martedì 29 settembre 2015

Le fantasticherie di Auro e la guerra di Rocco per Storie a Sud



La copertina del libro di Alessandro Pozzetti
Doppio appuntamento nel giardino dell’ex Conservatorio Sant’Anna mercoledì 30 settembre, dalle 19.30, per Storie a Sud con i libri di Alessandro Pozzetti e Rocco Nigro.

Rocco Nigro, autore di "Guerra e Fichi" (Kurumuny)

Ad aprire la serata presentato da Culturista Bibliolab l’autore-attore milanese Alessandro Pozzetti con il suo “Auro Ponchielli contro la fine del mondo. Un’apocalisse comica con ampliamento di coscienza incorporato” (NN Editore, collana La Stagione). Il protagonista della narrazione è Auro Ponchielli, impiegato un po’ sfigato di un’agenzia di pubblicità milanese posseduto dallo spirito di Clint Eastwood. Milano sarà invasa dagli alieni e nel giro di un weekend (dal venerdì alla domenica) un pugno di particolarissimi personaggi si troveranno a dover sventare un assurdo complotto. In un’atmosfera surreale e pecoreccia, affiancheranno Auro; un tizio soprannominato Padrepio che impersona Gesù Cristo in documentari a sfondo religioso; una ragazza dai capezzoli molto particolari; un dj capace di annusare i feromoni femminili a distanza; un’astronave stracolma di anziani; un computer senziente che ha le sembianze di Adriano Celentano; una pornostar; un papa in procinto di essere sparato nello spazio; uno scimpanzé parlante con un debole per la pizza quattro stagioni.
A seguire la presentazione “Guerra Fichi e Balli”,audio-libro edito da Kurumuny del fisarmonicista Rocco Nigro con Renato Grilli voce narrante, Francesco Massaro clarinetti, la performance di danza di Laura de Ronzo della Compagnia Tarantarte e l’esposizione e proiezione delle tavole che illustrano l’opera realizzate da Marco Cito.
Tra ricordi d’infanzia e racconti di guerra, dolcezze di fichi maritati e vecchie melodie di ballabili, memoria storica e ricerca musicale si dipana Guerra, fichi e balli, le diverse voci narranti si alternano nel raccontare una storia di vita e d‘amore che abbraccia tre generazioni. Come nella partitura di un’orchestra s’intrecciano e s’intonano i più vari registri espressivi – i racconti del nonno e nipote omonimi, le voci dei cantori della tradizione, i tratti ad acquerello e china delle illustrazioni, le vive note degli strumenti della musica popolare, la fisarmonica in primis – a tessere una trama fitta e delicata in cui convivono il ricordo più intimista e commosso e la drammatica universalità della nostra Storia recente.