Sarà presentato, giovedì 6 giugno 2019, dalle 19.30, al
Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso, 8, a Lecce il libro di Maria
Teresa Papa, “L’ombra piccola. Quaderno gerosolomitano minimo” edito da I Quaderni del Bardo di
Stefano Donno, nella collana di studi e cultura ebraica, con la prefazione di
Grazia Piscopo.
Un viaggio nei
luoghi, nella lingua, tra le persone d'Israele che fa venir voglia di
partire... Un viaggio di
scoperta e di conferma, per riflettere, apprendere, incontrare. Un viaggio che
al lettore pare iniziatico, un viaggio dove le tensioni e – come si legge nella
prefazione - “gli opposti (…) si riconciliano.
Piccole cose. Piccole parole. Piccole ombre che danno la
dimensione dell’uomo e della sua fragilità, nella sua pelle che sente il freddo
e il caldo come una lingua densa e alito caldo. Nei suoi occhi che vedono il
perdersi dello sconfinato blu del cielo e del mare. Nelle sue orecchie che
ascoltano ipnotici canti di muezzin nelle morbide notti mediorientali.
Entrare nell’intonsa Gerusalemme, vuotata ma mai presa,
ci fa sentire più forti e non abbiamo più paura di essere catturati dalle
maglie di una guerra che, più grande di noi, non ci appartiene più. Gerusalemme
è ancora intonsa, accogliendo tutti i popoli della terra nell’odio e
nell’amore.
La Creazione si apre con il Silenzio e poi con le Parole
della Trascendenza e si chiude con il canto di Mosè.
Il canto ipnotico del muezzin.
Mosè l’egiziano. Lo straniero. L’altro. Quello che dentro
di sé accoglierà tutte le grandi e le piccole diversità e tutte le
contraddizioni che faranno grande un popolo. Da sempre e per sempre.
Viste con una lente di ingrandimento possono esser
raccolte in un granello di sabbia, microcosmo di un universo.
L’autrice, innamorata di un piccolo grande mondo, ha
portato questo granello di sabbia fino a noi”.
Maria Teresa Papa è nata a Como il 2 aprile 1975. Si
laurea in Giurisprudenza con una tesi in Filosofia del diritto su Simone Weil e
il sindacalismo. Studia poi Lingue e letterature comparate a La Sapienza di
Roma, specializzandosi a Paris IV Sorbonne in Letteratura francese
contemporanea con una tesi, nell’ambito di un più ampio lavoro su immagine ed
iconoclastia, dedicata a Letteratura e pittura maghrebine. Nel 2017 inizia a
studiare ebraico moderno all’Università ebraica di Gerusalemme, spostandosi
l’anno successivo all’Università di Tel Aviv. Si occupa di traduzione e di
scrittura.