Regione Puglia
Associazione Presidi del Libro
Amministrazione Comunale di Caprarica di Lecce
Associazione Culturale Fondo Verri
Polo BiblioMuseale
Biblioteca Nicola Bernardini
Lecce
“Senti che bella questa…”
rassegna di poeti e di
poesia detta - Prima Edizione
Caprarica di Lecce, 18 - 22 dicembre 2021
Lecce, 19 dicembre 2021 -3 gennaio 2022
“La poesia talvolta
ci fugge innanzi”
Paul Celan
C’è verità nella poesia? È banalizzata
la poesia nel ricordo che ne abbiamo; materia scaduta nella realtà che non la
ama, che non ama la libertà dei poeti, solo pochi l’accolgono, la traducono nel
battito della vita…
“Senti che bella questa…”, rassegna di poeti e di poesia detta il Fondo Verri, Presidio del libro di Lecce, continua la linea di ricerca legata alla scrittura contemporanea con un ciclo di appuntamenti dedicati all’oralità, alla poesia detta e cantata. La poesia come luogo, utopico, ma pur sempre realissimo, di un possibile incontro con la realtà e con l'altro.
Un ciclo di recital promossi dall’Associazione Presidi del Libro - in collaborazione con l’Associazione Culturale Fondo Verri, l’Amministrazione Comunale di Caprarica di Lecce, la Biblioteca Nicola Bernardini di Lecce da dedicare - alle voci emergenti della poesia contemporanea salentina e pugliese.
L’appuntamento a
Caprarica di Lecce è per mercoledì 22 dicembre 2021, ore 20.30, negli
spazi dell’Auditorium Cantieri ActionAid (Villa Comunale), nell’ambito della
tradizionale Fiera di Santa Lucia e in concomitanza con l’affissione, dal
18 dicembre, per le strade della Città dell’Olio, della collezione di Manifesti
di Poesia realizzati in occasione della mostra “Verri Antonio Leonardo. Una
stupenda generazione”.
“Senti che bella questa…”, rassegna di poeti e di poesia detta ospiterà a Caprarica di Lecce, le performance di tre poeti interpreti di tre diversi modi di declinare la parola poetica: quello tutto al femminile di Claudia Di Palma, che leggerà dal suo ultimo libro “Atti di nascita” pubblicato nel 2021 dalle edizioni Minerva; quello sospeso tra spirituale e materiale di Luca Imperiale che trarrà i suoi versi dall’inedito “Pensieri sconnessi di un balordo” e quello graffiante di Massimo Pasca che presenta il recital concerto “Voce del verbo spoken”.
Claudia Di Palma con il suo “Atti di nascita”
(Edizioni minerva, 2021) indaga nel nostro contemporaneo
ormai al collasso etico e ideale, “sommerso dai rifiuti, dalla miseria, dagli
invisibili”, interrogandosi sulla condizione dell’umano: “Se il volto dell’uomo
assomiglia sempre più a una busta di plastica contenente spazzatura, anziché
essere l’immagine del cielo, diventa fondamentale – afferma - non solo il chiedersi
chi siamo, ma: chi non siamo ancora? chi possiamo diventare?”.
Luca Imperiale è al
suo esordio poetico con “I giorni dell’ombra. Diario degli occhi disarmanti” silloge
edita da Musicaos, mossa da un impianto filosofico puntellato di solide basi teoriche,
che unisce la scrittura poetica al pensiero filosofico, spaziando dall’umano al
divino. Una scrittura, la sua, che prende in prestito gli oggetti della
consuetudine cercando di elevarli al tono del canto alato, far ascendere la
quotidianità di tutti a registro alto, dar voce alla materia per incastonarla
nella versificazione che dà vita e dignità alle cose talmente familiari da
apparire inutili, ripetitive, noiose
“Voce del verbo spoken” è il nome del primo lavoro solista di Massimo Pasca e nasce dalla sua passione per la
poesia orale e la frequentazione di diversi slam poetry in giro per l'Italia.
L’ album presenta una scrittura ritmata e poetica, visionaria, difficile da riscontrare in ambito reggae ma con lo sguardo verso questo genere e collocabile come approccio al dub poetry di matrice inglese. Massimo Pasca è anche l'autore della copertina essendo di mestiere un illustratore. L’album, realizzato in collaborazione con il Cotriero di Gallipoli, esce per l’etichetta Linfa del bassista Emanuele Flandoli che ha curato anche la produzione artistica. Le batterie sono state suonate da Antonio “Dema”, i fiati da Giovanni Chirico e Lorenzo Lorenzoni. Il tutto è stato masterizzato da Ciro “Princevibe” Pisanelli.
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Letture
pubbliche di poesia, più o meno seguite da un vasto pubblico, ci sono sempre
state e sempre ci saranno; ma accade solo in determinati ed imprevedibili
momenti storici che i poeti, servendosi dell’oralità, siano indotti a
sperimentare nuove soluzioni espressive, a saggiare la resistenza del mezzo, a
verificare limiti e possibilità. “Senti che bella questa…” si costruisce di atti che mischiano la naturalezza del
dire con i suoni della quotidianità nello spazio pubblico, per dare luogo a un “teatro”
essenziale ed intenso che propone voci e sollecita ascolto.
direzione artistica: Mauro Marino e Piero Rapanà