Arrigo Colombo nella sua casa di Lecce |
Con “La nuova utopia – Il progetto dell’umanità la
costruzione di una società di giustizia” di Arrigo Colombo, primo volume di una trilogia edita da
Mursia si è aperta mercoledì 4 marzo, alle 19, la rassegna "Il marzo dei libri" al Fondo Verri".
Utopia significa non luogo, cioè la società che non c'è, o meglio non c'è
ancora, in quanto è la società giusta, mentre la storia è dominata dal blocco
della società ingiusta. Nel concetto corrente l'utopia è il progetto degli
autori, quelli che cercano come dev'essere una società giusta, o meno ingiusta
- nel mondo ellenico, quindi nella modernità occidentale, da Thomas More in
poi. Nel concetto corrente, popolare e anche dotto, l'utopia è il progetto
mentale e fantastico, progetto irreale e irrealizzabile, è il sogno e la chimera,
è il bello ma impossibile. In questo libro, frutto di una ricerca di vent'anni,
di altri quindici anni di riflessione, l'utopia si discopre nel suo più
profondo e autentico senso: è il progetto dell'umanità, che l'uomo persegue
lungo l'intera sua storia, mentre soffre nella società ingiusta; lo persegue,
lo elabora; il progetto di una società di giustizia e di una società fraterna.
Dalla moderna età delle rivoluzioni ne avvia la costruzione. L'umanità sta
costruendo una società di giustizia e ha impostato finora tre modelli: la
democrazia, cioè l'unica forma di Stato giusto; lo Stato sociale e dei servizi
e del benessere; la Cosmopoli, cioè la comunità planetaria degli Stati. Un
processo in corso, processo difficile, che richiede tempo e impegno.