Domenica 23 febbraio 2020, alle ore 20 al Fondo Verri
“Canti per la vita quotidiana” di e con Gianluigi
Gherzi e Giuseppe Semeraro
Domenica 23
febbraio 2020, alle ore 20 al Fondo Verri , a Lecce, in via Santa maria del
Paradiso 8, va in scena “Canti per la vita quotidiana” di e con Gianluigi
Gherzi e Giuseppe Semeraro, produzione Principio Attivo Teatro; uno spettacolo
che interroga la nostra vita quotidiana, la nostra forza nell’essere presenti
al presente.
Due voci, due
attori poeti rispondono a una domanda: “A cosa serve la poesia?”. Cercano una
poesia che serva la vita di ogni giorno, per sanare le ferite e aprire lo
sguardo. Poesia e teatro. Il teatro che abbraccia la poesia come ponte verso le
emozioni e le visioni del presente. A cosa serve? Arte, poesia, teatro, come
antidoti allo svuotamento dell’esperienza, come segno, traccia e cammino, verso
un respiro altro e alto. Poesia che diventa monologo teatrale, confessione,
diario della vita quotidiana, dialogo col pubblico, invettiva, canzone. Infinito
e quotidiano si tengono per mano, tornando a essere canto: delle mattine, dei
cibi a tavola, dei tramonti, delle strade della notte. Teatro e poesia che
camminano, per le strade del mondo, a cogliere visioni e l’anima di un andare
che non si accontenta dei simulacri del presente. Un viaggio dentro la nostra
storia di questi anni, nei luoghi delle grandi città, i quartieri bianchi, le
periferie, poi, d’improvviso, l’incontro con l’acqua, il mare, la terra, i
cieli, che diventano mentori e compagni di quel viaggio. “A cosa serve la
poesia?”, uno spettacolo e una domanda popolare, allegra, profonda, lieve,
sulla necessità dell'umano. La poesia che incontra il teatro dando
vita a una parola che stringe tutti: poeti, attori, pubblico, teatri e luoghi
che ospitano questo spettacolo.
Gianluigi Gherzi Scrittore, attore e regista. Scrive, mette in scena e recita per
alcuni dei più importanti gruppi e teatri di ricerca italiani. Porta più volte
l’esperienza del teatro e della scrittura all’interno di carceri, centri
rifugiati, centri sociali, scuole e comunità. Vincitore di importanti premi
teatrali (Scenario ed Eti-Stregagatto), dal 2010 è direttore artistico di
Teatro degli Incontri, una delle più riconosciute esperienze di teatro d’arte
civile a livello nazionale. Per la casa editrice “Sensibili alle foglie” sono
usciti i romanzi “Tuani” (203) e “Pacha della strada” (2008) dedicati ai
bambini di strada e alla favelas del Centro-America, e “Atlante della città
fragile” (2013), racconto corale delle fragilità e delle vulnerabilità presenti
nella città. Nel 2016, sempre per la cooperativa editoriale romana, pubblica
(con Giuseppe Semeraro) “A cosa serve la poesia”, la traccia scritta dello
spettacolo teatrale “Canti per la vita quotidiana” (prima nazionale il 16
dicembre 2016 all’ATIR Teatro Ringhiera di Milano).
Giuseppe Semeraro Attore, poeta e regista. Dal 2001 collabora stabilmente con Danio
Manfredini (“Cinema Cielo”, premio Ubu 2004, e “Il sacro segno dei mostri”). È
tra i fondatori nel 2007 di Principio Attivo Teatro, compagnia salentina per la
quale firma le regie di “Storia di un uomo e della sua ombra” (finalista premio
Scenario e premio Eolo 2009), “La bicicletta rossa” (premio Eolo 2013) e “Opera
Nazionale Combattenti” (finalista In-Box 2016). Nel 2015 realizza lo spettacolo
“Digiunando davanti al mare” ispirato alla figura di Danilo Dolci. Oltre al
teatro si occupa di scrittura. Collabora con le riviste “Argonauti” e “Poet/Bar
nuova poesia salentina” e pubblica le raccolte di poesia “Cantica del Lupo”
(Besa 2004), “Due parole in croce” (Raggio Verde 2015), “A cosa serve la
poesia” (con Gianluigi Gherzi, Sensibili alle foglie 2016) e “La manutenzione
della solitudine” (Musicaos 2019).