lunedì 27 aprile 2015

Le poesie andaluse di Vittorio Bodini

L'associazione culturale Itagnoles en Lecce , in occasione della “Feria de abril”, vi porterà in viaggio nella Spagna attraverso la musica, il ballo, la gastronomia, la storia e le tradizioni della cultura spagnola. Durante una settimana Siviglia vive solo per questa festa. La “Feria de abril” è una delle feste più internazionali e popolari del sud della Spagna.
In queste giornate si riprodurranno i suoni, i profumi e il ritmo creando un ambiente molto speciale e divertente. Oggi, lunedì 27 aprile, l'ultimo incontro, alle 19.30, al Fondo Verri con "Flamenco e poesie andaluse nella Spagna Salentinizzata da Vittorio Bodini" per i suoni e le voci di Massimo Max Mura, Angelo Pulgarín y Miriam Torrente.

La locandina di Feria de Abril

venerdì 24 aprile 2015

La pittura di Adriano Imperiale al F.Verri


 “Tra ordine e disordine”
La pittura di Adriano Imperiale

Sarà inaugurata venerdì 24 aprile al Fondo Verri, alle 19.39, la personale di pittura di Adriano Imperiale, “Tra ordine e disordine”.
I dipinti di Adriano Imperiale sono liberi da ogni legge prospettica e gravitazionale. Le sue figure fanno pensare a certe opere di Francis Picabia ed Enrico Bay, fanno parte di questa grande linea di ricerca. Scrive il pittore Max Hamlet Sauvage: “La sua pittura si estende libera nei soggetti dei volti nascosti delle maschere dietro lo spessore della materia e degli effetti cromatici e fluttuanti, dal colore espressionista e dalla forza del segno inciso dalle pennellate; la pittura si libera espressiva e veloce dentro scenari intrisi di una cupezza, in cui affiora un’umanità sofferente e delirante, in bilico tra dato reale e visioni fantastiche e surreali, soffusa di poesia a volte onirica, poiché nasce da un processo di intuizione prodotto da un autentico sentimento creativo fatto d’incanto, di mistero e di una straordinaria vitalità
Ancora leggiamo, nella “fortuna critica” di Imperiale, la nota di Franco Ventura: “Non puo’ che essere stata la folgorazione di un sogno a guidare la fervida creatività artistica di AdrianoLe sue opere costringono ad un’attenta e seria riflessione, non solo per l’eloquente abilità grafica compositiva, ricca di pregevoli spunti creativi, di ardite ed ardue immagini che lasciano deluso chi cerca riferimenti anatomici o aggiustamenti chiaroscurali, ma anche per il contenuto simbolico che esprimonoNessun funambolismo stilistico, nessun orpello decorativo, nei grovigli di elementi compositivi ma solo un’armonia di linee tracciate da una mano espertissima, agile, di grande esperienza”.

giovedì 23 aprile 2015

L'archeologia nel Salento incontro con Rino Bianco


Un'opera di Silvio Nocera


Giovedì 23 aprile 2015, alle 19.00 
Silvio Nocera, la grotta delle Veneri e le altre
Incontro con Rino Bianco
per capire il passato e il presente dell’archeologia nel Salento

Giovedì 23 aprile 2015, alle 19.00, al Fondo Verri, un incontro per capire il passato e il presente dell’archeologia nel Salento. Ospite della serata Rino Bianco della Soprintendenza Archeologia della Puglia sul tema, “Silvio Nocera, la grotta delle Veneri e le altre”. Silvio Nocera artista e poeta, nelle campagne tra Tuglie e Parabita, nella sua contrada Monaci, è stato alla perenne ricerca dei suoi antenati, che avevano abitato in epoche remote quelle contrade lasciando testimonianze della loro esistenza e del loro sapere nella grotta delle Veneri, grotta di leggende da cui era attratto fin da bambino.
La sua passione per la profonda caverna esplode quando Antonio Mario Radmilli e Giuliano Cremonesi dell’Università di Pisa, che avevano messo in piedi da poco l’insegnamento di Paletnologia (archeologia preistorica) presso l’Università di Lecce, iniziano nel 1966 le ricerche all’interno della grotta dopo la scoperta nel 1965 delle due famose statuette in osso: le cosiddette Veneri. Le importanti scoperte archeologiche, in particolare i ciottoli incisi e la doppia sepoltura di Homo sapiens, infiammarono Silvio Nocera di passione per la sua grotta e il paesaggio di pietra di contrada Monaci. La “sua” grotta divenne un “libro di pietra”, che l’artista prese a sfogliare per leggere i messaggi arrivati a lui e alla comunità dalla lontana preistoria.
Poi la grande delusione. Silvio Nocerà scopre che tutti i materiali raccolti nella campagna di scavo sarebbero stati trasferiti per motivi di studio a Pisa e dice “Io non condivido che quel tesoro trovato qui nel basso Salento sia portato a Pisa… E i politici che sono stati votati dal popolo salentino che fanno?”.
Domande legittime cui nel corso dell’incontro con Rino Bianco si cercheranno delle risposte: per la Grotta delle Veneri ma anche per tante altre grotte, altrettanti simboli della storia del basso Salento ma ancor più dimenticate, “libri di pietra” dalle pagine ormai scompaginate o strappate, i cui materiali sopravvissuti o dispersi sono estranei anche ai salentini di oggi.

venerdì 17 aprile 2015

Le storie di Andrea Bufano



 
Andrea Bufano

Venerdì 17 aprile alle 19.30, 
incontro con Andrea Bufano autore di
Neve a giugno
libro edito da Kurumuny.

