Fine settimana letterario al Fondo Verri, sabato 21 e domenica 22 ottobre 2017, dalle 19.0
con Antonella Caputo presentata da Elisabetta Liguori
e Marcello Fois presentato da Massimo Grecuccio.
La copertina del libro edito da Italic&Pequod |
Il primo appuntamento sabato 21 ottobre,
alle 19.00, la scrittrice Elisabetta Liguori presenta “Senza biglietto di ritorno" romanzo d'esordio di Antonella
Caputo. Protagonista
della narrazione del libro edito da Italic&Pequod è Isabella, quarantun anni,
separata, madre di due figlie e innamorata di un uomo sposato. La sua vita, un
subbuglio di passione e trasporto intellettuale, di ricerca della se stessa più
autentica e di cocenti disinganni. pure se Isabella è felice così. Fino a
quando un evento tragico rischia di minare questa rapita euforia, di farla
scendere per sempre dalla giostra. Tra flashback sulla sua infanzia solitaria e
le enormi difficoltà della maturità, tra fragori sentimentali e fughe da parte
dell’amante, tra esperienze che le permettono di evadere dalla quotidianità e
riflessioni esistenziali: Isabella, alla fine del suo cammino, trova un centro,
indipendentemente da lui. Una storia a volte brillante, altre volte languida,
altre ancora disperata e smarrita. Un romanzo su un’eroina minore dei nostri
giorni nel quale molte donne possono riconoscersi.
La copertina del libro edito da Einaudi |
Domenica 22 ottobre 2017, dalle 19.00, Massimo
Grecuccio presenta Marcello Fois autore di “Del dirsi addio” edito nel 2017 da
Einaudi.
“Un noir introspettivo dove i
ricordi si susseguono, ripescati dal passato e trasferiti in un presente
morbido quasi come quella “neve corposa” che si adagia e si spalma
sulla città. Un noir dalla narrazione sempre in equilibrio tra il tema del dirsi addio con
le sue varie striature malinconiche e l’indagine poliziesca. Ma
è soprattutto convincente la naturalezza narrativa con cui Fois sa incalzare il lettore, stimolando un’inquietudine costante e
proficua, sempre pronta a sfociare negli esiti più imprevedibili”.
Un bambino di undici anni sparisce nel nulla in una
Bolzano diafana. Intorno a lui, scheggiato e vivo, il mondo degli adulti, in
cui nessuno può dirsi innocente e forse nemmeno del tutto colpevole. Al
commissario Sergio Striggio per inciampare nella verità sarà necessario scavare
a fondo dentro se stesso, ed essere disposto a una distrazione ininterrotta. A
vivere appieno i sentimenti che prova, per una donna e soprattutto per un uomo.
A stilare un elenco di cose bellissime. Ad accompagnare un padre ingombrante
nel suo ultimo viaggio e a ripensarsi bambino. Perché solo imparando a cambiare
punto di vista è possibile chiudere i cerchi e non farsi ingannare da un gioco
di specchi. La sparizione di Michele - un bambino «speciale», dotato di
capacità di apprendimento straordinarie e con seri problemi di relazione - è un
ordigno destinato a far deflagrare ogni cosa. A riattivare amori, odii,
frammenti di passato che ritornano: perché in gioco è soprattutto l'umanità, in
tutte le sue declinazioni.