Mercoledì
26 novembre, alle 18.00, al Fondo Verri, Presidio del Libro di
Lecce, per Artigiana – la casa degli autori, la prima presentazione del
nuovo libro di Antonello Giurgola "Negroamaro" (Città Futura Edizioni), dialogano con l'autore Mauro Marino e l’editore Maurizio Meo.
Intenso nel suo significato di solitudine, rende comprensibile come sia facile perdersi nei meandri dell’incomprensione di una vita nella quale non si è nessuno per nessuno, dove il rispetto della persona passa in secondo piano per dare la precedenza a falsi miti, a chiacchiere paesane, a un qualcosa che somiglia alla legge del più forte dove gli altri, altro non sono che burattini alla mercé di chiunque sia un gradino più sopra. Qui vediamo come ognuno affronta il proprio male. Francesco finisce in prigione addossandosi anche la colpa dell’amico. Il protagonista, invece, si dedica all’alcol come medicina per curare i mali della sua anima. Un amore smisurato e una nostalgia per la sua terra che per lui è stata matrigna. Il Salento ha causato quella solitudine che lo ha avvolto con il vento caldo dello scirocco, gli ha distrutto l’anima facendo affogare il suo dolore nell’alcol, l’unica vera madre amorevole che è riuscita ad alleviare le sue ferite senza giudicarlo. Alla fine il buio si trasforma in luce. Dove si pensava non ce ne fosse, la speranza appare dalle ceneri. La tolleranza per se stessi e per gli altri gli fa ritrovare la via di casa. Il deserto dell’anima piano piano si allontana. Viaggi e nuovi amici concorrono a risanare e a trovare la forza per affrontare i propri demoni, e quando l’amico fraterno cede alla morte la sua vita, è ora di pagare il conto. Cosa, meglio di una rinascita può sancire una riconciliazione con la vita e con il suo amato/odiato Salento? Un romanzo poetico, lirico nel suo narrare, che lascia il segno di una vita persa e ritrovata.