mercoledì 14 maggio 2014

Alemanno & Cianfano al FV



 
Giuse Alemanno alle spalle Rina Durante - In un'immagine ripresa nella Icaro Bookstore

Venerdì 16 maggio, dalle 20.00, al Fondo Verri, il giornalista e scrittore Raffaele Gorgoni presenta “Benvenuti a Cipìernola” di Giuse Alemanno edizioni Città Futura. A seguire, Maurizio Cianfano voce e chitarra, accompagnato dal pianoforte di Josh Chiriatti presenta “Miusik”. Libere improvvisazioni, cambi di ritmo e di tempo compongono il puzzle sonoro di “Miusik”. Un percorso musicale tra sonorità acustiche ed elettriche dà campo a due talenti musicali di rara sensibilità ed esperienza.
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Con la pubblicazione del suo “Benvenuti a Cipìernola, ovvero Don Fefè e Ciccillo coinvolti nell’intricata vicenda della gatta immobile Brici, la lotta di classe, la sacra reliquia di Sant’Antonio Abate e la cacciata del Satanasso Gasparotto”, Giuse Alemanno aggiunge una nuova puntata alla saga che vede come protagonisti Don Fefè e gli abitanti di Cipìernola, paese immaginario di quella parte di Salento conosciuta come Terra d’Arneo. L’autore ci aveva già abituati, con l’altro romanzo, all’utilizzo di titoli lunghi, dal sapore wertmulleriano ma a ben vedere è tutta la narrazione di Alemanno che riprende della Regista la passione per la tradizione della maschera all’italiana, con il gusto per il barocco, il grottesco o per la descrizione fortemente dissacratoria di tic, vizi e virtù di personaggi, che lentamente, con lo scorrere delle pagine, sfumano, lasciando il proscenio all’impegno politico e sociale dell’autore. In questo romanzo, le intricate vicende di Cipìernola si svolgono in parallelo ad un fatto realmente accaduto, che la stampa dell’epoca chiamerà la “rivolta dell’uva”. Tra il 1956 e 1957, a causa del crollo del prezzo dell’uva da vino, che da 4500 passò a 2000 lire il quintale,  le province di Lecce e Brindisi furono teatro di dure proteste da parte degli agricoltori e delle popolazioni ridotte alla fame. Manifestazioni spontanee e blocchi stradali si verificarono soprattutto nei paesi di Torchiarolo, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco e San Donaci, dove, il 9 settembre 1957, il commissario Luigi Ratemi insieme a 25 agenti della scorta uccise tre giovani del posto, Luciano Valentini, Mario Calò e Antonia Carignano, quest’ultima raggiunta da un proiettile vagante sulla soglia della propria casa.

La copertina di Miusik