sabato 4 gennaio 2020

Semeraro, Santoro e Piepoli al Fondo Verri

“Le Mani e l’Ascolto” XIX edizione

Rassegna di incontri con il pianoforte tra parole e suoni al Fondo Verri 


La chiusura della XIX edizione della rassegna Le Mani e l'Ascolto, lunedì 6 gennaio, alle 19.30, in apertura di serata, nella saletta del Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso 8, a Lecce, con la presentazione di “A cosa serve la poesia. Un diario. 365 giorni” di Giuseppe Semeraro edito da Anima Mundi. A seguire, a cura di Giorgia Santoro, la comunicazione di una nuova edizione in inglese della guida salentina sui cammini della via Francigena e il recital Like a wind song con Fabrizio Piepolivoce, pianoforte, chitarra elettrica - musiche di Sandy Denny, Judee Sill, Nick Drake, Roy Harper, Bill Fay, Linda Perhacs, Shelagh McDonald, Joni Mitchell, Fabrizio Piepoli.

A cosa serve la poesia? Non lo so, anzi più si sommano le risposte più oscura diventa la domanda. Ho capito che a questa domanda così grossa si può rispondere solo con la forza diretta del presente, trovando ogni giorno una risposta diversa, senza cercare la risposta perfetta. Per questo motivo dentro queste risposte c’è la mia vita semplice con tutte le sue altezze e con tutte le sue miserie, con i suoi miracoli e le sue banalità. Questo libro diario va letto come un corpus unico, quasi osservandolo da lontano come una specie di monumento fragilissimo composto da tantissimi inutili sassolini che insieme tengono in equilibrio l’impossibile.  (Giuseppe Semeraro). A cosa serve la poesia? Una domanda con cui si interroga il poeta dando ogni giorno una risposta diversa. Il risultato è questo diario al tempo stesso intimo e politico, lirico e viscerale, composto da 365 poesie, una per ogni giorno dell’anno. Un invito che l’autore ci rivolge con questo libro a non sprecare neppure uno dei nostri giorni, poiché se guardiamo bene, in ogni cosa, in ogni nostra giornata si cela il seme della poesia. Il volume è arricchito dalla splendida prefazione a cura di Claudia Fabris.

La stagione del folksinging inglese e americano a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 ha visto brillare alcune delle perle più preziose che la musica ci abbia mai donato, artisti ispirati e visionari apparsi per un breve lasso di tempo sulla scena musicale e presto, troppo presto, fuoriusciti dalla stessa complici gli eventi delle loro vite rocambolesche. Molti anni dopo i loro dischi, i loro destini divennero oggetto di vero e proprio culto tra gli appassionati del genere, alcuni dei quali si misero sulle tracce di queste vite disperse, intenti a scovare ‘i sopravvissuti’ in qualche angolo del mondo e riportarne alla luce la memoria musicale. Il mio è un tributo al genio fragile di questi artisti, indossandone una manciata di canzoni come gioielli, persi e ritrovati. 

Fabrizio Piepoli Cantante, polistrumentista, compositore, didatta della voce, attivo da più di vent'anni sulla scena musicale della world music italiana, occupandosi in particolare delle antiche tradizioni musicali del Mediterraneo. Attualmente impegnato nel progetto solista Il Cedro e la Rosa (il cui disco omonimo è uscito nel 2019), che mescola canti sacri e profani tradizionali del Mediterraneo con composizioni originali. Suona stabilmente con La Cantiga de la Serena (musica antica del bacino Mediterraneo). E’ stato dal 1998 al 2016 voce del gruppo di world music Radicanto e annovera collaborazioni con: Raiz, Almamegretta, Teresa De Sio, Lucilla Galeazzi, Ensemble Calixtinus, Michel Godard, Ensemble Micrologus, Mohssen Kasirossafar, Jamal Ouassini e orchestra arabo-andalusa di Tangeri, Eugenio Colombo, Bobby McFerrin, David Murray. Nel 2011 pubblica il cd “Autumn Sessions”, dedicato alla rilettura di alcune ballate della tradizione irlandese, scozzese e inglese, in una chiave ispirata al folk prog dei primi anni ’70. Affianca all’attività concertistica una intensa attività didattica come insegnante di canto. Tiene regolarmente workshop e masterclass dedicate alla prassi esecutiva delle musiche di tradizione del Mediterraneo. 


Si ringrazia MERICO Pianoforti, Cantina BONSEGNA NardòCAROLI Hotels