Sabato 22 e domenica 23 giugno
2019 al Fondo Verri
il “Modello Riace” di Mimmo
Lucano raccontato attraverso l’esperienza
de “La Casa della Poetessa”...
“La casa della poetessa” di Riace,
in Calabria, cuore del progetto di accoglienza di Mimmo Lucano, è la casa di
Daniela Maggiulli e Kader Diabate, madre e figlio elettivi impegnati nel campo
del sostegno all’accoglienza, nell’intercultura, la convivenza pacifica e
l’amicizia fra i popoli.
“A Riace, un “posto senza tempo”
che costruisce legami tra culture diverse è possibile respirare gioia
nell’aria”, racconta Daniela Maggiulli, insegnante di inglese pugliese in
aspettativa e ferma sostenitrice del modello
Riace, che ha contribuito a sostenere creando, nel borgo
calabrese, “La casa della poetessa”
insieme al suo figlio africano, il ventenne Kader.
“Avevo davanti a me due scelte:
la prospettiva di sentirmi incompleta come persona oppure la scelta di una
nuova vita” afferma Daniela. “La mia casa è stata Riace…. Purtroppo una grave
sofferenza familiare personale ha fatto sì che io rivalutassi i valori intorno
a cui ruota la vita. Inizialmente affittai una casa poi ne acquistai 3
adiacenti nel borgo per dedicarmi ad un progetto legato alla problematica
familiare, ma non è stato possibile.
In seguito ho deciso di dedicarmi
all’aiuto del prossimo, a tutte le persone anziane presenti qui e ai profughi e
richiedenti asilo”, Daniela ci racconta che la maggior parte delle persone
italiane presenti a Riace sono anziani e anche disabili i quali necessitano
anche solo di una parola di un gesto di
solidarietà.
La poetessa di Riace ha creato un orto sociale, nei vicoli
abbandonati vecchi tubi colorati destinati all’edilizia si sono tramutati in
vasi verticali dove crescono lattughe e pomodori, grazie alla cura data loro dai
bambini, dai vicini di casa e dagli abitanti. Quella che la poetessa chiama “la
favola di Riace” sarebbe poter garantire la vita a chi nasce in quel piccolo
angolo della Calabria.
“Adesso vorrei trasformare uno dei 3
appartamenti in un Laboratorio pluriculturale, dove ospitare ed organizzare
attività per i bambini disagiati, per gli adulti immigrati e per i profughi,
sempre all’insegna del volontariato,
che ha sempre caratterizzato la mia presenza qui” sostiene Daniela. “Dopo aver
condiviso con gli immigrati la disperazione
di fondo ho trovato con loro il coraggio
di risalire, di costruire, laddove non c’era più nulla, nel senso di rapporti
umani e relazioni, oltre che di opportunità”.
“Il volontariato di Riace si avvale
inoltre di attivisti londinesi, che giungono fin qui per dare una mano”
continua Daniela, “questa mia idea del laboratorio tra culture vorrebbe
iniziare nell’estate, il prima possibile e sto cercando volontari, vorrei
infatti ospitare nell’appartamento alcuni artisti per condividere la vita del
borgo, i quali manifestino un’adesione morale e anche politica, al progetto del
sindaco uscente, Domenico Lucano”. Daniela ci racconta infatti di un’idea di condivisione inclusiva a 360
gradi, dalle attività di lettura e scambio culturale fino alla condivisione
delle tradizioni culinarie delle variegate nazionalità.
Gli artisti che trovano
ospitalità della Casa della poetessa si impegnano a diffondere il messaggio
positivo e creativo delle diversità culturali e individuano nell’arte e nella
cultura i veicoli privilegiati di promozione dei valori dell’amicizia e della
pace fra i popoli. Con queste premesse, la Casa della poetessa si è mossa
a ricercare e a mettere in connessione artisti di ogni campo dell’arte pubblica
e ha già realizzato vari progetti.
Da un’intervista a Daniela
Maggiulli pubblicata su “laretesite.wordpress.com”
Il programma di sabato 22 giugno
Ore 18.00, “Vengo da Riace”
Performance e contest fotografico con Ina Ripari
Ore 18.30, “Riace,
l’Umanità Resistente” Mostra personale di Beatrice Capozza
Ore 19.00, “La Mail Art
della Casa della Poetessa:quando
l’arte non è in vendita”, a cura di Enzo Correnti
Ore 19.30, “Il Modello
Riace, luoghi e persone che hanno fatto la Storia”,reportage fotografico e
racconti dal borgo a cura di Daniela Maggiulli
Ore 20.00, “Vita
comunitaria e volontariato a Riace” testimonianza di Enrico Patruno,
ambasciatore della Casa della Poetessa di Riace.
Ore 20.30, “Il valore dell’accoglienza diffusa nell’integrazione di migranti nei
paesi della Locride”, a cura di Kader Diabate, attivista per i diritti
umani, ambasciatore UNICEF
Ore 21.00, Contributo musicale di Max Vigneri
Il programma di domenica 23
giugno
Ore 18.00
“I portali di Riace” ,“Dove
vanno le nuvole?” installazioni su tela a cura del collettivo della Casa della
Poetessa di Riace
Ore 18.30
“Per cielo, per mare, per terra”, spettacolo itinerante di Elisabetta Sbiroli
su versi di Emily Dickinson
Ore 19.30