mercoledì 24 maggio 2017

Annatonia Margiotta al Fondo Verri



Giovedì 25 maggio, alle 19.30 al Fondo Verri
la presentazione del libro “Frammenti di vita pendolare
di Annatonia Margiotta, Città futura edizioni.
Dialogherà con l'Autrice, Mauro Marino.
Leggerà alcuni brani del libro, l'attore Simone Franco.



Leggendo Frammenti di vita pendolare” di Annatonia Margiotta, edito da Città Futuraviene in mente un famosissimo esperimento di candid camera realizzato nel 1977 da Nanny Loi sui treni delle Ferrovie dello Stato per la RAI: “Vaggio in seconda classe”. Frutto di quell’esperienza fu il film – sempre firmato da Loy - “Cafè Express”, del 1980, interpretato da uno straordinario Nino Manfredi nei panni di Michele Abbagnano un invalido napoletano che, per bisogno, si improvvisa venditore abusivo di caffè viaggiando clandestinamente sulla tratta ferroviaria notturna Vallo della Lucania – Napoli.
Un lavoratore pendolare come una pendolare è, dal 2009, Annatonia Margiotta autrice di un “blog” di incontri, sensazioni, pensieri compilato giorno dopo giorno, viaggio dopo viaggio. La sua tratta di percorrenza è Lecce - Bari al mattino presto e viceversa nel primo pomeriggio (un bel po’ di chilometri e un bel po’ di ore al giorno) – una pendolare – lo sottolineo perché le piccole storie qui raccolte sono fortemente connotate dalla puntualità e dalla sottigliezza dello sguardo femminile.
“In treno è impossibile restare indifferenti a quanto succede intorno a noi, sarà capitato a tutti di sperimentarlo” scrive l’autrice e mi tornano in mente i tanti viaggi personalmente fatti stipato in corridoi sovraffollati in seconda classe ai tempi dell’Università.
Leggendo incontri l’ubriaco e la ragazza punkabbestia con tatuaggi e rottweiler d’ordinanza; l’arzilla nonnina e l’uomo bisognoso di confidare le sue pene d’amore; lo stalker seriale e lo studente in viaggio verso Urbino e poi i “colleghi”, gli altri pendolari, i compagni di “sventura” nell’avventura quotidiana dell’andare a lavoro. Sono loro i veri protagonisti di un “manuale di sopravvivenza” che certo tornerà utile a chi, da neofita, s’appresta alla carriera dell’andar per treni.
Incontri solo di occhi e incontri di parole, racconti e constatazioni, dialoghi e monologhi tutto si mischia e si confonde. Scritture pubbliche e scritture intime si inseguono. Osservazioni filtrate attraverso gli occhiali della competenza professionale e della passione civile. Incontri e interrogazioni sulle piccole cose e sui destini della varia umanità in viaggio nello spazio ristretto di uno scompartimento e riflessioni sulla vita, sulla politica, sulle difficoltà, sulle gioie, sugli incanti.
Incontri, insomma! Vari e particolari, unici, come uniche sono tutte le persone, sta allo sguardo dell’osservatore trasformare la magnifica ordinarietà di ognuno nello speciale accadimento del racconto. Questo accade nel libro e la transitorietà di un momento è elevata a “fatto”, è trattenuta, è ricordata.
Esempio di condivisione di una comunità viaggiante che organizza l’ordinario quotidiano per renderlo migliore, possibile, gradevole… Bozzetti di viaggio dove paesaggio sono le persone con la nostalgia (e la rabbia) per quelle “che hanno la fortuna di lavorare a pochissimi chilometri o metri da casa e si lamentano di tutto a prescindere. Forse, a queste persone farebbe bene sperimentare per qualche settimana cosa significa essere pendolari a così tanta distanza dal proprio paese”.
Rompere la comodità significa andare al Mondo e il treno è esempio della molteplicità del Mondo, il piccolo e il grande si mescolano e le vite, in quel “non luogo”, divengono indimenticabili, materia essenziale della “cultura del viaggiatore”.
Mauro Marino
#incrocilatitudini