“investimento”. Da alcune ricerche
attendibili di pochi anni fa, risultava che il fatturato annuale presunto di
maghi, cartomanti e simili, aveva già raggiunto i 15 miliardi. In crescita
netta rispetto a solo pochi anni prima.
Scrive l’autore in una nota: “L’idea di questo romanzo è nata agli
inizi di settembre 2016 per una possibile sceneggiatura da scrivere assieme
all’amico regista albanese Edmond Budina che conosco e stimo dal 2005 e
con il quale stiamo dialogando da mesi su questo obiettivo. Il progetto comune
è di realizzare il film entro il 2019, anno in cui la città di Matera sarà
Capitale Europea della Cultura : la protagonista della storia è originaria di
Matera e tutte le vicende si svolgono fra Roma e la città lucana.
Anche questa idea e questo mio impegno creativo personale, come
altri precedenti, coinvolge l’associazione interetnica italiana MONDITA www.mondita.it
della quale sono fondatore e presidente : uno dei temi della storia raccontata
è proprio quello della multietnicità contemporanea della società
italiana ed in particolare di Roma. I sei personaggi principali (in memoria di
Pirandello) sono stati immaginati, in cerca non d’Autore ma di Tutore,
originari di diversi paesi, continenti e culture. Ho pensato alle loro vite,
professioni, caratteristiche umane sulla base di una conoscenza pluridecennale
della realtà multietnica italiana e romana, creando volutamente un
contrasto individuale fra stereotipi sociali e crisi di identità”.