sabato 27 giugno 2015

C'è Calici di Sangue al Fondo Verri


Domenica 28 giugno (ore 21.00 - ingresso gratuito) al Fondo Verri di Lecce nuovo appuntamento con "Calici di sangue". Si tratta di una serie di incontri con i protagonisti, gli organizzatori, gli ospiti passati e futuri della Sagra del Diavolo. Ideata da Luigi Bruno e Giulio Vaglio, come da tradizione ogni 20 agosto, la rassegna invade location inusuali del Salento.
Durante questi incontri gli artisti ospiti racconteranno il loro mondo: parole e curiosità da gustare tra vino e musica. Il quarto appuntamento - coordinato da Loredana Bio e Marika P. Lerario - ospiterà Massimo Pasca, Giacomo Rosato, Giampaolo Montinaro, Vale Niura Calvani, Betti Greco. A seguire spazio alla Jam del diavolo con numerosi musicisti guidati da Luigi Bruno, leader dei Muffx e fondatore della IllSun Records, che collabora con nomi importanti del rock sperimentale italiano come Claudio Simonetti (Goblin) e Aldo Tagliapietra (Le Orme) nonché con alcuni dei principali protagonisti della scena musicale. In mostra le opere di Massimo Pasca e Giacomo Rosato.

Le “filosofavole” di Daniele Trovato al Fondo Verri


La copertina del libro di Daniele Trovato


Lunedì 29 giugno, alle 19.30, al Fondo Verri, a Lecce (in via Santa Maria del Paradiso 8 – Pressi Chiesa del Rosario / Porta Rudiae) la presentazione di “Filosofavole”, di Daniele Trovato, Edizioni Smasher.
Un ragazzo modificato geneticamente alla ricerca delle proprie origini trans-umane, una ragazzina che affronta senza saperlo il rito di iniziazione da strega, la rielaborazione erotico-contemporanea del mito di Narciso, un non-luogo dove tutto vive in funzione di un macchinario senza scopo, la dura vita nel mondo degli spermatozoi... Favole amare, acide, fantascientifiche, qualche volta comiche, tutte a modo loro portano con sé una domanda e uno stimolo alla riflessione.
Leggendo “Filosofavole”, di Daniele Trovato, Edizioni Smasher, vi potrà capitare di ritrovarvi nelle situazioni più particolari. In una scricchiolante soffitta, a costruire mastodontici Castelli di Polvere; seduti sul fondo di una piscina, stravincendo una manche di nascondino; davanti ad uno specchio ad osservare con eccessivo gusto la vostra irresistibile bellezza malata. Vi potrà accadere di misurare il tempo secondo cicli di buio-luce, di rispondere a tono ad una bambola insolente;  vi potrete ritrovare a Skroto – curiosamente, per molti, il migliore dei mondi possibili – come invece nella ben più consueta Rocca Sciupata. Se, da un lato, di racconto in racconto, pagina dopo pagina, l’ambiente si fa sempre più imprevedibile, d’altro canto, è nella versatilità della scrittura dell’autore che si riconosce un comune tratto fondamentale: la credibilità.

 Daniele Trovato fa il suo esordio letterario nel 2011 con il romanzo “Ali e Corazza” per le Edizioni Autodafé, con lo stesso editore nel 2014 partecipa alla raccolta “Racconti Mondiali” dove vince ilpremio della giuria, mentre nel 2015 pubblica la raccolta di racconti “Filosofavole” (Ed.Smasher). I suoi romanzi e racconti ricevono premi e menzioni ai concorsi Scriviamo Insieme, Albero Andronico e Akmaios. I suoi articoli come giornalista compaiono sulle testate Parolibero e AmorRomaMAg con cui collabora in forma stabile occupandosi prevalentemente di cultura, spettacolo e politica estera. Tra il 2012 e il 2015 i suoi testi per il teatro hanno ricevuto premi e menzioni alle rassegne di drammaturgia Sipario, Gioacchino Belli, Tragos, Alexandria Scriptori Festival e Passione Drammaturgia, sono stati inoltre pubblicati sulle riviste Sipario e Perlascena e rappresentati ai festival Cagliari in.Corto e NOPS. E’ nato nel 1976 al quartiereT estaccio, ha due lauree e vive a Roma.


