La biografia di una ragazza del '68
Martedì 29 aprile, al Fondo Verri, incontro con Francesca
Caminoli che presenta - con Gianni Ferraris - il suo libro “C’erano anche i
cani” (Jaca Book), la biografia di una “ragazza del ‘68”, una riflessione
autobiografica, la fotografia di una generazione che è passata attraverso gli
anni ’70 condividendo una vita che forse è stata sopra le righe, ma che è stata
vissuta con l’intensità della scoperta del nuovo, della speranza, della
delusione e disillusione.
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“Divo, Baldo, Paco, Ciclone, Grigia, Bella e Pongo: sette cani sono i testimoni del passaggio di Maria da ragazzina della borghesia milanese a giovane donna che, come tante della sua generazione, partecipa ai movimenti degli anni '60 e '70. Divo è con lei e i suoi fratelli in piazza del Duomo per uno spettacolo, Baldo nell'estate dei primi batticuori al lago, Paco a un tentativo di festa hippy al mare, Ciclone in un viaggio in Grecia, Grigia alle manifestazioni, Bella ai funerali di giovani antifascisti, Pongo alle riunioni femministe. Si ha quasi la sensazione che la scrittrice, che ha già pubblicato quattro romanzi, tutti legati alla Storia, anche se personale, con questi sette quadri, che formano un corpo unico, abbia voluto prendersi una pausa per ricordare, tra il riso e il pianto, la parte di storia di una generazione che voleva un mondo diverso, con speranza, gioia e anche con errori. Lo ha fatto con leggerezza e rigore, regalandoci un vivace affresco di personaggi in cui molti si riconosceranno”.
“Divo, Baldo, Paco, Ciclone, Grigia, Bella e Pongo: sette cani sono i testimoni del passaggio di Maria da ragazzina della borghesia milanese a giovane donna che, come tante della sua generazione, partecipa ai movimenti degli anni '60 e '70. Divo è con lei e i suoi fratelli in piazza del Duomo per uno spettacolo, Baldo nell'estate dei primi batticuori al lago, Paco a un tentativo di festa hippy al mare, Ciclone in un viaggio in Grecia, Grigia alle manifestazioni, Bella ai funerali di giovani antifascisti, Pongo alle riunioni femministe. Si ha quasi la sensazione che la scrittrice, che ha già pubblicato quattro romanzi, tutti legati alla Storia, anche se personale, con questi sette quadri, che formano un corpo unico, abbia voluto prendersi una pausa per ricordare, tra il riso e il pianto, la parte di storia di una generazione che voleva un mondo diverso, con speranza, gioia e anche con errori. Lo ha fatto con leggerezza e rigore, regalandoci un vivace affresco di personaggi in cui molti si riconosceranno”.
Francesca Caminoli è nata a Lecco, nel 1948, è
giornalista professionista e ha lavorato a Milano in quotidiani e periodici
fino al 1982, anno in cui si è trasferita a vivere a Lucca. Qui ha fatto
diversi lavori: traduzioni, uffici stampa, testi per depliant di aziende e,
sporadicamente, ancora qualche articolo per i giornali. Negli ultimi anni ha
ripreso in modo diverso la professione, facendo un giornale in Nicaragua con i
ragazzi di strada del progetto Los Quinchos, con cui collabora. Nel 1999 ha
pubblicato Il giorno di Bajram (Il Grandevetro/Jacabook), selezionato per il
Premio Viareggio e il premio Città dei Lettori, tradotto in serbo da Jasmina
Tesanović per la casa editrice Feministićka di Belgrado. Sempre con Il
Grandevetro/Jacabook ha pubblicato nel 2003 “La neve di Ahmed”, ripubblicato
nel 2006 da Paravia Bruno Mondadori, in edizione scolastica. Nel 2010 per
l’Editoriale Jaca Book ha pubblicato Viaggio in requiem” e nel 2011 “La nave di
Boubacar”.