L’ora
del buio di Giuseppe Perrone
Il Fondo Verri presenta l’appuntamento con la presentazione del libro L’ora del buio di Giuseppe Perrone (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, collana Z diretta da Nicola Vacca) sabato 15 giugno 2019 ore 19,00 presso il Fondo Verri via Santa Maria del Paradiso 8 Lecce. Presenta l’autore lo scrittore Antonio Errico. Letture a cura degli attori della Compagnia Teatrale Scena Muta di Ivan Raganato Luca Trevisi, Clara Camisa, Carmen Leo, Ilaria Nestola, Patrizia Guido, Dalila Grandioso, Maria Antonietta Vacca
“Il poeta
davanti alla realtà deve avere uno sguardo disincantato. In uno stato di
vigilanza, il suo compito è quello di attraversare l’esistenza senza mai
chiudere gli occhi e soprattutto raccontando quello che vede Giuseppe Perrone
ne L’ora del buio si fa poeta civile e con le spalle al muro scrive
poesie prendendosi cura delle parole per mettere nero su bianco tutta la
precarietà di noi esseri umani davanti alla decadenza in cui siamo precipitati.
Poesia che guarda in faccia lo sgomento, l’indifferenza di questo lungo e interminabile
viaggio al termine della notte che noi come umanità disumana abbiamo scelto di
intraprendere da incoscienti senza preoccuparci delle conseguenze che ci
porteranno all’estinzione. «L’uomo è il cancro della terra» scrive Emil Cioran.
Giuseppe Perrone, come uomo e come poeta, ha preso coscienza di questa
pericolosa e irreversibile deriva. Come poeta, che prima di tutto è uomo,
scrive nel solco di una consapevolezza. L’ora del buio è il libro di un poeta e
di un uomo che ha gli occhi aperti sulle macerie.” (dalla postfazione di Nicola
Vacca)
“La collana
Z di Nicola Vacca – dichiara l’editore Stefano Donno – continua a presentare
lavori editoriali di grande qualità poetica ma soprattutto a far conoscere
autori che scandagliano le profondità dell’esistenza in maniera lucida e
puntuale senza troppi infingimenti o inutili orpelli. Anche in questo caso con
L’Ora del buio di Giuseppe Perrone offre al lettore un desiderio profondo di
comunicare l’esistenza e la resistenza nell’esistere che è dialogo pulsante di
una comunità letteraria che la nostra casa editrice sta costruendo con forza e
tenacia”
Preludio
Vorrei che fosse preludio
Non so di cosa
Le parole mi dettano incertezza
mi consigliano timore
Vorrei che fosse preludio
Forse l’affrancarsi da un mondo
come prigione
Forse la libertà da un sogno
troppo irreale
Vorrei che fosse preludio
Di una cosa semplice, senza virtù
Eppur vera
Ecco, sì
Preludio di verità
Non ideale d’amore
Di qualcosa per cui morire
Preludio di verità