Sabato 23 novembre 2019, dalle 20.00
Il Teatro delle Molecole presenta
Il Calapranzi (The dumb waiter) di Harold Pinter
con Domenico Carusi (Ben) e Claudio Bortoluzzi (Gus)
con l’amichevole collaborazione di Matteo Tarasco
In uno squallido e claustrofobico scantinato si muovono due personaggi,
Ben interpretato da Domenico Carusi e Gus interpretato da Claudio Bortoluzzi,
che tra dialoghi insulsi e frasi senza senso e con una approssimata gerarchia
fra perdenti condividono una attesa lunga e snervante per portare a termine un
delitto “professionale”.
Harold Pinter (premio Nobel per la letteratura) ha scritto nel 1957
questo atto unico che è considerato un caposaldo del teatro dell'assurdo sulla
scia di Samuel Beckett che qualche anno prima aveva pubblicato il capolavoro
“Aspettando Godot”. Ed effettivamente è beckettiana anche nel Calapranzi l'atmosfera
di attesa di qualcuno che non verrà mai. Ma l'opera di Pinter aggiunge qualcosa
in più: la metafora oggi ancora più attuale dei poteri cosiddetti forti e
occulti che sovrastano tutti, servi e oppositori. Il Calapranzi denuncia lo
strapotere di queste forze, ma non fornisce risposte o soluzioni. L'inquietante
epilogo, anche esso apparentemente assurdo, lascia dei dubbi allo spettatore
che sarà costretto a suo modo a “pensare”, ma gli lascia anche una speranza.