Neve a Giugno è l’opera prima di Andrea Bufano. Un libro autobiografico, il racconto di una vita fatta di “storie”, tutte vissute intensamente. Un curriculum fitto e disperato quello di Andrea Bufano: furto con scasso, rapine, uso di cocaina, dipendenza dal sesso sfrenato e dal gioco d’azzardo. Lui è quel tipo di ragazzo che, soprattutto nei piccoli paesi, viene indicato come la persona da evitare. Per questo modello di società, lui e tutti gli altri Andrea Bufano del mondo sono destinati ad essere sepolti”, meglio se in carcere condannati per sempre al dimenticatoio e al girone dei dannati. La scrittura libera, è responsabilità anche del cambiamento e questo l’opera di Bufano in realtà racconta: la sua presa di coscienza e la scelta di una nuova vita.

giovedì 16 aprile 2015

Giuseppe Coriano con Le vacche di Hegel


La copertina del libro

 O dell'insegnare

Giovedì 16 aprile 2015, alle 19.30, Maurizio Nocera presenta Giuseppe Corianò, autore di “Le vacche di Hegel”, edito da Lupo. Un libro sull’insegnare e sull’insegnate. Giuseppe insegna Filosofia in un Liceo Pedagogico e durante una delle interminabili riunioni tra docenti, viene scelto come accompagnatore per il viaggio d’istruzione a Barcellona. Ma quella che può apparire una semplice e sfiancante gita scolastica, si rileva un’opportunità unica per riflettere sul proprio ruolo. Cosa vuol dire essere un professore? Cosa significa insegnare, educare, formare? Forse preparare alla vita, aiutare a coglierne le sfumature, accompagnare in un percorso di crescita che spesso risulta pieno di ostacoli e dolorose piaghe? Un viaggio d’istruzione diventa così il pretesto per interrogarsi e mettersi nuovamente in gioco. Insegnare non è un atto che può consumarsi in poche ore mattutine; insegnare è crescere insieme, comprendere i cambiamenti del mondo e regalare gli strumenti dell’esperienza per decifrarli. Insegnare è per pochi. Forse solo per quelli che hanno ancora voglia di meravigliarsi che anche a Barcellona possa cadere la neve. Giuseppe Corianò è nato a Martignano il 19-05-1961 dove vive. Insegna Filosofia in un Liceo delle Scienze Umane. Con Manni Editore ha pubblicato nel 2004 La direzione dei venti. Come autore ha partecipato al progetto “Librarsi”, organizzato dal Ministero per i beni e le attività culturali, rivolto alle  asce di popolazione a rischio di emarginazione sociale e culturale. È anche autore di filastrocche e racconti per ragazzi per i quali ha avuto significativi riconoscimenti.

mercoledì 15 aprile 2015

L'economia del Salento con Ragosta al Fondo Verri



Mercoledì 15 aprile 2015, alle 19.00
L’incontro “Capire l’economia della provincia di Lecce”, con Mauro Ragosta

La copertina del libro

Capire l’economia della provincia di Lecce di Mauro Ragosta volume racchiuso in 150 pagine, edito da Salento d’Esportazione in formato tascabile sarà presentato al Fondo Verri, mercoledì 15 aprile, alle 19.00. Un breve compendio dedicato a chi non è uno specialista nelle materie economiche e tuttavia voglia comprendere le dinamiche del sistema di produzione e scambio del Basso Salento. Un agile manuale divulgativo destinato a giornalisti, politici, dirigenti, neolaureati e laureandi, teso ad illustrare, settore per settore, tutti i comparti produttivi dell’economia locale. La specificità del volumetto consiste in una analisi di tutti i settori produttivi rilevanti, che sono passati in rassegna tra passato, presente e futuro: si proietta in un arco temporale che va dagli anni ’60 del secolo scorso, sino a intercettare le proiezioni del sistema per i prossimi dieci, quindici anni. Le previsioni sono state possibili in virtù della costruzione di un modello di sviluppo dell’economia locale, che si fonda sugli studi dell’autore, che per circa trent’anni, a partire dal 1985, ne ha scandagliato gli aspetti storici. Un’altra, e forse più rilevante specificità del lavoro, è rappresentata dall’analisi del comparto dell’arte, lo spettacolo e la cultura, che si presenta come prima riflessione a livello nazionale ed internazionale, sulla scorta dei primati leccesi degli ultimi quindici anni. Il comparto dell’arte, lo spettacolo e la cultura in provincia di Lecce, infatti, pare raggiungere posizioni di rilievo in ambito italiano e connotazioni di estrema avanguardia sotto gli aspetti economico e sociale, anche se a livello accademico e politico ciò non trova una precisa coscienza.


Mauro Ragosta è autore da sempre impegnato negli studi storico industriali, per i quali ha conseguito il premio Isveimer “Nuovo Mezzogiorno”. Da oltre venticinque anni studia l’economia della Provincia di Lecce, nei suoi aspetti storici e nella sua contemporaneità senza disdegnare gli scenari della narrativa e della poesia.