Un
sabato 8 marzo pieno di appuntamenti quello del Fondo Verri.
Il pomeriggio si apre alle
16.00
con Storie in scena, Milena Galeoto presenta ai più piccoli “C’erano una volta…
le fiabe italiane”, letture e un laboratorio
ispirati al mondo delle fiabe italiane di Italo Calvino. Era il 1956 quando
uscì per la prima volta in Italia, la raccolta di fiabe italiane a cura di
Italo Calvino, pubblicate da Giulio Einaudi editore, un accurato lavoro
antropologico oltre che letterario, per le tradizioni e personaggi popolari
provenienti da diverse regioni italiane, contenuti in esse. La volontà di
comporre un libro che contenesse le fiabe popolari italiane, spiega Calvino
nella prefazione di Fiabe Italiane, nacque da un’esigenza editoriale poiché si
voleva pubblicare, accanto ai grandi libri di fiabe popolari straniere, una
raccolta italiana. Anche se la storia dimostra come i grandi libri di fiabe
italiani, siano nati molto in anticipo sugli altri…
A seguire alle 19.30 la presentazione del
libro di Daniela Baldassarra “A piedi nudi su una nuvola di plexiglass".
Quattordici racconti, brevi storie, brevi attimi di esistenza. In realtà, se la
nuvola fosse stata di vapore i personaggi sarebbero sprofondati, portandosi
dietro mille emozioni, scivolando nelle loro delusioni; la scrittrice cerca
invece di sorreggerli e di proteggerli dal baratro facendo sì che il vapore si
trasformi in una barriera più consistente. Di plexiglass, appunto. Perché non
in vetro? Forse perché le esperienze raccontate somigliano alla vita, ma la
perdita di un amico, le rinunce, l’immobilità nel non riuscire a fuggire da
situazioni scomode e continuare a vedersi con gli occhi degli altri, fanno sì
che questa vita sia solo un surrogato di ciò che dovrebbe essere in realtà.
Come il plexiglass assomiglia al vetro, ma non avendone la stessa trasparenza
ti pone di fronte alla realtà in modo meno lucido e trasparente. “A piedi
nudi su una nuvola di plexiglass” fa
parte della collana Polychromos ed è edito da FaLvision Editore. Daniela
Baldassarra, giovane scrittrice classe ’80, ha già ricevuto numerosi premi e
riconoscimenti. Oltre alla narrativa, attualmente si occupa anche di teatro,
portando in scena spettacoli in diverse città italiane e curando laboratori per
ragazzi in Inghilterra e Irlanda.
A chiudere la serata, dalle 20.30
la presentazione di “Nautilus” ultima produzione discografica del Tran(ce)formation Quartet per la Workin'
Label di Irene Scardia.
Il Tran(ce)formation Quartet,
nato nel 2006 da un’idea di Giorgia Santoro e Adolfo La Volpe, ha alle spalle
numerosi concerti ed un cd, "Entrance", edito nel 2011 per la Leo
Records, etichetta inglese che è da vent'anni un punto di riferimento per la
musica improvvisata europea e mondiale, e che ha in catalogo lavori di artisti
quali Sun Ra, Anthony Braxton, Cecil Taylor, Steve Lacy.
“Entrance” ha ricevuto
favorevolissimi consensi da parte della critica nazionale ed estera; è stato
trasmesso in tutto il mondo da emittenti radiofoniche internazionali: Radio Ciutat
Vella, Barcelona (Spain), Radio T, Chemnitz (Germany), CHRW Station of
the University of West, Ontario (Canada), La Nuit des Sauriens, Paris (France),
Berkeley (California), Battiti Rai RadioTre (Italy).
Esce a gennaio 2014 il secondo cd
di Tran(ce)formation Quartet, intitolato “Nautilus”, pubblicato e distribuito
dall’etichetta indipendente pugliese Workin’ Label. Il lavoro segna
un'ulteriore maturazione del personalissimo sound dell'ensemble, basato sul
dialogare e contaminarsi di linguaggi musicali differenti, quali il jazz, la
musica contemporanea, il rock e le musiche tradizionali del nord dell'india e
del bacino del mediterraneo. Le sonorità del quartetto, e spesso i titoli
stessi dei brani: “Biancaneve”, “Ninna nanna”, conducono l’ascoltatore in una
dimensione onirica, di volta in volta ipnotica, fiabesca oppure straniante; non
a caso il viaggio si conclude con “Over the rainbow”, unico brano non originale
del cd, trasformato però in una eterea ascensione verso lo spazio, oltre
l’arcobaleno.