Venerdì 28 marzo, a partire dalle 19.00, il Fondo Verri ospita il
ricordo del Poeta romagnolo, a distanza di due anni dalla scomparsa, con
una serie di omaggi. Lecce, su idea di Alessandro Turco, si unisce a
Pennabilli, ultima residenza del Maestro, e alla Romagna, per ricordare
l’immenso sceneggiatore, firma, tra l’altro, di “Amarcord”.
Sarà l'occasione per la presentazione del numero de “l’incantiere”, edito da Cosimo Lupo, giornale di poesia a scansione trimestrale e diretto da Walter Vergallo, dedicato a Tonino Guerra e che ospita suoi appunti diaristici inediti e gli interventi, altrettanto inediti, di Gianluigi Rondi (presidente David di Donatello) e Gilberto Ganzer (già direttore dei Musei di Pordenone).
Interviene Maurizio Nocera
Lo stesso omaggio, sarà riproposto il 6 e l’8 aprile rispettivamente a Pennabilli e a Perugia. I due appuntamenti saranno curati da Alessandro Turco che, da qualche anno, collabora con l’Ass.ne Tonino Guerra
Sarà l'occasione per la presentazione del numero de “l’incantiere”, edito da Cosimo Lupo, giornale di poesia a scansione trimestrale e diretto da Walter Vergallo, dedicato a Tonino Guerra e che ospita suoi appunti diaristici inediti e gli interventi, altrettanto inediti, di Gianluigi Rondi (presidente David di Donatello) e Gilberto Ganzer (già direttore dei Musei di Pordenone).
Interviene Maurizio Nocera
Lo stesso omaggio, sarà riproposto il 6 e l’8 aprile rispettivamente a Pennabilli e a Perugia. I due appuntamenti saranno curati da Alessandro Turco che, da qualche anno, collabora con l’Ass.ne Tonino Guerra
Tonino Guerra amava il Salento, dove è stato più volte, anche con
Tarkovskij, con cui ha firmato “Tempo di viaggio”, presentato nel 1983, e
che vede Lecce protagonista. Nell’agosto 1999, insieme alla moglie Lora
e al giornalista Salvatore Giannella, intraprese un viaggio nel Salento
che durò quattro giorni. In quella circostanza, ebbe modo di visitare a
Spigolizzi, gli artisti Norman e Patience, di cui scrisse in “Quattro
giorni laggiù”. E del Salento apprezzava la “pizzica”: negli ultimi
istanti di vita, nella sua casa di Sant’Arcangelo di Romagna, chiese di
ascoltare proprio la musica della taranta. La sua ultima sceneggiatura,
dedicata alla musica popolare salentina, terminata tre giorni prima
della sua morte, s’intitola “Danza proibita” e dovrebbe diventare un
film. Lo scorso anno, nel Teatro di Pennabilli, Antonio Castrignanò ed
il suo gruppo, hanno omaggiato il Maestro con un concerto, salutato da
un successo straordinario.
In uno dei suoi viaggi nella nostra regione, Tonino Guerra scrisse un articolo appassionato su “La Gazzetta del Mezzogiorno”, affinché si “illuminasse la Puglia, perché con la sua storia, la sua arte, il turista può pensare che anche una parte di questo mondo è paradiso”. E nel 2010, ospite di “Spiagge d’Autore”, indirizzò, sempre allo stesso quotidiano, una lettera rivolta al Governatore Nichi Vendola, invitandolo ad “aggiungere Bellezza” alla nostra Regione.
Ha detto Tonino Guerra: “Sogno di illuminare questa parte dell’Italia dove si trovano ricordi greci, medievali, carichi di una bellezza straordinaria per farla risplendere, nella consapevolezza che occorre tutta la nostra forza e attenzione perché scompaiano quelle forze di cattiveria che lasciano ombre pesanti sulla bellezza”.
Tonino Guerra è stato uno straordinario poeta, di cui si accorse da subito Gianfranco Contini che curò la sua prima raccolta “I bu” (edita da Rizzoli), che aprì, di fatto, la stagione dei neodialettali. Ha detto Sergio Zavoli: “Pur usando delle parole apparentemente comuni, dette da lui hanno un alone che le rende nuove. Come parla Tonino non c’e nessuno. Abbiamo intorno a noi un Maestro, il Poeta della civiltà dello stupore, della meraviglia, che vince le leggi della natura perché vive nell’immaginazione della gente. Chissà per quanto tempo si parlerà di Tonino. Grazie Tonino”.
Giuseppe Pascali
(ufficio stampa)
Per info : tusandro@libero.it
In uno dei suoi viaggi nella nostra regione, Tonino Guerra scrisse un articolo appassionato su “La Gazzetta del Mezzogiorno”, affinché si “illuminasse la Puglia, perché con la sua storia, la sua arte, il turista può pensare che anche una parte di questo mondo è paradiso”. E nel 2010, ospite di “Spiagge d’Autore”, indirizzò, sempre allo stesso quotidiano, una lettera rivolta al Governatore Nichi Vendola, invitandolo ad “aggiungere Bellezza” alla nostra Regione.
Ha detto Tonino Guerra: “Sogno di illuminare questa parte dell’Italia dove si trovano ricordi greci, medievali, carichi di una bellezza straordinaria per farla risplendere, nella consapevolezza che occorre tutta la nostra forza e attenzione perché scompaiano quelle forze di cattiveria che lasciano ombre pesanti sulla bellezza”.
Tonino Guerra è stato uno straordinario poeta, di cui si accorse da subito Gianfranco Contini che curò la sua prima raccolta “I bu” (edita da Rizzoli), che aprì, di fatto, la stagione dei neodialettali. Ha detto Sergio Zavoli: “Pur usando delle parole apparentemente comuni, dette da lui hanno un alone che le rende nuove. Come parla Tonino non c’e nessuno. Abbiamo intorno a noi un Maestro, il Poeta della civiltà dello stupore, della meraviglia, che vince le leggi della natura perché vive nell’immaginazione della gente. Chissà per quanto tempo si parlerà di Tonino. Grazie Tonino”.
Giuseppe Pascali
(ufficio stampa)
Per info : tusandro@libero.it