martedì 9 giugno 2015

La storia e la poesia al Fondo Verri



Giovedì 11 maggio, doppia presentazione al Fondo Verri
Alle 19.00, la ricerca storica di Mario Gianfrate e Nicola Colonna
Alle 20.30, la poesia di Francesco Silvestri


Alle 19.00, la presentazione, a cura di Maurizio Nocera, del lavoro di ricerca dello storico Mario Gianfrate, ricercatore Fondazione Di Vagno che con Nicola Colonna, docente di Storia del pensiero politico Università di Bari, è autore del libro “Delitto Matteotti, il mandante” (Suma editore) Il volume indaga sugli ultimi giorni del parlamentare e segretario del partito socialista unitario, Giacomo Matteotti, assassinato il 10 giugno 1924, dopoessere stato rapito dagli squadristi  della Ceka,  la polizia segreta agli ordini del Viminale. Nella seduta parlamentare del 30 maggio, con un coraggioso discorso,  aveva denunciato le violenze e i  brogli con  i quali  ilfascismo aveva vinto le elezioni. Matteotti si apprestava a denunciare, nella successiva seduta, l’intreccio trapolitica e affarismo legato alla vicenda petrolifera in cui era interessata l’Azienda americana Sinclair e che vedeva coinvolti in un giro di tangenti il Re e il fratello di Mussolini, Arnaldo, direttore del ”Popolo d’Italia”. Di qui la decisione di sopprimere Matteotti la cui responsabilità, non solo
morale ma anche penale, conduce, per gli autori dell’indagine, direttamente a Mussolini.
Contestualmente si parlerà anche del libro di Gianfrate “Le elezioni politiche del 1924 e i riflessi del delitto Matteotti in Puglia (Suma Editore) La raccolta documentata delle violenze perpetrate dallo squadrismo fascista in Puglia nelle stesse elezioni del 1924 – minacce contro i candidati antifascisti, spesso costretti ad abbandonare il paese di origine, minacce contro i lorofamiliari, devastazione delle sedi dei partiti avversari –  e i metodi  illegali in cui si svolsero le elezioni e le operazioni di voto nei
diversi Comuni pugliesi.
  
Dalle 20.30 la poesia di Francesco Silvestri con la presentazione della silloge poetica “Il volo di Icaro. Un DVD accompagna l‘opera per l’impaginazione e montaggio di Vittorio Pedone, le voci sono di Domenico Lasigna, Francesco Silvestri e Gaia Silvestri. Un viaggio spirituale, uno scrigno significativo di perle poetiche, ognuna ad indicare un particolare aspetto della vita, un’angolazione di veduta, una sensazione, un forte sentimento, un abbaglio, “uno spicchio di anima” (come dice Silvestri), un respiro particolare del pensiero, che sta cogliendo qualcosa e vuole cantarlo. Ogni immagine è calibrata, come per diventare pezzo necessario ad integrare gli altri, per ricavarne alla fine un concerto drammatico. Quella poca gioia che si coglie non è mai da sola, ma convive con “la tristezza di un silenzio ferito”. Sogno e realtà stanno insieme, in un groviglio inestricabile di sentimenti e sensazioni, palpiti dell’anima e penose certezze della ragione; e da queste molteplici spinte guizzano visioni che si accavallano straordinariamente una all’altra a formare tormentatissimi grumi di poesia. Le immagini emergenti, di potente energia dantesca e di poderosa forza michelangiolesca, scolpiscono denunce sottese ma squillanti, che fissano l’essenza dell’uomo agitata com’è tra ingiustizie, dolore, contraddizioni. Francesco Silvestri si sofferma con rapidità (ma con efficacia coinvolgente) su ogni particolare, senza mai smarrire la visione d’insieme delle sue convinzioni sfiduciate e disperate intorno all’eterno dramma della vita e dell’umanità.