Seconda serata per la rassegna “Le Mani e l’Ascolto, incontri con il pianoforte tra parole e suoni”, dell'Associazione
Culturale Fondo Verri. La maratona di incontri si concluderà il 7 gennaio.
Lunedì 28 dicembre, dalle 19.30, l’apertura la lettura di alcuni passi tratti dal romanzo
“La città verticale” di Osvaldo Piliego. La storia di un condominio e dei suoi abitanti, il
racconto di una città, Lecce, vista dalla periferia. Nascosti da qualche parte
“Gli Altri” decidono chi vive e chi muore. Luigi è l’eroe e la vittima, Lucia
la vergine tossica, Dario l’alcolista fallito. Sullo sfondo una galleria di
personaggi e storie senza speranza e senza futuro.
Raffaele Vasquez |
A
seguire la musica con Raffaele Vasquez che accompagnato al pianoforte da Mauro
Tre presenta brani tratti da “Me” cd prodotto da Workin’ Label. “La donna è la protagonista
assoluta di tutti i brani. Una figura di donna inusuale, spogliata di tutte le
convenzioni, con la quale l'autore si incontra e si scontra e dalla quale si
allontana e poi e si lascia riconquistare. Una figura femminile “specchio”
sulla quale si riflette non solo l'animo di un “maschio” ma quello dell'intera
umanità con tutte le sue convinzioni. Tutto questo è “Me”, il nuovo disco del
cantautore Raffaele Vasquez, che ha voluto giocare sul paradosso scegliendo un
titolo che sembra, al contrario, indicare tematiche esclusive e personali”.
La nota della prima serata de Lemaniel'Ascolto
Dopo l’anteprima del 23 dicembre, la rassegna “Le Mani e l’Ascolto, incontri con il pianoforte tra parole e suoni”,
dell'Associazione Culturale Fondo Verri avvia la sua maratona di incontri che
si concluderà il 7 gennaio.
Giuseppe Semeraro |
Domenica 27 dicembre, dalle 19.30, l’apertura con i versi di Giuseppe Semeraro accompagnato
da Leone Marco Bartolo e Fabio Inglese per il recital di “Due parole messe in
croce” raccolta di poesia edita da Il Raggio Verde. La tenerezza e il graffio.
L’osare e l’abbandono. La corsa e lo stare quieti
nel cantuccio del respiro a far venire le parole, soffiarle, gridarle. Ogni
parola è “leva” nella poesia di Semeraro, poeta e attore convinto che la poesia
è interrogazione per prefigurare il futuro, per
“verificare” la mancanza nel presente.
A seguire la musica con William Greco al pianoforte
accompagnato dal contrabbasso di Marco Bardoscia. Eseguiranno brani tratti da “Corale”
cd prodotto da Workin’ Label. “La musica non ha limitazioni di genere e di
pratica…” dice William Greco considerato dal pubblico e dalla critica uno dei
giovani pianisti più interessanti della sua generazione, grazie all’eccezionale
versatilità del suo pianismo. Scrive il critico Gregorio Rucco su “iyezine”:“William
divide equamente la sua carriera di musicista passando tranquillamente dalla
‘classica’ al jazz, ed in entrambe gli ambiti riesce ad emozionarti sempre. Può
suonare un preludio di Chopin o uno standard jazz, riuscendo sempre e comunque
a calarsi nelle dinamiche, nei tempi e nei suoni, di ciò che esegue, facendo
vibrare il tuo cuore alla stessa maniera”.