Giovedì 31 maggio al Fondo Verri, alle 20.00
URA Teatro presenta
Per Obbedienza, dell’incanto di
frate Giuseppe
con Fabrizio Pugliese
drammaturgia Francesco Niccolini e Fabrizio Pugliese
regia Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese
coprodotto da I Teatri del Sacro 2015
grazie a Enrico Messina (Armamaxa)
La grande storia di un piccolo
uomo fuori dall'ordinario: Giuseppe da Copertino, santo.Una storia picaresca,
comica, commovente, una vocazione sublime, l'amore bellissimo eassoluto di un
giovanetto al limite dell'autismo che si innamora perdutamente de la mamma sua:
la Madonna.
La storia di un ragazzo
semplice, anzi “semplice e idiota”, così ne parlava C. Bene, una delle fonti
d’ispirazione per questo lavoro, ma un idiota capace di strapparsi da dosso
tutte le zavorre, capace di staccarsi da terra perchè capace di svuotarsi dal
pensiero, incantato, a ‘vuccaperta’ metafora di un sud azzoppato a cui non
resta che volare. Nell’estasi, più che vedere, il soggetto diventa lui stesso
madonna, divinità, demone, a seconda; così di San Giuseppe: è il divino che
muove verso di lui, non il contrario. Giuseppe va in estasi con una facilità
incredibile: l’unica differenza rispetto ad altre estasi, dove lo spirito
abbandona un corpo immobile, sta nel fatto che lui il corpo se lo porta con se,
in volo; quel corpo martoriato da digiuni e flagellazioni diventa una pagina
dove è disegnato tutto il suo amore verso la Madonna , tutta la sofferenza di
quel mondo che lui non comprende, non da sveglio, certo, e non secondo un
pensare quotidiano, ma che sente dentro di se; non basta lo spirito: Giuseppe
ha bisogno di portare con se, in volo, le prove di questa sofferenza.
Senza saperlo, quel santo
“idiota” mostra la nostra di inadeguatezza, il nostro bisogno di dare sempre un
ordine razionale alle cose, l’incapacità, o paura, di perderci magari davanti
ad un affresco, riconducendo alla “potenza simbolica del figurativo” le
emozioni che il racconto segreto di quelle immagini ci suscita...
Tutto il lavoro di ricerca, di
fonti storiche, di leggende popolari porta nel nostro lavoro all’elaborazione
di un testo per attore unico; un narratore e uno sgabello malfermo su cui
siede, in bilico anche lui, in procinto di cadere, o di volare, forse.
Video-promo realizzato durante
il festival Teatri del Sacro, Lucca, giugno 2015
https://www.youtube.com/watch?t=286&v=LTDTpcDs0Xg