Tre giorni di musica al
Fondo Verri
Giovedì 10 marzo,
alle 20.00, al Fondo Verri
Tappa leccese per il tour di Laporte /
Barbagallo / Bernè.
Laporte / Barbagallo / Bernè. |
La musica
del trio formato da Jean-Francois Laporte (da Montreal, strumenti analogici
autocostruiti in feedback), Carlo Barbagallo (da Siracusa, chitarra e
elettronica) e Emilio Bernè (da Torino, batteria) è
un muro di suono quello proposto dal trio Laporte, Barbagallo e Bernè; materia
tangibile, al confine tra free jazz, noise e rock, nel solco della tradizione
sincretica dell’avanguardia sperimentale. In occasione del tour che vedrà i tre
attraversare l'Italia da Torino alla Sicilia, l'etichetta indipendente Hysm? ha
realizzato una edizione in tiratura limitata della prima registrazione del trio
(ascoltabile qui: https://soundcloud.com/comet2013/sets/lbb-laportebarbagalloberne/
)
Venerdì 11
marzo, alle 20.00, al Fondo Verri
Il concerto di Andrea Rizzo, AR10, cantautore
AR10 - Andrea Rizzo |
AR10 è il progetto
artistico-cantautorale di Andrea Rizzo. «Le prime canzoni si sono scritte da sole, come urlo di non-senso per
una storia d’amore finita prima
dell’eternità. Le canzoni
seguenti nascono accostando “casualmente” una chitarra acustica al quaderno su cui avevo annotate alcune
“parole urgenti”, riflessioni che necessariamente
affiorano e cercano una forma che le esprima, quando si inizia a guardare oltre, quando l’inquietudine è un
dovere e l’isolamento non più il premio».
Sabato 12
marzo, alle 20.00, al Fondo Verri
Il concerto di Alfredo Ronzino, cantautore
che presenta UNO
Alfredo Ronzino |
““Uno” è la rappresentazione della vita. E' un'interpretazione della
vita stessa. E' un disco le cui canzoni tracciano sentieri di riflessione e
comprensione dell'esistenza. Non si tratta di una speculazione attorno ai temi
centrali della filosofia, quanto di una vera e onesta esperienza vissuta sulla
propria pelle. La proposta di senso attinge alle grandi
realizzazioni dell'umanità: dal meccanismo degli specchi esseni all'amore senza
condizioni, dalla pura ricerca del vero al significato della morte. Esiste persino una perdita del
senso, come se si penetrasse il mistero della vita proponendo parossistiche
soluzioni. C'è senso, ma non c'è senso. C'è volontà, ma non c'è volontà. Persino
sulla consapevolezza, che di sé tutto permea, sorgono dei dubbi. Si viene dal nulla, si va verso il nulla. In questa
assurda certezza si compie il gioco della vita che si fa musica, si fa canzone.
Non per tediare, ma perché ci si possa muovere tutti allo stesso ritmo, anche
se solo per tre minuti. Ve lo consiglio. Non perché l'ho fatto io: solo perché
a me piace”: