Auschwitz-Birkenau in una fotografia di Massimiliano Spedicato |
Dal 27 gennaio al 10 febbraio 2014 al Fondo Verri
La Memoria e il Ricordo
27 gennaio 2014, Giornata della Memoria
10 febbraio 2014, Giorno del Ricordo
Auschwitz-Birkenau in una fotografia di Massimiliano Spedicato |
Il 27 gennaio, il Fondo Verri celebra la ricorrenza della Giornata della Memoria con una mostra di immagini realizzate da Massimiliano Spedicato nel corso di due suoi viaggi a "bordo" del "Treno della Memoria" verso i luoghi della shoah.
Nel corso dei giorni dell'allestimento - che si protrarrà fino a lunedì 10 febbraio, giorno che l'Italia dedica al Ricordo della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe e dell'Esodo dalle loro terre degli Istriani, dei Fiumani e dei Dalmati - il Fondo Verri sarà luogo di reading letterari attingendo tra i titoli dell'ampia sezione di libri dedicati alla shoah e alle vittime delle foibe disponibile nel repertorio in dote al fondo; gli incontri saranno aperti alle scuole e alle singole classi che vorranno aderire all'iniziativa.
Auschwitz-Birkenau in una fotografia di Massimiliano Spedicato |
Mai piú
Massimiliano Spedicato
Un sussurro si alza: "Mai più!", sono tante le persone venute a guardare le mie fotografie esposte in occasione del 27 gennaio, Giornata della Memoria, la mostra è allestita nel Sedile di Lecce, in Piazza Sant'Oronzo.
Le osservo... il ticchettio del grande orologio batte il tempo di un silenzio composto. Di fronte alle immagini tutti si mostrano attenti, cercano di capire, istintiva viene la domanda del "perchè".
Vedo attraverso i loro occhi e scorgo la "lacrima" che, muta, scende in ognuno di loro, come se fossero stati feriti nel pieno dell'orgoglio e, con questo passo silenzioso, con un tenero cenno salutano, scrivono in un quaderno la loro testimonianza chi solo con una firma, chi lasciando un pensiero, altri ancora con uno scarabocchio.
Ognuno di loro commenta l'orrore che da quelle immagini "parla"...
La loro compostezza mi riporta in quei luoghi, nei giorni della visita ad Auschwitz e Birkenau con i ragazzi del Treno della Memoria e sento, nel mio intimo, rinnovarsi il brivido, lo stesso di quando, camminando in quei campi, cercavo di capire che cosa lì fosse accaduto: se era la realtà o il set di un film...No, quelle pietre, quel legno, quelle stanze, quegli oggetti erano e sono reali! Raccontano lo sterminio pensato e voluto, lo sterminio organizzato. Frutto di un folle, crudele e criminale disegno... È stato allora che ho scelto di cogliere ogni particolare, ogni "angolo" per dare ancora realtà a quell'amaro reale, portarlo nella mia città, testimoniarlo per contribuire a crescere una sensibilità capace di comprendere l'orrore per poter dire con convinzione quel "Mai più".
Le persone continuano ad entrare ad osservare le mie fotografie; dalla piazza una dolce suono viene: è mezzogiorno, l'occasione della mia mostra cambia la consuetudine e la voce di Tito Schipa lascia spazio a "La vita è bella" la musica di Nicola Piovani per il film di Roberto Benigni. Sento addosso delle scariche, il ghiaccio sulla schiena. Esco fuori, guardo la piazza: ferme, immobili, le persone cercano di capire da dove venga quel suono. Il cielo è carico di tensione...
Dentro sento un orgoglio mai sentito! Sono felice per il mio contributo. Il ricordo di quelle assenze, fa sì che il sacrificio della loro vita serva a tutti!
Domenica, 27 gennaio 2013
Auschwitz-Birkenau in una fotografia di Massimiliano Spedicato |
La mostra di Massimiliano Spedicato
La fotografia per ispirare un altro educare questo l'impegno del reportage di Massimiliano Spedicato che il Fondo Verri ripropone negli spazi della sua sede di via Santa maria del Paradiso, a Lecce. “Andiamo a guardare cos’è stato” è il pensiero che ispira il fotografo salentino.
Destinazione Auschwitz, per ricordare una delle più grandi tragedie della storia dell’umanità, per non dimenticare che il Mondo, a volte, può perdere l’orizzonte della ragione e smarrire il senso profondo della Storia che, giorno dopo giorno, lo costruisce. L’idea del male può diventare assoluta e si può concretizzare in spaventosi progetti di morte e di sterminio: ancora adesso capita!
I luoghi della Shoah, dello sterminio di milioni di persone, i lager di Auschwitz e di Birkenau, e ancora Berlino in alcune immagini di grande astrazione costruiscono l'allestimento.
Fotografie in ascolto, che accolgono il sentire più intimo: quello dei luoghi, con il loro carico di memoria! Non si dimentica “qui”! Visitarli, contemplarli nelle immagini, è un esperienza che segna. Scrive, incide, scava, dove c’è in nuce, l’indifferenza, l’abitudine ad una cultura del benessere che non sa avere occhi. Tutto è sospeso nel peso dell'assenza, delle assenze.
Grandi vuoti portano queste immagini: i muri che non “tengono” più nessuno, il filo spinato, le insegne dei comandi, le rotaie, il povero legno, l’orrore sempre vivo e lancinante nei mattoni dei forni, gli oggetti, le valigie, gli occhiali, le fotografie di chi non c’è più. Segni che graffiano portano chi guarda dove adesso c’è lo sguardo pieno d’interrogazione di chi viene in visita.
E senti: tenuti, in sussurri lievi, ancora si muovono nella neve, poche luci fanno il cammino. In un infinito che si fa cielo. Ed è proprio il contrasto con la natura, con i colori, a rinnovare la speranza che ciò che è stato non sarà più.
Mauro Marino