Il noir di Paolo Vincenti al Fondo Verri



“L’ombra della madre”


Sabato 27 giugno, dalle 20.00, al Fondo Verri, la presentazione del romanzo “L’ombra della madre” di Paolo Vincenti edito da Kurumuny. Interverrà con l’autore, l’editore Luigi Chiriatti.
L’ombra della madre è un noir in cui si intrecciano in modo incredibile i destini dei protagonisti, Francesca, Riccardo e Fabrizio, sospesi tra la routine del quotidiano e i riti misterici di un passato che si perde nella notte dei tempi.
Quale valore assume il culto della Grande Madre Cibele nella vita disordinata della protagonista femminile dell’opera? Francesca è una docente di Storia delle religioni, una donna colta e intelligente, con molti nodi irrisolti nella propria vita, a partire da un complicato rapporto con la madre. E chi è davvero Fabrizio, suo ex amante e come lei adepto del culto di Cibele, che alla fine del racconto sarà al centro di una rivelazione sconcertante? A Riccardo il compito di dipanare il bandolo della intricata matassa, di ricomporre i pezzi di un quadro che si tinge di colori foschi, di mettere ordine nella vita di una donna che lo ha travolto, in un turbine di mistero e sensualità, scardinando ogni sua certezza, demolendo ogni equilibrio.

lunedì 22 giugno 2015

La pedagogia di comunità, valutare per progettare



Giovedì 25 giugno, alle 19.30, al Fondo Verri, Salvatore Colazzo presenta “Senza scarti”, il volume – edito da Guida - rappresenta un momento di riflessione all'interno di un percorso di ricerca e di intervento di gruppo compiuto da alcuni anni sui temi dei saperi locali, dell'agrobiodiversità, della pedagogia di comunità. Circa quattro anni fa questo percorso maturato in alcune comunità locali del contesto salentino ha intersecato il progetto KHFA finanziato tramite il programma EuropeAid. Al termine del progetto, gli autori di “Senza scarti” sono stati coinvolti in qualità di relatori al "Primo colloquio residenziale interdisciplinare" sui temi della pedagogia di comunità, dell'empowerment comunitario, dello sviluppo locale.
Un file rouge percorre il volume: la tutela della biodiversità alimentare corrisponde ad una tutela delle comunità che di quella biodiversità sono custodi. Le differenze colturali si rivelano essere differenze culturali"
Il gruppo di ricerca coordinato dal professore Salvatore Colazzo. ha condotto una valutazione ex-post del progetto esaminando la portata sociale degli interventi realizzati, nella convinzione che il problema di fondo sia quello di assicurare continuità all’azione di sostegno comunitario, affinché i soggetti più deboli trovino non solo un minimo di protezione sociale, ma partecipino ad un movimento di reale integrazione delle loro istanze e dei loro bisogni.

Viaggio invisibile - Odissea Visionaria






Lunedì 22 giugno al Fondo Verri nuovo appuntamento con la ricerca e il teatro. Agostino
Aresu (in veste di regista) Daniela Diuirisi (artista sonora) e Arianna Fumagalli (artista visiva) presentano “Viaggio Invisibile – Odissea Visionaria” un progetto artistico multidisciplinare che ha preso forma attraverso azioni di arte relazionale e partecipata che continuano ad essere alimentate. Al Fondo verri l' installazione/performance della durata di circa 40' verrà ripetuta più volte nel corso della serata per circa 15/20 spettatori, dalle ore 18 in poi (fino alle 22).

Il progetto sotto forma di installazioni visive, sonore e azioni performative sitespecific, ha portato l’arte in spazi inusuali e, ancora oggi, sotto forma installativa e performativa, prosegue la propria avventura continuando a rivolgersi a un pubblico soprattutto di non addetti ai lavori. “Viaggio Invisibile” “è stata una coinvolgente esperienza umana e artistica che continua a sorprenderci e a trasformarsi” scrivono gli autori nella presentazione che accompagna il lavoro..
Il tema del lavoro è centrato sulle storie di migrazione e di lavoro in Sardegna. Sulla traccia dell’Odissea di Omero vengono narrate le gesta di un Ulisse multietnico e multiforme. Le voci di chi partì dalla Gallura negli anni ’60 per andare a cercare fortuna in continente o in Corsica, si sono intrecciate con quelle di chi è arrivato in paese più recentemente da altri luoghi, come il nord Africa o la Romania. Una particolarità del progetto è l’uso della lingua gallurese, la sua rilettura in chiave di teatro contemporaneo e l’incontro con altre varianti linguistiche.