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Benedetta Pati |
Domenica
18 febbraio 2018, alle 19.30, al Fondo Verri la presentazione della raccolta di
versi di Benedetta Pati, “Unalgiorno” (Libereria). Dialoga con l’autrice
Giorgio Consoli. Letture di Maria Tucci, Michele Marullo, Matteo Padula, Carmen
Tarantino. Canzoni di Blumosso.
“Ciao
possiamo riconoscerci?”
La poesia, arte evocativa figlia della musica e della
scrittura, racchiude in sé curiosi meccanismi di creazione che la rendono, al
giorno d’oggi, una delle forme d’espressione più intime e particolari.
Accostando versi ed emozioni, tale arte conferisce alle parole nuovi livelli di
profondità e consente di entrare in contatto con una realtà insolita e, in
alcuni casi, sconosciuta. Benedetta Pati, scrittrice e attrice salentina
impegnata in ambito culturale e teatrale, attraverso un percorso di sperimentazione
poetica, fa conoscere al lettore il lato genuino della scrittura in versi; quel
lato che, seppur fatto da tecnicismi e ingegnosità, nasconde un sapore semplice
e naturale.
Unalgiorno, raccolta di trecentosessantacinque
componimenti dallo stile variegato, racconta la storia di un esperimento
sociale e letterario in cui l’autrice ha voluto descrivere, giorno per giorno,
le emozioni di un anno.
Sotto forma di rubrica quotidiana, i componimenti
racchiusi in questo manoscritto descrivono dettagliatamente i sentimenti
nascosti in un animo umano che, silenzioso e solo, di notte, si ascolta. Versi
scritti di getto, parole polisemiche, flussi di pensieri, immagini, dialoghi
surreali, riflessioni in prosa, verbi inventati e strutture visive che permettono
al lettore di immedesimarsi in un mondo che, scritto da uno e pensato per esser
letto da tutti, lascia spazio alle più svariate forme di immaginazione.
In ogni scritto c’è un messaggio astratto mutato in
tangibile; un’immagine reale descritta e sgretolata; un sentimento umano che si
converte in semplice e pura poesia lasciando, in chi legge, un solo desiderio:
riconoscersi.
Benedetta Pati, classe 1993, è scrittrice e attrice,
laureata in lingue e letterature straniere. Attraverso brevi componimenti per
la scuola, sin da bambina ha dimostrato una spiccata dote per la poesia ed il
teatro sino a quando, all’età di 15 anni, frequentando un laboratorio teatrale
con la compagnia Calandra, non decide di fare dell’arte la sua vita. Pochi mesi
dopo diventa membro del Teatro delle Rane con il quale, ad oggi, continua a
collaborare in diverse produzioni, ultima delle quali “La Mandragola”, nel
ruolo di Lucrezia. Nel 2014 si trasferisce a Siviglia per motivi di studio e,
un anno dopo, inizia a lavorare come guida turistica a Dublino.
Rientrata a Lecce nell’autunno del 2016, prosegue gli
studi universitari, collabora per diversi mesi con una testata giornalistica
locale occupandosi di cultura e spettacolo e, contemporaneamente, frequenta
l’Accademia Mediterranea dell’Attore dove ha la possibilità di lavorare con
maestri di fama internazionale.
Nel 2017 partecipa al
concorso letterario Italo Calvino con un romanzo inedito e, nello stesso
periodo, pubblica con la casa editrice indipendente Libereria la sua prima raccolta
di poesie intitolata Unalgiorno.