Giuseppe Semeraro |
Con
Leone Marco Bartolo, Fabio Inglese, Giuseppe Semeraro
Se non ci fosse gravità
tra noi e quel lenzuolo chiamato terra
non ci sarebbe nè il sopra nè il sotto
e l'amore sarebbe una carezza un pò casuale
i fiumi farebbero marcia indietro
e una piccola brezza di vento
ci porterebbe al polo nord
se non ci fosse gravità
non ci sarebbero gli impiccati
non ci cadrebbero lacrime dagli occhi
se non ci fosse gravità andremmo in gita sulla luna
e il dolore non avrebbe più radici
se non ci fosse gravità
sparirebbero mal di testa e i reumatismi
se non ci fosse gravità
le mie parole cadrebbero dalle pagine
e un proiettile sparato
farebbe ridere le stelle
tra noi e quel lenzuolo chiamato terra
non ci sarebbe nè il sopra nè il sotto
e l'amore sarebbe una carezza un pò casuale
i fiumi farebbero marcia indietro
e una piccola brezza di vento
ci porterebbe al polo nord
se non ci fosse gravità
non ci sarebbero gli impiccati
non ci cadrebbero lacrime dagli occhi
se non ci fosse gravità andremmo in gita sulla luna
e il dolore non avrebbe più radici
se non ci fosse gravità
sparirebbero mal di testa e i reumatismi
se non ci fosse gravità
le mie parole cadrebbero dalle pagine
e un proiettile sparato
farebbe ridere le stelle
Quella che avete appena finito di leggere è un
poesia di Giuseppe Semeraro, attore e poeta - indimenticabile il suo esordio
letterario con “La cantica del lupo” nel Poet bar di Besa - che da un po’ di
tempo su facebook, strumento che da poco ha iniziato a praticare, si chiede:
“A cosa serve la poesia?”, la domanda circola su
Facebook, posta da Giuseppe Semeraro attore e poeta, che con componimenti di
raro spessore e leggerezza cerca di dare e di darsi delle risposte.
Un’interrogazione che si è allargata coinvolgendo
altri, come autori e come lettori. Mercoledì 30 aprile, dalle 21.00, per gli
appuntamenti de Il Mese dell’Eutopia di Lecce 2019, Giuseppe Semeraro, il
pittore Fabio Inglese e il musicista Leone Marco Bartolo con la loro
interrogazione saranno ospiti del Fondo Verri. Scrivono nella nota che presenta
l’incontro: “Abbiamo
raccolto testi, musiche, storie cercando una risposta a questa domanda: "A
cosa serve la poesia ? ". Può essere la poesia un'azione capace di uscire dalle
pagine di un libro ? Possiamo agirla la poesia, camminarla come un luogo
pubblico, farla diventare una scultura sociale viva tra la gente?
Insieme potremmo trovar risposte…