Il Gruppo Teatro 4e48 presenta
“Perché tu
sappia” di Andrea Donaera, con: Elena Stefanelli, Alessandro Zezza e la
partecipazione di Domenico Carusi. Le musiche originali sono di Alessandro
Solidoro, la scenografia e la regia sono di Antonio Duma
«Ti scrivo perché tu sappia. Sapere sarà
importante, nel tempo che vivrai». Così scrive, al nipote non ancora nato, un
soldato nazista pentito, in una lettera al centro di questo lavoro teatrale.
“Perché tu sappia” nasce dalla volontà di far sapere, perché sapere è fare
memoria, ed è nel ricordare che la realtà d’oggi può ritrovare senso – etico ed
emozionale, morale e conoscitivo. “Perché tu sappia” non si muove su coordinate
temporali passate, non narra con piglio documentaristico avvenimenti di un
tempo che può apparire lontano: al contrario, la storia si svolge in un
ipotetico futuro, perché nel ricordare bisogna includere la premura – con
allarmismo, se lecito – che quanto avvenuto mai più accada. I protagonisti
della piece sono un uomo e una donna, fratelli: lui, Adam, è un Capo di Stato,
nazionalista, completamente influenzato dalle politiche del Terzo Reich, ha
costruito una Nazione basata sull’intolleranza nei confronti delle minoranze e
dei deboli, in una spirale irrazionale di leggi assurde e privazioni
comportamentali, riportando il mondo nell’incubo hitleriano; lei, Monica, è una
psicoterapeuta la cui professione è stata ormai vietata dalle scelte politiche
del fratello (perché additata di indebolire la tempra e lo spirito degli
uomini), è una donna matura e in disaccordo più o meno velato con le posizioni
di Adam. I due fratelli si incontrato perché lui ha deciso di dimettersi dal
suo fondamentale ruolo istituzionale, dopo il ritrovamento di una lettera
scritta dal loro nonno, un soldato dell’epoca nazista. Il contenuto della
lettera, scritta dal campo di concentramento che l’uomo dirigeva, rivela una
verità shockante e crudele, troppo crudele anche per Adam: le conseguenze di
quanto rivelato dal nonno non possono che travolgere indelebilmente i due
nipoti.
“Perché tu sappia” è un duello dialogico
collocato in un domani che è cupamente simile a ieri e minacciosamente vicino –
troppo – ai nostri giorni. È uno scontro tra forza e ragionevolezza, tra potere
e debolezza, ma specialmente uno scontro vitale tra dovere e giustizia.
Un’opera teatrale asciutta e immediata, tesa a profilare un inquietante mondo
che potrebbe avvenire se non facessimo della memoria una delle risorse più preziose
della nostra civiltà.