La copertina del libro edito da Manni |
Lunedì 21
dicembre alle 18.30, al Fondo Verri, a Lecce, in via Santa Maria del Paradiso
8, la presentazione del libro di Ugo Gelli “Musei interrotti. Brandi (e
Minissi) in Puglia” edito da Manni La
Puglia, il problema della conservazione dei dipinti murali in ambienti ipogei,
l’arte bizantina in Italia: tutti temi cari al primo direttore dell’Istituto
Centrale del Restauro Cesare Brandi, analizzati nel volume di Ugo Gelli con
ricchezza di documentazione e fonti inedite.
Il progetto di Brandi negli anni
Cinquanta prevedeva una campagna di studio delle cripte bizantine della Puglia
con successivo programma di distacco sistematico dei dipinti murali, trasporto
all’ICR e restauro e, infine, la creazione o di un museo ad hoc, localizzato
nella capitale del Salento a Lecce o di tre poli museali dislocati nel Sud
dell’Italia (Reggio Calabria, Matera, Lecce) a testimoniare la ricchezza della
produzione artistica bizantina fra il X e il XIII secolo nel Meridione. Con
lungimiranza e modernità impressionante, Brandi riteneva che non vi fosse
alternativa a un’operazione che oggi verrebbe considerata troppo radicale. Egli
affrontava i problemi di conservazione e restauro più complessi nella loro
globalità, non limitandosi a voler ottenere la restituzione della leggibilità
della superficie pittorica, ma ponendosi da un lato il problema della
salvaguardia della tipologia della cripta nel suo complesso e nella sua
georeferenziazione, con studi mirati sul microclima, sui danni biologici, sul
contesto territoriale, dall’altro quello della valorizzazione degli affreschi
restaurati, coinvolgendo l’architetto Minissi nella progettazione di un nuovo
museo nel medesimo territorio di provenienza delle opere.
Caterina Bon Valsassina