Domenica
28 aprile 2019, alle 21.00 al Fondo Verri
Il recital
“Sulu” di e con Dario Muci
Dario Muci ritratto da Giuseppe Rutigliano |
Una presa di posizione forte e senza compromessi che unisce
ricerca sul campo ed impegno sociale, dando vita ad un repertorio tradizionale
ed originale, che apre uno “spaccato” sulla condizione dei contadini e operai,
vittime oggi come ieri di grandi disparità sociali. Questa la nota che
introduce a “Sulu” recital di e con Un repertorio rabbioso, a tratti ironico e
dolce, che narra gli scenari sociali e politici in cui versa il nostro paese,
in particolare il Sud, intrecciato a momenti storici significativi che hanno
caratterizzato la vita di milioni di Italiani.
[…] la
Resistenza, L’eccidio di Parabita, la tragedia di San Donaci e Le occupazioni
delle terre, l’Emigrazione, il Sud di ieri che somiglia al sud di oggi,
immobile, inesorabilmente sempre uguale […]
Cantante e musicista Salentino, affianca alla
sua attività concertistica anche una appassionata e profonda ricerca sulle
tradizioni orali. Discepolo del barbiere-musicista Luigi Stifani di Nardò
“medico delle tarantate”, ha esordito nel mondo della musica popolare nel ‘97
col gruppo Dakkamè. Nel 2000 inizia la sua collaborazione con Officina Zoè e
successivamente con Salentorkestra. Con la sua ricerca sulla tradizione, porta
alla luce il repertorio polifonico delle “sorelle Gaballo” e un documentario su
“Antonio Calsolaro” e la musica delle sale da barba (barberìa) nel Capo di
Leuca. Ha preso parte alla realizzazione di diverse colonne sonore sia per film
che per documentario. Al suo primo disco “Mandatari”
(Anima Mundi 2007) seguono “Centueuna”
– Salentorkestra (Anima Mundi 2008), “Canti
polivocali del Salento Nardò/Arneo” – Sorelle Gaballo (Kurumuny 2009), “Sulu” (Anima Mundi/ Kurumuny 2011).
Nel 2013, con Lupo Editore ha pubblicato “Rutulì
– Barberia e canti del Salento”. Nell’aprile del 2016 ha pubbblicato per
AnimaMundi il secondo volume dedicato alla musica delle sale da barba con un
documentario allegato sul maestro Antonio Calsolaro, ultimo depositario nel
Salento dell’antico repertorio di ballabili della Barberia.